Copia del verbale, firmato dal preside Pollone, della riunione del Collegio della Facoltà di Scienze Fisiche e Matematiche (22 dicembre 1850) per la nomina di tre membri del Consiglio della Facoltà, al posto di tre uscenti a termini di legge. Sono stati eletti Promis e Talucchi. Il terzo (dottore di Collegio, membro della classe di Matematica) non è stato eletto, avendo chiesto i membri della classe, presenti in scarso numero, di rinviare la votazione.
1°) Copia di lettera dell’8 febbraio 1849, indirizzata dal cavaliere Pes di Vittorio, intendente generale del Monte di Riscatto e direttore generale del Debito Pubblico in Sardegna, al Guardasigilli Ministro di Grazia e Giustizia. Lo scrivente propone al ministro di nominare il mastro uditore Mastrella come incaricato a dirimere le controversie sui bilanci tra Capitoli e Seminari di varie diocesi della Sardegna, con i signori Canonici Regii. 2°) Sullo stesso foglio è riportata copia della risposta del 14 febbraio 1849 del guardasigilli Rattazzi, che invita Mastrella ad accettare l’incarico di cui sopra.
Copia di estratto del regolamento del 25 giugno 1839, firmato “Carlo Alberto” e controfirmato “Lazari”, in cui si riporta parte dell’articolo 1, riguardante la possibilità dello studente, rimandato prima del 15 agosto, di ripetere l’esame entro il 30 novembre.
Copia di lettera di Castagnetto, intendente generale della Real Casa, inviata l’8 agosto 1838 al conte Gazelli di Rossana, Magistrato della Riforma, dove gli si comunica l’autorizzazione ad eseguire alcune riparazioni all’alloggio destinato alla signora Maddalena Lisa, disegnatrice dell’Orto Botanico, situato nel reale castello del Valentino, al fine di renderlo abitabile.
Copia di regio biglietto del 14 febbraio 1835, firmato “Carlo Alberto”, controfirmato “De L’Escarene”, inviato all’Università di Torino il 14 febbraio 1835. La copia è firmata da Rossetti, segretario capo dell’Università di Torino. Viene segnalata la necessità di disciplinare l’attività professionale di molti medici stranieri che vogliono venire a esercitare nel regno di Sardegna. In cinque dettagliati articoli vengono descritte le norme da rispettare.
Sintesi di regio decreto del 29 novembre 1859, che consente ai giovani emigrati dalle province venete e dal Tirolo italiano che intendano continuare gli studi e non siano in grado di sopportare la spesa, di essere ammessi gratuitamente alle iscrizioni.
Estratto da nota ministeriale del 31 marzo 1865, inviata a Moris il 31 marzo 1865 dall’Università di Torino. Viene riportato un breve elenco di situazioni in cui si può ammettere un ritardo nelle iscrizioni ai corsi, che in ogni caso debbono essere effettuate entro il 2 dicembre di ogni anno.
Copia di nota ministeriale del 29 marzo 1855, trasmessa il 31 marzo 1855 da Torino al Governatore del Collegio delle Province e firmata Cibrario il 25 giugno 1855. Il ministro, informato delle frequenti infrazioni al regolamento del collegio Carlo Alberto per gli studenti delle Province, ha deciso di intervenire. Dopo la segnalazione delle infrazioni più frequenti, viene elencata una serie di provvedimenti disciplinari per le singole mancanze.
Copia di lettera ministeriale del 10 dicembre 1863, firmata da Rezasco “per il ministro”, in cui si sollecita Moris ad inviare in dettaglio al sindaco di Torino le condizioni ritenute indispensabili per consentire l’annessione dell’Orto Botanico al giardino del Valentino.
E' qui descritta la corrispondenza esclusa dall'ordinamento per mittenti effettuata all'inizio del Novecento, perché ritenuta non meritevole di attenzione.
E' qui descritta la documentazione riferibile, tranne rare eccezioni, al periodo di direzione dell'Orto botanico da parte di Giuseppe Giacinto Moris, dal 1831 al 1869.
Lettera inviata da Monaco il 24 novembre 1891. La scrivente fa avere a Gibelli il suo lavoro sul genere Primula. Aggiunge al volume alcuni esemplari di Primula che possono essere interessanti. Lo ringrazia della bontà riservata allo zio, morto da poco.
Lettera intestata “Casa Editrice Dr. Francesco Vallardi, Milano – Ufficio corrispondenza autori”, inviata da Milano il 19 luglio 1898. Vallardi sconsiglia Gibelli, che vorrebbe fare incidere 8 tavole dimostrative solo con i contorni senza le ombreggiature, perché il risultato sarebbe pessimo. Vallardi è rincresciuto che Gibelli nella sua lettera abbia manifestato tristi presentimenti [Gibelli morì due mesi dopo, il 16 settembre 1898].
Lettera intestata “Casa Editrice Dr. Francesco Vallardi, Milano – Ufficio corrispondenza autori”, inviata da Milano l’8 luglio 1898. Vallardi fa avere a Gibelli una prova di stampa della fotoincisione di una tavola. A suo avviso il risultato è più che soddisfacente. Sarebbe stato meglio che i disegni originali fossero stati eseguiti su carta bianchissima, e non giallognola, perché avrebbero acquisito maggiore effetto le sfumature.
Lettera intestata “Casa Editrice Dr. Francesco Vallardi, Milano – Natura ed Arte”, inviata da Milano il 2 agosto 1896. Vallardi ha tardato a rispondere a Gibelli, scosso dalla sua lettera vibrata e offensiva del 30 giugno. Ora è un po’ più calmo, anche se non è del tutto svanita la cattiva impressione dei ripetuti e ingiustificati attacchi ricevuti. Vallardi è stato costretto a rinunciare alla litografia e a ricorrere al metodo fotografico, soprattutto per questioni di tempo e di costi, poiché le dimensioni dell’opera continuavano ad aumentare. Secondo il programma le figure dovevano essere 40; invece sono diventate 140 e i costi sono lievitati. Se non si accontenta dei sistemi di riproduzione che il progresso consente, Gibelli potrebbe rivolgersi al ministero per ottenere un sussidio che consenta la litografia delle figure.
Lettera intestata “Casa Editrice Dr. Francesco Vallardi, Milano – Natura ed Arte”, inviata da Milano il 4 aprile 1896. Vallardi riconosce a Gibelli tutte le ragioni per essersi arrabbiato del ritardo della pubblicazione delle otto tavole e se ne scusa. A sua attenuante, vi è il fatto di essere stato a letto 15 giorni per una laringo-tracheite e di non avere potuto evitare che, a sua insaputa, il tipografo avesse lasciato da parte il lavoro, ritenendone un altro più urgente.
Lettera intestata “Casa Editrice Dr. Francesco Vallardi, Milano – Natura ed Arte”, inviata da Milano il 31 dicembre 1895. Vallardi, per accelerare i tempi, sollecita Gibelli a fargli avere al più presto le tavole con le diciture, in modo da poter uscire presto con il doppio fascicolo.