Unità documentaria IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Chastel A.2 - Aggiornamenti sui lavori in corso e sulle ultime ricerche (Arte alpina nel XV secolo, Gotico, Arte e Rivoluzione industriale)

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Codice di riferimento

IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Chastel A.2

Titolo

Aggiornamenti sui lavori in corso e sulle ultime ricerche (Arte alpina nel XV secolo, Gotico, Arte e Rivoluzione industriale)

Date

  • Torino, 1968-04-02 (Creazione)

Livello di descrizione

Unità documentaria

Consistenza e supporto

3 carte

Area del contesto

Nome del soggetto produttore

(1929-2014)

Storia archivistica

Modalità di acquisizione

Area del contenuto e della struttura

Ambito e contenuto

Minuta della lettera di Castelnuovo a Chastel; offre un aggiornamento sui propri progetti in corso: la voce enciclopedica “Attribution” [1], un’antologia di scritti di Roberto Longhi in traduzione francese per l’editore Pierre Berès [2] e un volume sulle vetrate per l’editore Giovanni Pittaluga [3]. Castelnuovo si sofferma su tre argomenti che lo interessano particolarmente, oggetto delle ultime ricerche e dei corsi universitari: i problemi figurativi dell’area alpina nel XV secolo, il Gotico e il rapporto tra arte e Rivoluzione industriale.
Sul primo punto era intervenuto nella lezione inaugurale all’Università di Losanna [4] e, l’anno precedente, nell’assemblea generale della Società di Storia dell'arte in Svizzera [5]; avrebbe inoltre dedicato parte della didattica del 1968 [6], con l’auspicio di trasformare il Séminaire d’Histoire de l’Art del proprio Ateneo in un punto di riferimento per questi studi, dotandolo di una fototeca e di uno schedario [7].
Castelnuovo annuncia di avere in progetto un libro sul Gotico internazionale, da pubblicare con Einaudi e dedicato all’indagine su alcuni aspetti del periodo, come il rapporto che gli artisti ebbero con la tradizione classica e le particolari declinazioni nazionali del Gotico, da analizzare in chiave sia diacronica sia sincronico nell’Europa occidentale [8].
Nell’ultimo punto Castelnuovo manifesta le proprie predilezioni circa le pubblicazioni sul rapporto tra arte e Rivoluzione industriale: non apprezza Art et technique aux XIX et XX siecles di Pierre Francastel (1956, II ed. 1964; I ed. italiana Feltrinelli Editore, 1959), preferendo invece le ricerche di Sigfried Giedion, Francis Donald Klingender, Lewis Mumford, James Maude Richards e Robert Rosenblum. Richiamando il corso tenuto all’Università di Losanna nel 1966-67 su arte e rivoluzione industriale e quello dell’anno corrente sul Gothic Revival, esprime il desiderio di preparare un’antologia di testi sulla questione, che comprenda anche pagine di ingegneri e costruttori del XVIII secolo [9].
In chiusura accenna alla mostra L'Europe Gothique XIIe XIVe siècle (Parigi, Musée du Louvre, 2 aprile-1°luglio 1968); al progetto di una nuova rivista annunciato da Michel Laclotte e Jacques Thuillier, da riferire alla «Revue de l’art»; alle rivolte studentesche del Sessantotto e a Philippe Junod, proprio allievo a Losanna.

Valutazione e scarto

Incrementi

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Condizioni di accesso

Condizioni di riproduzione

Lingua dei materiali

  • italiano

Scrittura dei materiali

Note sulla lingua e sulla scrittura

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

28x22 cm
Lettera dattiloscritta.

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Descrizioni collegate

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Nota

[1] Attribution (Histoire de l'art), in Encyclopaedia universalis, II, Anneaux-Baroque, Parigi, Encyclopaedia universalis France, 1968, pp. 780-783. L’Encyclopaedia universalis è pubblicata in sedici volumi, più quattro di indici, dal 1968 al 1979. Nel comitato scientifico dell’opera figura André Chastel e la sezione storico-artistica è coordinata da Christine Flon: Castelnuovo comunica di averla già avvisata sull’imminente consegna del contributo.

Nota

[2] Il progetto di un’antologia di testi di Roberto Longhi tradotti in francese non giunge infine a compimento, nonostante i contatti con l’editore Pierre Berès nella seconda metà degli anni Sessanta: ne tengono traccia le lettere dell’11 marzo 1963, 22 aprile e 15 settembre 1964, 15 gennaio e 23 marzo 1965, 4 e 7 gennaio 1967, nonché il carteggio tra Chastel e Longhi tra 1963 e 1965 (trascritto in André Chastel et l'Italie 1947-1990. Lettres choisies et annotées par Laura de Fuccia et Eva Renzulli, Roma, Campisano editore, 2019, pp. 263-395).

Nota

[3] La proposta di scrivere un volume sulle vetrate francesi dal XII al XIV secolo, con l'ipotesi di un secondo sul Rinascimento, è lanciata da Chastel il 1° settembre 1964: la casa editrice milanese Il Parnaso gli aveva offerto la direzione della collana “Civiltà dell’arte”, in cui avrebbe collocato l’opera. Il promotore dell’impresa è Giovanni Pittaluga, direttore della casa editrice e consigliere delegato di Silvana Editoriale d’Arte: nelle prime lettere Chastel fa proprio riferimento a quest’ultima (non è chiaro il rapporto tra le due realtà che, almeno nel 1965, avevano sede entrambe in via Bergognone 9 a Milano: cfr. il carteggio relativo all’opera nel fondo Castelnuovo). Negli scambi successivi si prospetta di dare all’opera un’apertura europea, articolandola in tre volumi da pubblicare tra 1966 e 1968: il primo sulle vetrate dal XII al XIV secolo, il secondo dal XV al XVI secolo, l’ultimo dal XIX al XX secolo, sino a Matisse (cfr. le lettere tra i due del mese di agosto 1965). Le difficoltà finanziare dell’editore e i lunghi tempi di progettazione causano il fallimento del progetto, riavviato negli anni Novanta presso Einaudi: Vetrate medievali. Officine, tecniche, maestri, Torino, Einaudi, 1994; II ed. 2007.

Nota

[4] La lezione inaugurale tenuta il 31 ottobre 1966 nella Facoltà di Lettere dell'Università di Losanna è stata edita: Les Alpes carrefour et lieu de rencontre des tendances artistiques au XV siècle, in «Etudes de Lettres. Bulletin de la Faculté des Lettres de l’Université de Lausanne et de la Société des Etudes des Lettres», serie II, X, 1, 1967, pp. 13-26.

Nota

[5] All’assemblea della Società di Storia dell'arte in Svizzera (Montreux, 3-5 giugno 1967) Castelnuovo aveva tenuto un intervento intitolato “Quelques problèmes de la peinture alpine au XVe siécle”: cfr. Convocation à l'assemblée générale de Montreux, «I nostri monumenti storici», XVIII, 2, 1967, p. 47. Non si conserva il testo della conferenza, che non risulta edito.

Nota

[6] Nel semestre estivo del 1968 Castelnuovo ha tenuto un corso su Giovanni Bellini e uno sull’arte medievale in Valle d’Aosta, un proséminaire sull’arte del XV secolo nelle collezioni svizzere e un seminario sui monumenti medievali in Valle d’Aosta. Programme des cours. Semestre d’été 1967. Université de Lausanne, Losanna, Imprimerie Vaudoise, 1967, p. 41.

Nota

[7] Nella lettera Castelnuovo fa riferimento ai propri studi sulla pittura del XV secolo, in parte confluiti negli Appunti per la storia della pittura gotica in Piemonte («Arte antica e moderna», IV, 13-16, 1958, pp. 96-11), e riferisce di aver rinvenuto due affreschi a Romans-sur-Isère – nella cappella del Santo Sacramento della Collegiale di Saint-Barnard – opera di un maestro savoiardo di primo Quattrocento, di cui uno presenta sullo sfondo il Palazzo dei Papi di Avignone (Marguerite Roques non li aveva censiti in Les peintures murales du sud-est de la France. XIII au XVI siècle, Parigi, Picard & C.ie, 1961).

Nota

[8] Castelnuovo afferma di non voler ricercare in astratto lo spirito del periodo, mostrandosi in accordo con le critiche già mosse dallo stesso Chastel all’approccio di Wilhelm Worringer in L'art gothique (l’opera era stata tradotta da Gallimard l’anno prima, nel 1967; I ed. Formprobleme der Gotik, 1911). Chastel ha espresso il giudizio menzionato nella lettera su «Le Monde», in L'histoire de l'art parmi les sciences humaines, il 28 febbraio 1968. Castelnuovo auspica di “procedere oltre Renaissance and Renascences”: il riferimento va, chiaramente, all’opera di Erwin Panofsky (Renaissance and Renascences in Western Art, 1960; II ed. 1965).

Nota

[9] Programme des cours. Semestre d’été 1967. Université de Lausanne, Losanna, Imprimerie Vaudoise, 1967, p. 41; Programme des cours. Semestre d’hiver 1967-1968. Université de Lausanne, Losanna, Imprimerie Vaudoise, 1967, p. 38.

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