Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 28 luglio 1875. Selva ha inviato a Gibelli una cassetta e teme per la salute dell’Epimedium. Invia in lettura un articoletto, da pubblicare sul giornale locale, “per tener vivo il fuoco caldo”. Preparerà per Gibelli, come richiesto, rami fogliati e fioriti di piante colpite da morte fulminante.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 2 luglio 1875. L’arrivo di Gibelli a Biella è previsto per il giorno 12 luglio. Varie Persone desidererebbero vederlo, Griffini, Bizzozero, Perroncito, Rovida.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 15 giugno 1875. Selva comunica a Gibelli che a Graglia e a Pollone tutto è pronto per l’abbattimento dei castagni. Il farmacista Rappis di Andorno a preparare per Gibelli il Ratafià.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 7 giugno 1875. Selva è in attesa della visita di Gibelli. La macchia gialla del pero al momento non è comparsa e l’Epicloe dell’erba maggienga è poco evidente.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 15 settembre 1896. Selva è sconcertato per alcune novità che Cuboni ha annunciato a proposito del frutto del castagno, ponendo l’attenzione sul frutto e non sulla pianta. “Ma chi è questo Cuboni?”. Appena verrà abbattuto un castagno morto, Selva farà avere a Gibelli un fascio di radici.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 18 aprile 1875. Quando Gibelli verrà a Graglia, il generale Piacenza abbatterà un castagno. Il sindaco di Netro, Colombino, oltre al pranzo, offrirà l’abbattimento di tre castagni. Selva invia a Gibelli una giovane pianta di castagno bella per i micelii, avuta dal suo vicino Buscaglione.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] l’11 marzo 1875. Quando Gibelli verrà a Graglia, potrà assistere personalmente all’abbattimento di un castagno da lui designato e raccogliere il materiale che ritiene utile.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 17 febbraio 1875. Selva si compiace del fatto che Gibelli abbia giudicato utili i suoi lavori. Lo scrivente ha avuto il triste privilegio di avere visto nascere due malattie parassitarie, la “macchia ranciata dei peri”, di cui al n. 2 dell’Economia Rurale, e la “crittogama dell’erba maggienga”, di cui si sta occupando il professore Perroncito. Selva ha osservato che dove è presente la malattia del castagno vi è scarsità di funghi.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 5 febbraio 1875. Selva si troverà a Biella ad accogliere Gibelli presso l’omnibus del Leon d’Oro. Chiede a Gibelli se i suoi lavori sono di qualche interesse.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 19 gennaio 1875. Selva ha saputo dal generale Piacenza che il ministro ha affidato l’incarico di studiare la malattia del castagno a Gibelli, incarico in passato affidato all’ottimo professore Ettore Celi. Selva continua a pubblicare qualche articolo sull’argomento nel giornale biellese Il Movimento.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 13 dicembre 1897. La persona che da tempo fornisce i castagni a Gibelli ha parlato al negoziante Garzena e a suo cognato Ramella, i quali hanno assicurato di occuparsi della terra con radicine alla prima occasione possibile.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 21 settembre 1897. Selva informa Gibelli che il giorno 27 sarà pronta al suo arrivo una carrozza al Leon d’Oro. Il proprietario del castagno lavorerà con un compagno sin dal mattino, in modo da potere avere radici minute.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 2 maggio 1897. Selva spera che il materiale spedito a Gibelli sia stato gradito. Gli dice di non meravigliarsi di Crié: si tratta di persona gelosa!
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 20 aprile 1897. Selva vorrebbe sapere da Gibelli quando ritiene opportuno procedere all’abbattimento di un castagno. Suggerisce l’autunno, per farsi un’idea precisa delle modalità.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 26 luglio 1896. Selva ha saputo dai giornali della proposta di riattivare lo studio della malattia del castagno, senza tener conto delle sue antiche osservazioni. Nell’attuale stagione però non si atterrano piante e pertanto non potrà inviarne a Gibelli.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 18 aprile 1897. Il proprietario che fornisce la terra, quanto prima sradicherà delle piante in una regione infetta. Selva suggerisce a Gibelli, qualora intenda venire personalmente a Graglia, di prendere a Biella una carrozzella al Leon d’Oro, ovviamente a spese dello scrivente.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 7 aprile 1897. Selva riferisce a Gibelli le modalità di abbattimento dei castagni: vengono tagliate le piante al colletto, sperando di allevare una ceppaia.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 24 marzo 1897. Selva ha fatto raccogliere un sacco di terra che manderà a Gibelli. Gli farà avere anche un raschiatoio: la parte tagliente serve per raschiare muschi e licheni, mentre quella dentata è adatta per le cortecce secche.