Il segretario Sobrero prega Moris di fornire un congruo numero di argomenti tratti dalle sue lezioni, da sottoporre ai laureandi alla prova scritta che precede la discussione della tesi.
Aporti informa Moris che il cavalier De Neigebaur, membro della Imperiale Accademia Leopoldo e Carolina di Breslavia, ha inviato un programma di argomento botanico, invitando i cultori italiani ad associarsi alla ricerca. Aporti invita Moris a porre attenzione all’iniziativa, indirizzando eventualmente qualche suo allievo a collaborare nelle ricerche proposte.
Aporti ricorda a Moris che le riunioni delle Congregazioni degli studenti avranno inizio il giorno 20 ed è opportuno che non siano prive della partecipazione dei professori.
Aporti avverte Moris che il professor Berruti è stato incaricato di effettuare la biennale ispezione dell’Orto botanico e lo prega di fornirgli i dati importanti che riterrà utili.
Aporti comunica a Moris che l’amministrazione dell’Ospedale Maggiore di Vercelli ha espresso i più vivi ringraziamenti e l’apprezzamento per il lavoro della commissione per la nomina del direttore della farmacia. Lo scrivente aggiunge i suoi ringraziamenti personali.
Il funzionario Forneris precisa che chi studia privatamente può essere dispensato dagli esami annuali, differendoli alla fine del corso. Tuttavia, “per una certa antipatia verso le scuole private”, si esige che i privatisti non possano iscriversi alla classe superiore, se prima non abbiano “subito gli esami” di quella inferiore. Conviene perciò consigliare agli studenti, per evitare imbarazzi, di presentarsi all’esame. Chi non si sente preparato, potrebbe sostenerlo a novembre, facendo in qualche modo risultare che un mal di capo o altro avevano impedito di presentarsi in precedenza.
La congregazione dell’Ospedale Maggiore di Vercelli ha chiesto al Consiglio universitario di nominare una commissione al concorso per direttore capo della farmacia. Aporti comunica l’elenco dei commissari: presidente professor Cantù, rettore dell’Università; professor Moris, senatore del Regno; professor Abbene; farmacista Borsarelli; farmacista Schiapparelli; sindaco degli speziali Luciano; segretario della Società di Farmacia Gallo.
Aporti ricorda a Moris, vice-preside della classe di Scienze Fisiche e Matematiche, che dal 1848 i professori non sono considerati membri effettivi del Collegio e pertanto la nomina del professor Botto a preside del Collegio non è da ritenersi valida. Moris deve pertanto attivarsi per indire una nuova elezione.
Aporti comunica a Moris l’elenco dei dipendenti dell’Orto botanico nominati dal ministero. Essi sono: Lisa Maddalena, pittrice; Mahnefeldt e Giusta Pietro capi giardinieri; Lisa Domenico primo giardiniere; Chiuso Giovan Battista secondo giardiniere.
Nell’imminenza del rinnovo dei rettori, Aporti comunica che il Consiglio di Stato ha confermato la legge del 1848, che riserva la votazione ai dottori collegiati, escludendo i professori.
Il sostituto segretario Giacomelli chiede a Moris di indicare il trattato sul quale le sue lezioni del prossimo anno scolastico dovrebbero “raggirarsi”.
Aporti comunica a Moris che il Consiglio Universitario ha approvato il progetto di otturazione delle quattro aperture esistenti nel muro di cinta dell’Orto botanico. Non è necessaria l’assegnazione di fondi, essendo sufficiente il ricavo dalla vendita delle cancellate rimosse.
Aporti prega Moris, preside del Collegio di Scienze Fisiche e Matematiche, di sollecitare i vari professori a inviare il programma delle lezioni, raccomandando che gli argomenti non vengano descritti in modo eccessivamente succinto. La lingua dovrebbe essere quella impiegata nelle lezioni.
Arnaldo e Pompeo Colla, figli del defunto botanico Luigi Colla, hanno fatto dono all’Orto botanico di alcune piante coltivate nel giardino di Rivoli dal loro genitore. Aporti chiede a Moris l’elenco di tali piante e informazioni sul loro pregio.
Aporti chiede a Moris un certificato che attesti la buona condotta e il buon profitto negli studi dello studente del primo anno Ramello Antonio di Bra. La dichiarazione è necessaria al fine di ottenere il sussidio delle pie opere Serra e Parpera.
La lettera è listata a lutto per la morte di Carlo Alberto. Il professore Negri informa Moris, preside della facoltà, che il ministro degli Interni ha stabilito un lutto di 180 giorni per la morte di Carlo Alberto. Il Governo invita il personale statale ad esternare con qualche segno nel vestire la viva partecipazione al triste evento.