Lettera di Giovanni Ramorino a Giulio Bizzozero con aggiornamenti su ricerche
- IT AccMedTO Bizzozero FAM/527
- Unità documentaria
- Genova, 1865/04/16
Parte diAccademia di Medicina di Torino
Lavori ricevuti da Giulio
Lettera di Giovanni Ramorino a Giulio Bizzozero con aggiornamenti su ricerche
Parte diAccademia di Medicina di Torino
Lavori ricevuti da Giulio
Incarico di Botanica a Medicina. Marsilea
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Milano il 27 febbraio 1850, in cui ringrazia Moris per l’invio del Catalogo dei Semi dell’Orto di Torino. Comunica che dall’anno in corso ha ottenuto l’incarico di insegnante di Botanica agli studenti di Medicina del primo corso. Chiede a Moris se sia a conoscenza della presenza in Piemonte di specie di Marsilea, oltre a quella della Marsilea comune.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Milano il 3 febbraio 1842, in cui ringrazia Moris per il Catalogo dei Semi dell’Orto botanico torinese, cui invia un elenco dei semi che interesserebbero al proprio orto, che l’anno seguente intende migliorare. Prega Moris di salutare i Cavalieri Sismonda e Genè.
Disponibilità delle biblioteche milanesi.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Milano il 15 aprile 1846. Heyland ha cercato a Milano i professori indicatigli da Moris. Jan non è più a Milano da tempo. Balsamo gli ha messo a disposizione la sua biblioteca e quella di Brera. Non sono però presenti la monografia di Reichenbach e l’opera di Vaucher.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 3 aprile 1841. Saint Martin, proveniente da Torino, ha rassicurato De Notaris sullo stato di salute di Moris. De Notaris è contento che Moris non debba più insegnare Materia Medica, limitandosi al corso di Botanica: avrà più tempo per pensare alle sue pubblicazioni. De Notaris partirà per Milano il giorno seguente; spera di veder Balsamo e Cesati.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 23 aprile 1841. Il viaggio a Milano non ha sortito alcun effetto; forse è destino che debba rimanere celibe. Ha visto Balsamo e non Cesati. A Milano non vi sono novità di rilievo. De Notaris è scontento dei giardinieri: non sono buoni a nulla, sono smemorati e testardi e gli lasciano morire le piante più belle.
Soggiorno a Milano. Visita al giardino di Monza
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Milano il 24 settembre 1845. Ha lasciato Trecate, dove la sorella era malata, per andare a Milano. De Notaris è affetto da tosse che, se non avesse 40 anni, definirebbe “convulsa”. Proverà l’oppio. Ringrazia Moris per avergli mandato il giardiniere Bucco. Tornerà a Genova passando per Torino. A Milano non ha compagnia: Balsamo e Jan sono assenti e Cesati non può venire a Milano. Farà una corsa a Monza per riverire il buon Manetti e per “beccargli”, se possibile, qualche bella pianta.
Riordino dell’erbario Pestalozza. Spore di Psilonia ampelofaga sulla vite.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 5 agosto 1851. Dopo le vacanze, De Notaris metterà ordine nell’erbario Pestalozza. Vi sono molti doppi, che spartirà con Moris. La famiglia di Pestalozza è di Vacciago sul lago d’Orta. De Notaris spera di trovare materiale nuovo nell’erbario, anche se Boissier e Griesebach vi hanno mietuto abbondantemente. Ha esaminato la polvere farinacea che si deposita sui grappoli di uva in Liguria, Monferrato e Toscana. Si direbbero spore di un ifomicete del genere Psilonia di Corda, che De Notaris definisce provvisoriamente come P. ampelofaga. Il fungillo è molto simile a quello trovato assieme a Balsamo in Lombardia nel 1832 sulle foglie delle piante ortensi, etichettato come Oidium oblongum. De Notaris ha tracciato sul foglio uno schizzo della mucedinea delle viti. Bucco è sposo con la figlia del portiere dell’Università. Gennari è ancora sulle Alpi Marittime. De Notaris andrà in vacanza a Trobaso.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 17 agosto 1842, dove lo scrivente ringrazia Moris per i chiarimenti ricevuti a proposito dei suoi dubbi della lettera precedente. Ora sta “sudando” sulle piante di Malva: sono soprattutto le mille forme di M. sylvestris e di M. alcea a fargli perdere la pazienza. Il giorno seguente De Notaris partirà per Milano e in seguito andrà nel novarese per una quindicina di giorni, facendo base ad Intra. Aveva intenzione di passare per Bobbio, però Balsamo gli ha promesso di cedergli le piante trovate in quei luoghi, e preferisce esaminare prima il materiale.
Richiesta di informazioni su Triticum e Centaurea.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 23 agosto 1843. De Notaris è spiaciuto che Jan e Patrish non abbiano potuto vedere Moris a Torino, perché malato. Il giorno seguente partirà per Milano. Approfitterà del libro di Balsamo per completare le Fanerogame. Prega Lisa di controllare se nell’erbario torinese siano presenti esemplari di Triticum maritimum della Liguria o del Nizzardo. Chiede poi il parere di Moris su alcune specie di Centaurea. Lo avviserà quando verrà a Torino.
Criticità dell’orto botanico di Genova. Eredità di Viviani.
Parte diOrto botanico
De Notaris non ha ancora avuto l’autorizzazone all’acquisto di pietre di lavagna per le aiuole. Il giardino si sta riempiendo di erbacce, perché non si vuole assumere un lavorante. Balsamo gli ha mandato una cassa di piante vive. De Notaris teme che non attecchiscano, data la cattiva qualità del terreno e la mancanza di acqua. Elenca alcune piante trovate di recente. La Deputazione ha affidato i libri di Viviani alla biblioteca; non si sa a chi verrà affidato l’erbario. De Notaris ha visto Casaretto; le sue piante sono tuttora giacenti in darsena. Chiede a Moris come debba spedire all’Accademia il voluminoso pacco dei giornali di Gallesio.