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Descrizione archivistica
Todaro, Agostino
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Delusione per l’assenza di Moris all’Esposizione di Firenze

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Caruel 70.1
  • Unità documentaria
  • 1861-10-01
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze l’1 ottobre 1861, in cui Caruel chiede a Moris di far pervenire al ministro dell’Istruzione il plico allegato, che teme rimanga fermo, come accade di solito al Ministero per la corrispondenza delle persone sconosciute. Caruel è rimasto deluso dell’assenza di Moris, Gasparrini e De Notaris all’Esposizione di Firenze; erano presenti invece Gussone, Todaro, Caldesi, Pietro Savi, Gennari, Casaretto, Martino Anzi e Ball. Il giardiniere del re Ardy farà avere a Moris il primo fascicolo della Flora Toscana. Caruel vorrebbe sapere se la cattedra di Gasparrini a Pavia, rimasta vacante, sarà mantenuta. A Firenze vi è preoccupazione per le voci di soppressione dell’Istituto di studi superiori e per la riduzione di personale al Museo.

Richiesta di muschi sardi

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Cesati 78.27
  • Unità documentaria
  • 1857-04-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Vercelli il 19 aprile 1857. Cesati ha ricevuto da Bertoloni il suo ultimo volume, probabilmente a compenso di prezzo per i due fascicoli della sua Iconografia, che gli erano stati mandati dietro sua richiesta. Spera a luglio di trascorrere le vacanze con moglie e figlia, senza gli “assalti febbrili e nervosi” dell’anno precedente. Ora Cesati si occupa di Crittogamia, visto che per le Fanerogame la provincia di Vercelli è la più infelice del Piemonte, dopo quella di Alessandria. Le nuove ferrovie per Asti e per Biella consentono di muoversi con facilità. Gradirebbe avere da Moris esemplari di muschi sardi. Ha ricevuto da Todaro la Cuscuta sicula e subulata, che sono a disposizione di Moris, qualora gli interessassero.

Viaggio in Sicilia. Prossimo viaggio in Abruzzo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Huet du Pavillon 151.2
  • Unità documentaria
  • 1854-12-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ginevra il 26 dicembre 1854. Lo scrivente ringrazia Moris per i preziosi consigli datigli in occasione del suo viaggio in Sardegna. Nel prossimo anno Huet avrebbe intenzione di visitare per quattro mesi la Sicilia e per un mese l’Abruzzo. Chiederà informazioni e consigli a Gussone, Tineo e Todaro. Farà il viaggio con il fratello Edouard. Come già fatto per la Sardegna, Huet sta cercando botanici interessati all’acquisto di piante della Sicilia.

Invio di piante dal console in Batavia.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Ministero A. E. 9
  • Unità documentaria
  • 1864-06-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Torino il 20 giugno 1864 da M. Cerruti del Ministero degli Affari Esteri, in cui si comunica a Moris che il console di Batavia ha spedito una cassetta di piante e fiori indigeni offerti dal direttore del giardino botanico. Moris è invitato a distribuire il materiale ad altri stabilimenti, tenendo presente in particolare il direttore dell’Orto botanico di Palermo, che ne ha ripetutamente fatto richiesta [si tratta del professore Todaro, come si evince da un appunto di grafia Moris; “Il prof. Todaro reso avvisato indichi il mezzo di trasmissione (18 di luglio)”].

Incarico di rettore a De Notaris.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.89
  • Unità documentaria
  • 1864-02-04
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 4 febbraio 1864. De Notaris è rimasto di stucco nel venire a sapere che l’incarico di Rettore gli renderà solo lire 41 al mese. Se l’avesse saputo prima, avrebbe chiesto di farlo gratis! Le 41 lire non gli compensano neppure la fatica di salire due volte al giorno una scala di 130 gradini. De Notaris non si lamenterebbe se tra i professori di prima categoria ci fossero persone come Moris e Gasparrini. Però allo stesso liivello vi sono professori come Garovaglio, Bertoloni figlio, Pietro Savi e un Todaro che non ha vergogna di distribuire la serie di Flora Sicula Exsiccata zeppa di errori.

Escursioni in Toscana, Marche e Abruzzi. Morte di Tineo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.22
  • Unità documentaria
  • 1856-09-24
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 24 settembre 1856. Parlatore non scrive da marzo perché è stato molto occupato in escursioni in Toscana, Marche e Abruzzi, dove ha raccolto molte piante ed eseguito interessanti osservazioni di geografia botanica. Ha pubblicato alcuni nuovi fascicoli della Flora Italiana e sta preparando la seconda parte del viaggio in Lapponia. Moris avrà saputo della morte del professore Tineo. Spera che la cattedra venga assegnata a Todaro, il solo botanico degno che vi sia in Sicilia. Il posto generosamente era stato offerto allo stesso Parlatore con la rendita di 1500 ducati, oltre la casa, quadruplicando la provvigione di Tineo. Nonostante l’affetto per Palermo e per i suoi parenti e amici, ha però rifiutato per l’amore e la gratitudine dovuti alla Toscana e ai suoi augusti sovrani.

Ostacoli per la cattedra a Todaro a Palermo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.40
  • Unità documentaria
  • 1861-01-01
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il primo di gennaio 1861. Parlatore e la sua sposa porgono a Moris e famiglia gli auguri per l’anno nuovo. Parlatore ha saputo da Gussone che taluni frappongono ostacoli al conferimento della cattedra di Botanica di Palermo a Todaro, già direttore dell’Orto Botanico. Gussone propone di farlo raccomandare dal signor Montezemolo, luogotenente a Palermo. Parlatore non lo conosce e chiede pertanto aiuto a Moris, suo collega al Senato. Seguono elogi a Todaro da parte di Parlatore. Quest’ultimo sta lavorando sulle Coniferae, incontrando non poche difficoltà; chiede a Moris se gli può fare avere gli strobili delle conifere coltivate nell’orto a Torino. La biblioteca paga a Moris 20 franchi per il terzo volume di Flora Sardoa. Parlatore sta cercando di fare effettuare tali pagamenti con la rendita del patrimonio di Webb.

Affidamento della cattedra a Todaro. Conifere di Napoli e di Atene.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.41
  • Unità documentaria
  • 1861-02-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 10 febbraio 1861. Parlatore ha saputo della morte della suocera di Moris e, a nome anche della moglie Eugenia, gli esprime il dispiacere per l’avvenimento. Ringrazia Moris per avere interessato Montezemolo a proposito della cattedra da affidare a Todaro. Sta descrivendo alcune conifere giuntegli da Napoli e da Atene. Parlatore ha incontrato parecchie volte il professore Sismonda.

Lavoro sul metodo naturale.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.46
  • Unità documentaria
  • 1863-09-03
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Olmeneta [nel Cremonese] il 3 settembre 1863. Parlatore ha visitato la val Trompia ed ha trovato piante rarissime. Andrà qualche giorno in Brianza per curare alcuni interessi della moglie. A fine mese tornerà a Firenze, dove dovrebbe esserci Todaro, venuto a consultare l’erbario. Chiede a Moris se a luglio abbia ricevuto un suo lavoretto sul metodo naturale, che ha ottenuto, a giudicare dalle lettere che riceve, grande successo tra botanici e zoologi europei e italiani.

Descrizione delle strutture museali di Firenze. Invio esemplari di cotone. Riduzione dello stipendio di Parlatore.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.48
  • Unità documentaria
  • 1863-12-31
  • Parte diOrto botanico

Lunghissima lettera inviata da Firenze il 31 dicembre 1863. Parlatore avrebbe voluto arrivare a porgere gli auguri per l’anno nuovo prima di lui, ma è stato impedito dal desiderio di terminare il suo lavoro sul cotone entro fine anno. Vorrebbe tanto avere Moris a Firenze per fargli vedere le sei grandi stanze botaniche, l’Erbario Centrale Italiano di cui Moris fu uno dei promotori, l’erbario e la biblioteca Webb, gli erbari e i manoscritti di Cesalpino e di Micheli, la scelta di piante di Linneo e dei suoi allievi Thunberg, Acharius, Swartz ecc. Segue un elenco di materiale naturalistico di paesi di tutto il mondo, di cui Parlatore riceve continuamente contributi. Parlatore è dispiaciuto che Todaro abbia seguito la teoria di Jordan sui cotoni. Il giorno stesso manderà a De Vincenzi la parte storica delle varie specie di cotone. Non è stato possibile inviare tutte le specie di cotone delle collezioni, nel timore che potessero sciuparsi. Ha però mandato le due nuove specie di Gossypium da lui descritte. Parlatore ha già pronta la descrizione di circa 1500 piante vive per il quarto volume della Flora Italiana, la cui stampa inizierà non appena sarà riuscito a mandare a De Candolle il lavoro sulle conifere per il suo Prodromus. Parlatore è molto seccato perché, in base alla nuova legge sulla duplicità degli impieghi, gli vengono tolte 1400 lire alle 5400 che percepisce da anni, senza tenere conto dei numerosi incarichi svolti, oltre alle lezioni, tra museo e giardini, mentre a Schiff viene aumentato a 6750 il precedente stipendio di 4400, pure occupandosi soltanto degli animali vertebrati del museo. Parlatore sarebbe molto grato a Moris, se parlasse al ministro Amari di questa situazione. Nel P.S. Parlatore segnala, tra le cose notabili ricevute negli ultimi tempi, la Welwitschia mirabilis delle vicinanze del Capo Negro dell’Africa torrida occidentale.

Premio a Tornabene e a Todaro.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.51
  • Unità documentaria
  • 1864-04-21
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 21 aprile 1864. Parlatore ringrazia Moris per avergli fatto avere il manoscritto sui cotoni. Ha saputo della medaglia d’argento conferita al professore Tornabene dal consiglio dei giurati. Il premio gli pare eccessivo, se paragonato a quello dato a Todaro, autore di un lavoro ben più importante. Parlatore ha ringraziato il signor Reymond per i libri mandatigli sull’ esposizione dei cotoni e dei denari per pagare i disegni. Ringrazia, a nome anche della famiglia, dei bei momenti passati con Moris a fine febbraio. A luglio andrà con tutta la famiglia ad Olmeneta [paese del Cremonese]. De Visiani è stato a Firenze per alcuni giorni. C’è stato anche Milligan, che tanto ha contribuito allo studio della flora di Van Diemen [antico nome della Tasmania]. Dovrebbe arrivare Bubani.