Lettera di Eugenio Fazio a Cesare Lombroso in cui si giustifica per il ritardo della risposta dovuto al voler prima parlare con Tommaso De Amicis, il quale però non poteva ancora render conto al professore delle proprie osservazioni sull'uso della tintura di mais guasto nei dermopatici. Scrive di stare conducendo un lavoro "con la fune al collo", che non si lascerà mai più coinvolgere in "concorsi consimili" e ringrazia il professore per l'invio di alcune notizie, chiedendone altre sull'abuso di alcolici in Veneto