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Descrizione archivistica
Euler, Ulf Svante von
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Possibili candidati al premio Balzan

  • IT ASUT AMPRINO Levi G. 1962 8
  • Unità documentaria
  • Torino, 1962-05-09
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Ringrazia Amprino per i suggerimenti per il premio Balzan, in merito alle quali espone la propria opinione: esclude le candidature sia di Granit sia di Eccles (di età avanzata e già collaboratore di Sherrington); riguardo a Grobstein, non ritiene di valore i risultati raggiunti. Levi e Amprino non sono d'accordo nel valutare i lavori di Moscona. In conclusione, pensa di proporre “uno studioso di strutture submicroscopiche” e riconosce che ci sono parecchi candidati validi, tra cui Keith Porter, Schmitt, Palade, Sjöstrand, Don Fawcett. Egli proporrà Huxley in quanto ritiene che i suoi lavori sulla struttura elementare della miofibrilla siano quelli di maggior interesse e novità, confermata anche da studi recenti di Stenger e Spiro, anche se non disconosce il merito delle ricerche precedenti condotte da Veratti. menziona anche Winterberger e Hörstadius, ma ritiene che il più meritevole tra gli embriologi sperimentali sarebbe Mangold, anche se lui stesso non proporrebbe mai il suo nome perché fu “fervente nazista”, e penserebbe piuttosto a Holfreter.

Premio Saint Vincent e avvicendamenti di cattedre

  • IT ASUT RA LEVI Amprino 1961 11
  • Unità documentaria
  • Bari, 1961-05-27
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Porge a Levi le condoglianze per la morte del nipote Michele e lo prega di estenderle alla famiglia del defunto. Commenta molto favorevolmente l’attribuzione del premio Saint Vincent a Granit, di cui apprezza molto sia la persona sia l’attività scientifica e di insegnamento ad allievi molto capaci, tra i quali Amprino cita un figlio di von Heuler [i.e. von Euler]; ricorda inoltre quando per il premio Nobel gli fu preferito Hess. Ritorna sull’attrito tra Levi e Bucciante a proposito della nomina all’Accademia dei Lincei: si dice dispiaciuto per l’accaduto e rinnova la sua stima per Bucciante, al quale attribuisce anche il merito di aver fatto lavorare scienziati giovani, quali Gotte, Miani e Attardi. Comunica di avere terminato le lezioni e di esserne contento perché molto stanco. Torna sulla successione ad Anna Maria Di Giorgio: si augura venga chiamato da Parma Pinotti, allievo di Stella, del quale ha molta stima, così come ne ha Moruzzi. Ritiene che Bolognari, che Levi non stima, non sia un elemento negativo, anzi certamente migliore di Leone, l’ex allievo di Luna, che si è sistemato nell’ultimo concorso a Messina. Su Borghese ha la stessa opinione di Levi.