Lettera intestata “Casa di S.A.R. il Duca di Genova [Ferdinando di Savoia]” inviata dal R. Castello d’Agliè [To] il 9 ottobre 1853, firmata dall’intendente generale e segretario privato L. Rondone-Prina, il quale a nome del duca ringrazia Moris per aver mandato, tramite il cavaliere Dupuy, i doppi delle piante esotiche giunte recentemente all’Orto Botanico del Valentino, per essere piantate nel parco di Agliè. Sempre a nome del duca invita Moris ad Agliè per consigliare ai giardinieri il modo migliore per conservare tali piante.
Lettera intestata “Imp. R. Istituto Veneto” inviata da Venezia il 15 luglio 1853, firmata dal membro effettivo e segretario [... firma illeggibile], il quale comunica a Moris, socio corrispondente estero, di avergli spedito gli Atti sinora pubblicati.
Lettera della futura “Società Nazionale Italiana per l’incoraggiamento delle arti e dell’industria”, inviata da Torino il 23 giugno 1853, firmata dal presidente della direzione C. Scapini, dal presidente della commissione Ascanio Sobrero e dal segretario G. Arnaudon, in cui si informa Moris che gli operai che hanno partecipato a Londra nel 1851 alla Generale Esposizione dei prodotti d’industria, hanno deciso di fondare una società, analoga a quelle di Francia e Inghilterra, allo scopo di favorire il progresso dell’industria nel Regno Sardo. E’ già stata redatta una bozza di statuto, per la cui stesura definitiva è al lavoro una commissione composta da eminenti studiosi. Verrà infine convocata una riunione plenaria, cui sono invitati i cultori delle singole specialità e le persone amanti del progresso industriale, che dovranno approvare lo statuto definitivo.
Lettera intestata “Regie Università di Torino, e di Genova - Direzione Superiore degli Studi”, inviata da Torino il 23 giugno 1840, firmata Provana di Collegno. Lo scrivente comunica a Moris che Sua Maestà ha concesso a Casaretto di tenere a Genova, previo inventario e ricevuta e per non più di tre anni, l’erbario delle piante raccolte in Brasile, al fine di poterle determinare.
Lettera autografa intestata “I. R. Direzione per l’Amministrazione de’ Beni della Corona a Monza”, inviata da Monza il 17 giugno 1853 da Giuseppe Manetti. Lo scrivente elenca le piante che ha mandato a Moris e si duole di non avere le tre specie di Lonicera richieste.
Lettera intestata “Accademia Reale Medico-Chirurgica di Torino” inviata da Torino il 13 giugno 1853 in cui il segretario generale dottore Garbiglietti chiede a Moris in quale dei cinque comitati istituiti dall’Accademia desidera essere inserito. Se non invierà una risposta, verrà inserito d’ufficio nel quinto comitato di Materia Medica, Botanica, Chimica e Farmacia.
Lettera intestata “Scuola di Veterinaria” inviata da Torino il 6 luglio 1852 dal direttore Magnone, il quale chiede a Moris di inviargli i temi di Botanica, da sottoporre agli studenti per gli esami del 2° anno.
Lettera intestata “Gabinetto Letterario Nazionale” inviata da Torino il 29 gennaio 1852, firmata da Pompeo Magnaghi [editore e libraio a Torino]. Lo scrivente si lamenta della scarsa frequentazione del Gabinetto Letterario Nazionale e prega Moris di inculcare nei giovani la passione per lo studio, invece che frequentare caffè e pubblici passeggi e di convincerli ad abbonarsi alle pubblicazioni del Gabinetto.
Lettera autografa intestata “I. R. Direzione per l’Amministrazione de’ Beni della Corona a Monza”, inviata da Monza il 23 marzo 1851 da Giuseppe Manetti. Lo scrivente ha atteso invano il giardiniere di Moris che sarebbe dovuto venire a Monza a scegliere alcune piante. Spera in una futura visita. Gradirebbe avere, se presenti nell’Orto di Torino, esemplari di Ullucus tuberosus e di Psoralea esculenta.
Lettera autografa intestata “Académie Royale de Savoie, inviata da Chambéry il 12 marzo 1851 dal segretario Rabut F.çois. Si comunica a Moris la nomina a membro aggregato dell’Accademia.
Lettera intestata “Sovrintendenza generale della Lista Civile” inviata da Torino il 29 maggio 1850, firmata Girard, in cui si dice di avere preso atto delle lamentele di Moris per la ripartizione dell’acqua della bealera del Valentino, che danneggia l’Orto Botanico. Le sue osservazioni sono state ritenute valide e passate all’Ufficio d’Arte. Viene acclusa copia delle decisioni di tale ufficio per una nuova ripartizione.
Lettera intestata “Presidenza del Collegio Convitto Nazionale di Torino”, inviata il 27 novembre 1849, firmata dal preside G. Racheli, il quale comunica a Moris che, dietro suggerimento del professor Sismonda, è stato istituito un corso di Scienze Naturali. Racheli ha chiesto al Ministero della Pubblica Istruzione l’autorizzazione, concessa, di rivolgersi direttamente a Moris per avere esemplari botanici scelti tra i doppi.
Lettera intestata “Città di Torino” inviata da Torino dal sindaco Pinchia il 20 agosto 1849. Moris [consigliere della città di Torino] è invitato a presenziare alla cerimonia di premiazione degli alunni delle scuole elementari, che si terrà nella chiesa della Gran Madre.
Lettera in parte stampata, intestata “Città di Torino”, inviata da Torino dal sindaco Pinchia il 19 aprile 1849. Moris [consigliere della città di Torino] è convocato all’adunanza del Consiglio Comunale, che dovrà discutere della parte passiva del bilancio 1849.
Lettera intestata “Regie Università di Torino, e di Genova - Direzione Superiore degli Studi”, inviata da Torino il 22 maggio 1840, firmata Provana di Collegno, il quale comunica a Moris che alla Regia Dogana sono pervenute tre casse di piante essiccate e di minerali [dalla lettera n° 5 si arguisce trattarsi di materiale di Casaretto, proveniente dal Brasile]. Moris è pregato di provvedere al loro ritiro ed al collocamento nel luogo che riterrà opportuno.
Lettera intestata “Città di Torino” inviata dal Palazzo della città il 18 aprile 1849 dal sindaco Pinchia, che comunica a Moris [consigliere comunale] che vi sarà una cerimonia nella chiesa del Corpus Domini in suffragio dell’anima della regina Maria Cristina.
Lettera intestata “Azienda generale delle Strade Ferrate”, inviata da Torino il 30 marzo 1849, con firma illeggibile. Si chiede a Moris se ritiene vantaggioso pennellare le traversine delle rotaie con la soluzione chimica già sperimentata dal maggiore Picasso nella darsena di Genova. Viene inviata la ricetta del liquido. Si fa altresì avere a Moris un campione del legno impiegato, per sapere se si tratta di cerro oppure quercia (Robur), come previsto dal contratto.
Lettera intestata “G. de Cancelleria di S. M.” inviata da Torino l’11 aprile 1848 e firmata “Sclopis”. La R. Commissione Superiore di Revisione della Stampa ha esaurito il suo compito nel marzo u. s. Lo scrivente ringrazia Moris [membro di detta commissione] per l’impegno e la lealtà dimostrati.
Lettera autografa della “R. Commissione Superiore di Revisione della Stampa” inviata da Torino l’11 gennaio 1848 da Monti, in cui si prega Moris di partecipare il giorno seguente a una riunione urgente.
Lettera intestata “R. Commissione Superiore di Revisione della Stampa”, inviata da Torino il 28 dicembre 1847, firmata da Monti, segretario del presidente. Lo scrivente prega Moris di partecipare all’adunanza del 30 dicembre.