Lettera inviata da Bologna il 5 aprile 1840, in cui Bertoloni si dichiara contento che la scultura di Baruzzi sia piaciuta a Moris, e lo ringrazia per l’interessamento per la scuola di Sarzana. Si augura che Carlo Alberto doni i libri e l’erbario del defunto Viviani all’Orto Botanico di Genova. Segue una serie di considerazioni su parecchie specie.
Lettera inviata da Bologna il 17 febbraio 1840. Baruzzi ha spedito la scultura in marmo di Pinerolo al Sig. Cav. Trabucco di Castagnetto. Bertoloni dice che il compenso all’ archivista Mazzetti per il ritrovamento delle memorie della Reale Infanta [Principessa Maria di Savoia] è più che sufficiente. Vengono richieste alcune informazioni su esemplari degli erbari di Allioni e di Balbis.
Lettera inviata da Bologna il primo di febbraio 1840, in cui Bertoloni dice che lo scultore Baruzzi, di passaggio a Torino, si procurò un campione del marmo di Pineruolo [sic!, si tratta con tutta probabilità di Pinerolo], per saggiarne le proprietà. Si cimentò con ottimo risultato a scolpire due fiori: giudicò il marmo di grana finissima e più duro del marmo di Carrara, che certo si sarebbe rotto nell’eseguire una scultura così delicata e sottile. Baruzzi vorrebbe fare conoscere la cosa a Carlo Alberto; Bertoloni approva l’iniziativa, ma consiglia di valersi del Cav. di Saluzzo come intermediario. Il pittore Alberi ha ricevuto dal Re un magnifico regalo per il dipinto della Reale Infanta; sarebbe però opportuno fare avere una “tenue” ricompensa anche al giovane che, frugando negli archivi, riuscì a trovare le notizie relative. Bertoloni riferisce a Moris che Sarzana vorrebbe avere una scuola di aritmetica e di geometria applicata alle arti, utile ai moltissimi abitanti che negli ultimi tempi si sono dedicati alle arti e alle manifatture. Moris dovrebbe intercedere presso il Cav. Provana di Collegno, Capo degli Studi del Regno. Vorrebbe infine avere informazioni su alcuni esemplari dell’erbario di Allioni.
Lettera inviata da Bologna il 28 dicembre 1839. Bertoloni invia a Moris e a Colla il fascicolo del tomo IV della Flora Italica. Farà stampare nel Giornale Ligustico, e invierà al Sig. Promis, due lettere sopra il Forte di Sarzanello. Elenca infine il nome dei tredici Epilobium che inserirà nella Flora. Bertoloni è risentito del fatto che il sig. Pomba abbia disdetto l’impegno di prendere sei copie della Flora, cui si era impegnato a suo tempo.
Lettera inviata da Bologna il 26 novembre, in cui Bertoloni fa alcune osservazioni su specie del genere Epilobium. Informa che per Natale uscirà il secondo fascicolo del IV tomo della Flora. Ha appreso con piacere della nomina di De Notaris a Professore di Botanica a Genova. “Iddio lo preservi dal mettersi al contatto col Viviani”. Manderà presto al Marchese di Saluzzo notizie sul Castello del Rio. Bertoloni ha visto la copia del ritratto della Principessa Donna Maria di Savoia, eseguito dal sig. Alberi figlio, Prof. di Pittura all’Accademia di Bologna. Verrà quanto prima spedito al Marchese.
Brevissima lettera inviata da Bologna il 17 gennaio 1839, in cui Bertoloni comunica di avere mandato le carte che il Cardinale Oppizzoni gli ha consegnato, trovate a Bologna nell’ archivio delle Monache di S. Francesco, relative alla Principessa Donna Maria di Savoia. Il Cardinale è stato ben lieto di rendere questo servizio al Marchese di Saluzzo.
Lettera inviata da Bologna il 12 novembre 1839. Bertoloni informa che il secondo fascicolo del tomo IV della Flora è in stampa. Chiede a Moris lumi su una pianta raccolta da Badarò in Sardegna e una raccolta da Serafino in Corsica. Ancora, prega Moris di controllare un Colchicum nell’erbario di Allioni.
Lettera inviata da Bologna il 12 ottobre 1839, in cui Bertoloni si rammarica che Moris non abbia potuto venire a Bologna, perché il medico gli ha sconsigliato il viaggio, essendo convalescente dopo una malattia. Gli chiederà per lettera informazioni su alcune specie di Rumex di Allioni. Si impegna a cercare notizie sul Castello del Rio [provincia di Bologna] richieste da Cav. di Saluzzo; inoltre, durante il soggiorno a Sarzana, ha compiuto osservazioni sui fortilizi della zona, che invierà al sig. Promis. Chiede a Moris di intercedere presso Sua Maestà in favore di un pronipote di sua moglie, Antonio Lazzarini, affinché gli venga riconosciuta la laurea in Legge conseguita a Parma. Seguono osservazioni su alcune specie del genere Mespilus e Crataegus. Bertoloni informa che sta per essere stampato il secondo fascicolo del IV tomo della Flora Italica.
Lettera inviata da Sarzana il 3 settembre 1839. Bertoloni informa Moris di avere trovato, al suo arrivo a Sarzana, la Florula Caprariae. Lo prega di fargli avere esemplari delle specie nuove ritrovate. Tornerà a Bologna a fine mese, dove lo attenderà per studiare i Rumex.
Lettera inviata da Sarzana il 13 agosto 1839. Bertoloni dice che prima di andare a Sarzana è passato a Firenze per lavorare nell’erbario Micheliano nella Biblioteca Granducale. Risponde a Moris che gli ha chiesto informazioni su alcune piante di De Salis (Potentilla, Rosa, Crataegus, Epilobium, Sedum). Su undici piante, però, solo una è stata raccolta da De Salis.
Lettera inviata da Bologna il 20 luglio 1839, in cui Bertoloni informa Moris che ha spedito a lui e a Colla il primo fascicolo del tomo IV della Flora Italica. Seguono osservazioni su specie di Rumex, che si ripromette di continuare quando Moris verrà a Bologna dopo le vacanze.
Lettera inviata da Bologna il 2 luglio 1839, in cui Bertoloni ringrazia Moris per le notizie ricevute su Hemerocallis flava e fa una serie di osservazioni su parecchie specie di Juncus. Ha ricevuto da Baruzzi la memoria di De Notaris, cui farà avere Algologia del Naccari.
Lettera inviata da Bologna il 19 maggio 1839, in cui Bertoloni dice che per terminare il capitolo sulle Gigliacee gli occorrerebbe esaminare nell’ erbario di Allioni Ornithogalum luteum, Asparagus officinalis e Hemerocallis flava.
Lettera inviata da Bologna il 12 gennaio 1839, in cui Bertoloni comunica a Moris di avere ricevuto il libro del Boissier sopra le piante della Spagna, arrivato con la diligenza, ma di averlo ricusato ritenendo il costo del trasporto eccessivo. Pensa che il Bonafous abbia qualche interesse nella faccenda. Facendo seguito alla lettera 28.57 del 26 dicembre 1838, dice di avere contattato Tognetti per avere notizie dei tre manoscritti cui era interessato il Marchese di Saluzzo; ne illustra le caratteristiche, in vista di un eventuale acquisto. . Il Cardinale Oppizzoni si sta occupando di cercare notizie della Principessa Maria di Savoia nelle carte appartenenti al Monastero delle Francescane di Bologna. Bertoloni teme di non avere inviato all’Accademia delle Scienze di Torino il secondo volume della Flora Italica. Prega Moris di controllare e di consultare l’erbario di Allioni, per dirimere alcuni dubbi su piante del genere Narcissus. Ha inviato a Moris e a Colla il quinto fascicolo del terzo tomo della sua Flora.
Lettera inviata da Bologna il 20 dicembre 1834, in cui Bertoloni trascrive per Moris parte del testo di Gussone, relativa alla Silene pseudo-atocion, di cui gli è stata chiesta notizia. Sono state inviate tre copie della Flora, una per Sua Maestà, la seconda per il Ministro degli Interni e la terza per la Reale Accademia di Torino. Chiede di inviargli gli altri due volumi del Botanicon Pedemontanum di Colla. Si ripromette, per il prossimo anno, di “mettere sotto il torchio” il secondo volume della sua Flora.
Lettera inviata da Bologna il 23 novembre 1834. Bertoloni invierà una copia della Flora direttamente a Sua Maestà [Carlo Alberto] e una tramite Moris al Ministro degli Interni. Vi sono problemi di smarrimento di fascicoli presso il libraio Pomba. Bertoloni attende di ricevere da Moris due memorie di Choisy; si augura che De Notaris raccolga in Sardegna molte piante interessanti.