Il professor Negri, essendo morto Carlo Alberto, invita Moris, quale preside della facoltà, a fare rispettare le modalità di abbigliamento a lutto durante le pubbliche funzioni del personale universitario, secondo le modalità elencate per i vari ruoli.
Il professor Negri invia a Moris uno stampato in cui gli si chiede di spedire al Consiglio Universitario il programma delle lezioni del prossimo anno accademico.
Il segretario Sobrero avvisa Moris che, dopo la separazione della facoltà di Belle Lettere e Filosofia da quella di Scienze Fisiche e Matematiche, la scelta dei temi per l’esame privato di laurea in Filosofia Positiva deve essere affidata al dottor Richelmi, professore straordinario di Matematica, insegnante della disciplina durante l’anno.
Il funzionario Negri ricorda come sia sorto il problema se sia necessario che i revisori appongano la firma alle tesi per gli esami pubblici. La risposta del ministero è stata di continuare a seguire le norme sulla stampa delle tesi, contenute nell’articolo 31 del regolamento del 1772.
Il professor Negri fa avere a Moris il decreto del ministro Carlo Cadorna, emanato dopo la promulgazione della legge dell’ottobre 1848, che istituiva la separazione della facoltà di Belle Lettere e Filosofia da quella di Scienze Fisiche e Matematiche, sino ad allora unite. Il decreto dispone che per le nuove facoltà saranno in vigore leggi e regolamenti preesistenti, sino a quando non ne verranno emanati di nuovi.
Il segretario Sobrero comunica a Moris che il ministro della Pubblica Istruzione il giorno seguente riceverà, a gruppi distinti per facoltà e ruolo, i professori, presidi e consiglieri.
Il professor Negri fa avere a Moris, vice-preside della facoltà, copia del questionario che il cavalier Giulio, presidente della R. Commissione di Statistica per la Pubblica Istruzione, ha inviato per avere risposta a una serie di quesiti.
Il funzionario dell’Università G. Marcone, interpellato da Moris, gli fa avere un dettagliatissimo preventivo del costo di lastre e teloni per ricoprire la serra volante. Il costo delle lastre è di 5.000 lire e quello dell’olona [tela delle vele] di lire 1.000.
L’economo Cacciardi informa Moris che il fornitore della legna per il riscaldamento dell’Università per il prossimo inverno è l’impresario Michele Casalegno. Moris dovrà nominare la persona che dovrà controllare il peso e la congruità del materiale con quanto stabilito dal contratto.
D’Osasco informa Moris che agli allievi della Scuola superiore di Metodo [si tratta di scuola per aspiranti maestri di ambo i sessi, istituita nel 1844] non sarà possibile rilasciare la patente di professore, se non dimostreranno di avere frequentato un certo numero di corsi, tra cui quello di Botanica. Moris è pertanto pregato di rilasciare a quanti hanno frequentato le sue lezioni con assiduità e profitto una dichiarazione che lo attesti.
Il segretario Sobrero avverte Moris che per errore gli è stata inviata una circolare indicante data e orario degli esercizi spirituali per gli studenti di Medicina e Chirurgia. La pratica non riguarda però gli studenti del primo anno, i quali pertanto debbono continuare regolarmente le lezioni di Botanica.
Gazelli di Rossana, presidente del Magistrato della Riforma, autorizza Moris a farsi sostituire nelle lezioni, per motivi di salute, dall’assistente dottor De Notaris.
D’Osasco informa Moris che Sua Maestà ha accolto la proposta di ridurre a due per settimana le lezioni di Botanica durante l’inverno, da effettuarsi in aula. Dal 1° marzo le lezioni dovranno continuare all’Orto Botanico secondo il solito calendario.
D’Osasco comunica a Moris la data in cui avranno inizio gli esercizi spirituali degli studenti per l’anno in corso. Gli rammenta che l’articolo del Regolamento del 23 luglio 1832 prescrive la partecipazione dei professori.
Osasco avvisa Moris che, in qualità di consigliere del Magistrato del Protomedicato, dovrà sostituire il cavalier Gallo all’esame straordinario del primo e secondo anno degli studenti di Farmacia.
Ferrari di Castelnuovo comunica a Moris che Sua Maestà gli ha concesso l’esonero dall’insegnamento di Materia Medica anche per il prossimo anno accademico.