Lettera inviata da Firenze il 27 marzo 1843. Ringrazia per i semi ricevuti; invierà quelli richiesti. Chiede a Moris come fargli pervenire il proprio lavoro, da Moris stesso presentato alla Sezione Botanica di Firenze, sul viaggio di S.M. Federico Augusto Re di Sassonia. Spera che il lavoro sia pervenuto alle due Accademie di Torino. Prega Moris di salutare l’Avvocato Colla, i sig.ri Cav. Carena, Genè, Vegezzi-Ruscalla, Barelli Vincenzo, St. Martin, Cav, Gazzera, Cav. Paravia, Cav. Sismonda, Prof. Botto.
Lettera inviata da Trieste il 18 aprile 1841, in cui lo scrivente ringrazia Moris e Colla per la cortesia di cui è stato oggetto a Torino. Spera di rivederli nell’anno in corso a Firenze. Invia i saluti al Prof. Abate Gazzera, al Sig. Vegezzi-Ruscalla, ai Professori Genè e Sismonda, e al Dott. Delponte.
Lettera inviata da Trieste il 10 aprile 1840. Biasoletto ringrazia Moris per i semi ricevuti e dice che invierà quelli richiesti. Si dichiara spiaciuto di non averlo incontrato a Pisa, e spera di conoscerlo a Torino. Invia gli ossequi ai professori Botto, Genè e Sismonda, conosciuti a Pisa.
Lettera inviata da Modena il 23 novembre 1847. Bianchi ha ricevuto la Memoria di Moris, che verrà preparata per la stampa non appena sarà completata quella del Sig. Conte Avogadro. Verranno ovviamente mandate le prove di incisione e di stampa.
Lettera inviata da Bologna il 26 marzo 1833, in cui Bertoloni afferma essere specie nuova un Cerastium (C. ramosissimum) inviatogli da Moris. Comunica a Moris che a Firenze non sono state rinvenute opere del Raddi, all’infuori di Plantarum Brasiliensium Nova Genera et Species Novae, pars I, Filices.
Lettera inviata da Bologna il 12 febbraio 1833, in cui Bertoloni comunica di avere spedito a Torino le 100 copie richieste di Praelectiones Rei Herbariae, specificando come andrà suddiviso il ricavato. Si raccomanda di non affidare la vendita ai librai, “ingordi avvoltoi”. Ritorna sulle osservazioni fatte nella lettera precedente su Veronica romana e Pinguicula. Ha ottenuto il nuovo carattere dall’Amoretti ed è iniziata la stampa della Flora. Segue un elenco di semi richiesti.
Lettera inviata da Bologna il 31 marzo 1860. Bertoloni prega Moris di accogliere il Conte Giovanni Gozzadini di Bologna, appassionato di Botanica e proprietario di un giardino, che desidera visitare l’Orto Botanico del Valentino. Il padre sta bene e sta pubblicando il terzo fascicolo della Crittogamia.
Lettera inviata da Bologna il 14 dicembre 1853. Bertoloni esprime a Moris le proprie condoglianze per la morte della madre. Ha saputo che il pacco spedito a giugno (vedi lettera 31.7) è arrivato a Torino. Si stupisce che a Delponte manchino alcuni fascicoli della Flora, essendogli stati spediti unitamente a quelli per il Sig. Albis. Ha saputo della morte di Moretti.
Lettera inviata da Bologna il 23 novembre 1853, in cui Bertoloni si lamenta di non avere ricevuto da Moris notizie del pacco di cui si parla nella lettera del giugno u.s. Invierà presto il secondo fascicolo del tomo IX della Flora.
Lettera inviata da Bologna il 30 giugno 1853. Bertoloni invierà a Moris, tramite lo spedizioniere Giuseppe Antonio Pozzi, tra cui quattro copie in carta fina della Flora Italica: una per la Biblioteca di Sua Maestà Vittorio Emanuele II di Savoia, una per la Reale Accademia delle Scienze, una per il già Ministro Conte Gallina e la quarta per il già Ministro conte Pralormo. Allegato vi è il primo fascicolo del tomo IX.
Lettera inviata da Bologna il 28 aprile 1853, portata a Moris dal Sig. Dott. Pietro Gamberini di Bologna, medico, venuto a Torino per istruzione. Prega Moris di fargli conoscere le cose ragguardevoli e gli stabilimenti scientifici della città. Al Gamberini Bertoloni ha affidato anche un pacco di semi per l’Orto torinese e un elenco di semi richiesti. Viene annunciata l’uscita del primo fascicolo del tomo IX della Flora. Segue un elenco dei debiti di Moris.
Lettera inviata da Bologna il 16 marzo 1853. Bertoloni segnala a Moris il nipote Giuseppe Pratesi, verificatore dei pesi e delle misure a La Spezia, venuto a Torino per chiedere un avanzamento di carriera. Prega Moris di aiutarlo.
Lettera inviata da Bologna il 12 aprile 1852. Bertoloni invia, tramite la Marchesa Banzi i primi tre fascicoli del tomo VIII della Flora Italica per Moris e per Delponte.
Lettera inviata da Zola di Bologna il 16 settembre 1864. . Bertoloni si dice dispiaciuto che il figlio Giuseppe, a Torino, abbia trovato soltanto il figlio di Moris, avvocato. Bertoloni elenca nella lettera le piante che il figlio Giuseppe ha visto doppie e che vorrebbe ricevere per l’Orto di Bologna. Segue l’elenco delle piante che l’Orto di Bologna è disposto a cedere in cambio.
Lettera inviata da Bologna l’1 settembre 1864. Bertoloni ha utilizzato il figlio Prof. Giuseppe, per il recapito della lettera a Moris. Il figlio è venuto a Torino per visitare l’Orto Botanico e per organizzare qualche scambio di piante. Bertoloni dice di stare benissimo, nonostante i suoi 89 anni: attualmente sta lavorando sulle Confervoideae.