Lettera inviata da Torino il 9 settembre 1841 dal direttore della Reale Società Agraria, Valperga di Civrone, che prega Moris [all’epoca vice-presidente] di sostituirlo alla Riunione degli Scienziati di Firenze, non essendogli possibile parteciparvi di persona per motivi familiari.
Lettera del Ministero dell’Agricoltura e del Commercio, inviata da Torino il 20 marzo 1849, firmata in vece del ministro dal primo ufficiale Di Castelborgo, che fa avere a Moris le istruzioni suggerite dal signor Ilier per la coltivazione della canapa cinese, di cui alla lettera n° 18.
Lettera del Ministero dell’Agricoltura e del Commercio, inviata da Torino il 14 marzo 1849, firmata in vece del ministro dal primo ufficiale Di Castelborgo, il quale ha ricevuto dal direttore delle dogane di Montpellier, signor Ilier, semi di una canapa proveniente dall’impero di Cina, ritenuta migliore della nostra. Lo scrivente prega Moris di sperimentarne la semina all’Orto Botanico ed eventualmente di fare avere qualche seme all’Accademia di Agricoltura.
Lettera del Ministero dell’Agricoltura e del Commercio, inviata da Torino il 13 marzo 1849, firmata in vece del ministro dal primo ufficiale Di Castelborgo, che ringrazia Moris delle notizie che gli ha fornito su Apios tuberosa [oggi Apios americana, leguminosa con bulbo edule], i cui meriti sono stati annunciati, forse con eccessiva pomposità, dal signor Richard dell’Accademia delle Scienze di Parigi. Il ministro ritiene però opportuno, data la possibilità di degenerazione del pomo di terra, di tentare la coltivazione di Apios tuberosa all’Orto botanico dell’Accademia di Agricoltura della Crocetta [di cui Moris era vicepresidente], valutando criticamente i risultati.
Lettera inviata da Torino il 16 aprile 1849 dal segretario della Regia Camera di Agricoltura e di Commercio, Ferrero, in cui si invita Moris a partecipare all’adunanza.
Lettera inviata da Torino il 27 giugno 1848 da G. Pacchiotti, segretario dell’Associazione Agraria, Società di Lettura, in cui si invita Moris a partecipare all’adunanza generale della società, casa Doria del Maro, via dei Cacciatori 30.
Lettera inviata da Torino il 27 maggio 1848 dal segretario della Regia Camera di Agricoltura e di Commercio, Ferrero, in cui si invita Moris, quale membro della Regia Camera, a partecipare all’adunanza del 29 corrente nel nuovo quartiere della Camera, Casa Nomis di Pollone, via delle Finanze 12, secondo piano, rimpetto agli uffici delle Regie Poste.
Lettera della direzione dell’Associazione Agraria inviata da Torino il 12 novembre 1847, in cui il vice-direttore Despini incarica Moris, quale direttore della commissione del podere della Venaria Reale, di proporre al marchese di Sambuy, direttore dell’Istituto Agrario-Veterinario Forestale, il subaffitto del podere stesso.
Lettera della direzione dell’Associazione Agraria inviata da Torino il 5 agosto 1847 [firma illeggibile], in cui si comunica che il direttore del Comizio Agrario di Casale Monferrato ha invitato i membri della direzione torinese al convegno generale che si terrà in quella città, proponendo di ospitarli nelle abitazioni degli iscritti casalesi. Sarebbe però necessario conoscere il numero esatto dei partecipanti.
Lettera inviata da Torino il 27 aprile 1846 dal segretario della Regia Camera d’Agricoltura e di Commercio, Angelo Sismonda, in cui comunica a Moris che l’adunanza del 28 aprile è rinviata di un giorno.
Lettera inviata da Torino il 20 settembre 1845 dal vice-segretario dell’Associazione Agraria, Pellati, contenente un dettagliato ordine del giorno della riunione di direzione del 24, da tenersi nel locale dell’associazione in casa Ciriè.
Lettera inviata da Torino il 26 novembre 1838 dal direttore della Reale Società Agraria, Valperga di Civrone, in cui si comunicano le dimissioni del professore Gené, segretario e del cavaliere Carena, vice-segretario e bibliotecario della società. Moris viene sollecitato a partecipare alla riunione per nominare i successori.
Lettera inviata da Koenigsberg il 22 marzo 1844. Lo scrivente chiede a Moris se ha a disposizioni piante dei fossi, in particolare alcuni Juncus del Piemonte e della Savoia, che interesserebbero al comune amico Meissner. In cambio potrebbe mandargli piante locali, della Siberia e dell’Africa australe.
Lettera inviata da Koenigsberg il 26 febbraio 1843. Meyer farà avere a Moris, tramite il comune amico Meissner di Basilea, i semi desiderati. E’ rimasto stupito della ricchezza del suo catalogo, di cui approfitterà per chiedergli semi.
Lettera inviata da Lipsia il 15 marzo 1862. Mettenius restituisce le felci descritte da Colla. E’ un peccato che la pianta sconosciuta a tutti botanici, la Notarisia, manchi nella collezione; spera di avere ragguagli da De Notaris, per capire se appartiene alle epatiche, come Endlicher sostiene, oppure alle piante vascolari, come ritenuto da Colla.
Lettera inviata da Lipsia l’1 febbraio 1862. Mettenius invia a Moris i suoi desiderata e fa un elenco dei semi che vorrebbe avere. Inoltre chiede in prestito alcuni esemplari di felci raccolte in Cile e isole adiacenti da Bertero e descritte da Colla. Verranno restituite in brevissimo tempo.