Identity area
Type of entity
Person
Authorized form of name
Marro, Giovanni
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Standardized form(s) of name according to other rules
Other form(s) of name
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Description area
Dates of existence
1875-1952
History
Giovanni Marro nasce nel 1875 a Limone Piemonte (CN) da Antonio Marro (1840-1913), medico generico del paese e futuro Direttore dei Regi Ospedali Psichiatrici di Torino a cavallo fra Ottocento e Novecento, e da Maddalena Viale (1846-1879). Dopo essersi trasferito a Torino con la famiglia di origine, Giovanni si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1900 per andare a lavorare con il padre come psichiatra presso il Manicomio di Collegno (TO). I suoi interessi scientifici spaziano fino all’archeologia e all’antropologia fisica ed è per questo motivo che partecipa alle campagne di scavo della Missione Archeologica Italiana in Egitto fra il 1911 (o 1913?) e il 1939 al seguito del direttore Ernesto Schiaparelli (1856 -1928), prima, e di Giulio Farina (1889-1947), dopo. Dopo una breve parentesi romana, fra il 1914 e il 1917, dove insegna Medicina e Chirurgia all’Università, rientra presso l’Ateneo torinese come libero docente di Antropologia. Marro riceve l’incarico per l’insegnamento dell’Antropologia per le Scienze Naturali dal 1923 fino al 1940 e diventa professore ordinario dal 1940 al 1946. In questi anni, oltre a coltivare i suoi interessi verso l’Egittologia e l’Antropologia, contribuisce alle scoperte delle incisioni rupestri nella Val Camonica e a Monte Bego (Francia). Negli anni Trenta ricopre inoltre il ruolo, che era stato del padre, di Direttore dei Regi Ospedali Psichiatrici di Torino.
Nel 1925 Marro fonda assieme all’Istituto anche il Museo presso gli ammezzati di Palazzo Carignano, dove fa confluire un ricco patrimonio costituito dai risultati delle sue ricerche (manufatti di ricoverati in Manicomio, fondi fotografici, strumenti antropologici, attestazioni archeologiche e, infine, il nucleo più consistente: scheletri e mummie provenienti dagli scavi in Egitto o da scavi archeologici italiani) e delle sue scoperte (es. calchi in gesso delle incisioni rupestri) con oggetti etnografici provenienti da tutto il Mondo, frutto di donazioni di colleghi, amici ed estimatori. Le collezioni vengono in seguito trasferite con gli Istituti di Biologia al Palazzo dell’ex Ospedale San Giovanni Battista a fine del 1936. La sua esplicita adesione al Fascismo lo porta di nuovo nella Capitale sia come incaricato per il corso di Biologia delle Razze Umane nel corso di perfezionamento dell’’Università di Roma (dal 1938) sia come Senatore del Regno (dal 1939). Dopo la Seconda Guerra Mondiale e dopo la caduta del Regime, Marro viene epurato dal 1946 fino al 1949. Nel 1949 Marro vince la causa legale e viene reintegrato per andare in pensione lo stesso anno. Muore a Torino nel giugno del 1952.