Esprime soddisfazione per la notizia del prossimo conferimento del premio Feltrinelli per la Medicina ad Angelo Bairati e manifesta grande apprezzamento per gli studi passati e presenti di Fritz Baltzer. Mostra stupore per gli attacchi di Palumbi a Bairati sul problema delle neurofibrille e si associa a Levi nelle riserve sulla produzione più recente di Alberto Stefanelli, ma gli riconosce una vastissima cultura. Si rammarica di non poter assistere ai “Simposii che avranno luogo a Pavia in onore di Spallanzani”, che gli darebbero occasione di rivedere Salvador Luria, Sven Hoerstadius e Lindberg. Riporta stralci della relazione definitiva per il proprio passaggio a professore ordinario ed esprime gratitudine verso Bucciante e Fazzari.
Esprime grande gratitudine e riconoscenza a Levi per la sua amicizia e il suo ricordo costante: “il suo Insegnamento continua per me anche oggi che sono da lei materialmente lontano; non più attraverso alla quotidiana e tanto cara consuetudine di conversazioni e discussioni – e questa fu la sua più vera Scuola nel senso classico, greco – ma grazie alle frequenti lettere sempre interessanti, sempre scritte con la preoccupazione e l’intento di dare, di correggere, di stimolare”. Rimpiange le quotidiane discussioni con Levi anche su argomenti non strettamente legati alle ricerche di laboratorio. Condivide in pieno l’opinione di Levi sull’opportunità di tradurre in italiano il trattato di Benninghoff anziché di Braus. Si augura che Pomerat gli dia qualche speranza circa il rinnovo del contributo Rockefeller per il personale. Riferisce di essere venuto in contatto con James Tutin Irving, direttore della Dental Research Unit dell’Università di Johannesburg, il quale “si interessa di studi relativi alle conseguenze di modificazioni dietetiche (vitamine, ormoni, squilibri nella dieta) sulla istogenesi dei tessuti mineralizzati”. Irving si è detto interessato a trascorrere un periodo di ricerca a Bari, ma Amprino ha dovuto avvertirlo delle possibilità limitate, dovute all’assenza di uno stabulario. Si rammarica che già negli anni passati due studiose inglesi avessero dovuto rinunciare, per i limiti della sede.
Riferisce della presenza a Bari di Pomerat, che ha visitato attentamente l’Istituto di Anatomia, ma ha anche incontrato il chimico generale, il farmacologo Franco Dordoni, il fisiologo generale Martini, Baldassarre De Lerma, lo psicologo Giorgio Zunini. Ha avuto “lunghi colloqui con Pomerat sulle condizioni della ricerca biologica in Italia, sui piani della Rockefeller e sulle proposte che per mezzo suo la Fondazione ha avanzato a Di Domizio, Direttore generale dell’Istruzione superiore. Nel complesso mi sembra che Pomerat si renda ben conto che da noi ci sono qua e là giovani energie che dovrebbero essere incoraggiate e che l’eccessiva burocratizzazione dell’Università e un’esagerata fedeltà a programmi e consuetudini passate rappresentano le remore maggiori ad un rinnovamento della nostra alta cultura.” Pomerat è dell’avviso che i finanziamenti andrebbero cercati presso l’industria e le grandi aziende, “badando tuttavia a conservare l’indipendenza di indirizzo”. Sta proseguendo con Camosso gli esperimenti sull’ala degli embrioni di pollo. Rita Levi gli ha riferito che un ingegnere embriologo del MIT starebbe dimostrando che “la cresta marginale dell’abbozzo degli arti nell’embrione di pollo non ha capacità organogenetiche”, attività già negata da altri prima di lui. Si è recato a Bari per un breve soggiorno Ferdinando Vigliani, portando con sé “le sezioni relative ad un abbondante materiale sperimentale su trapianti di vario tipo … nella tibia del cane”. Egli sarà relatore al Congresso nazionale della Società italiana di ortopedia e traumatologia a Padova. Ricorda alcune occasioni in cui Bastai espresse idee “originalissime” sulla senescenza.
Rassicura Levi sulle proprie condizioni di salute e gli espone in dettaglio gli esperimenti che egli stesso e le proprie allieve (tra cui nomina solo Camosso) stanno compiendo sugli embrioni di pollo: "esperimenti di trapianto fuori sede della cresta apicale con un sottilissimo strato di mesoderma"; "un'altra allieva interna sta studiando la distribuzione dei nervi negli arti reduplicati"; "con un'altra allieva interna ho ripreso lo studio quantitativo del comportamento del ganglio ciliare in conseguenza dell'estirpazione parziale o totale dell'abbozzo dell'occhio"; "con una terza allieva interna ... sto studiando la capacità di regolazione e di rigenerazione del mesenchima e poi della precartilagine destinata a formare l'abbozzo dell'ulna". Nell'ambito del proprio studio sugli annessi embrionali dei placentati, espone a Levi una propria interpretazione "dello sviluppo delle isole sanguigne sulla parete della vescicola ombellicale ... Ora a me sembra che la formazione delle isole sanguigne in tale sede rappresenti per l'embrione l'utilizzazione di un ampio spazio, altrimenti inutilizzato, per la costruzione appunto di elementi del sangue circolante in un periodo che appena precede e poi accompagna la comparsa della circolazione embrionaria predetta". Si dimostra preoccupato per l'evoluzione della situazione politica francese e solidale coi nemici del militarismo e del nazionalismo chauvinistico, tra cui cita Couteaux e Mario Levi.
Ringrazia Levi per averlo inserito nella terna di candidati al posto di corrispondente dell'Accademia dei Lincei. Riferisce di aver operato, col sostegno del farmacologo Franco Dordoni, affinché l'incarico dell'insegnamento di Biologia, divenuto fondamentale, fosse affidato a Baldassarre De Lerma anziché a Bernardo Terio. Si rallegra di un certo miglioramento nella preparazione degli studenti che si presentano agli esami, grazie al proprio rigore.
Non è del tutto soddisfatto della propria attività di ricerca, che sconta una situazione di isolamento, il peso soverchiante della didattica e l'assenza di collaboratori di valore, con l'eccezione di Camosso. Ritiene tuttavia di "essere sempre rimasto fedele all'indirizzo di rigore e di obbiettività insegnatomi da lei in tanti anni" nei propri esperimenti di embriologia. Si dimostra stupito, invece, dell'attivismo di Bairati: proprio il gran numero di cose che fa sembra tuttavia nuocere in termini di profondità. Ha ricevuto una lettera di Rita levi - Montalcini, "la quale è immersa sino al collo nelle sue ricerche di elettrofisiologia con Orrego mentre continua con fortuna lo studio dell'effetto dell'estratto delle ghiandole salivari sul s[sistema] n[ervoso] del ratto: sta ora studiando l'effetto di tale sostanza sulla rigenerazione delle fibre nervose". Ha saputo che la Commissione che deciderà sulla propria promozione a ordinario è composta da Fazzari, Bucciante e Palumbi. Si prospetta per ottobre l'arrivo a Bari, grazie a una borsa di studio, di Richard Young, assistente di Anatomia alla Columbia University di New York.
Riferisce degli incontri avuti e delle comunicazioni presentate al congresso di Embriologia di Firenze, dal quale è appena tornato e che giudica molto ben organizzato da Fazzari e da Allara; le comunicazioni che giudica più rilevanti sono quelle di Olivo, Rizzoli, Bairati e il suo allievo Jurato, Muratori. Accenna ad una relazione molto valida presentata da De Lerma all’apertura del congresso della Società italiana di Istochimica a Siena, che si è separata da Anatomia l’anno precedente e che a suo giudizio langue nonostante gli sforzi di Vialli e di Rossi-De Rubeis. Ha avuto modo di parlare con Olivo, con Bucciante, Godina e De Lerma, in particolare riguardo a Canella in vista del concorso di Zoologia: entrambi lo stimano ma pensano che non supererà il concorso, visto che Pardi appoggia Papi. Ha incontrato anche Omodeo, del quale ha una buona opinione e che suppone sarà uno dei ternati. Ha conosciuto un giovane laureato di Padova che sarebbe disposto a trascorrere un periodo a Bari per collaborare nelle attività di ricerca. Comunica che gli è stato rinnovato per tre anni il Grant Rockefeller per una somma di 8.000 dollari, che giudica poca cosa rispetto ad altri Istituti (cita ad esempio Moruzzi), ma che stima sia sufficiente per le proprie necessità. Riferisce gli sviluppi dei suoi esperimenti sugli embrioni di pollo e che Pannese esaminerà a Milano i campioni di tendini inerti raccolti a Bari, utilizzando il metodo della luce polarizzata e con l'utilizzo del microscopio elettronico. Rosate e altri lavorano ”sulla microdurezza delle ossa e sulla distribuzione dei canali vascolari”.
Incoraggia con molto calore Levi, cui l'handicap fisico legato alla gamba ha causato sofferenza non solo fisica, ricordandogli quanto importante la sua figura sia per chiunque lo conosca, come testimoniato anche da una lettera di Raffaele Lattes che descrive l’incontro avuto con Levi nel luglio precedente. Tornando sul Congresso di Firenze, si sofferma a lungo sulla situazione di Bairati, oppresso da un carico di lavoro eccessivo, da preoccupazioni finanziarie e da altre legate alla famiglia. Ritiene che Margaria non sia la persona più adatta ad aiutarlo. Prosegue gli esperimenti “sulla morfogenesi degli arti” con Camosso, l'unica assistente di cui ha profonda stima.
Ha appreso della morte del biologo Harrison da un telegramma di Nicholas e invierà un breve contributo per una pubblicazione in uso onore. Descrive dettagliatamente e diffusamente gli esperimenti che sta compiendo e che vertono sui meccanismi che determinano la formazione di scaglie e di piume. Cita i risultati simili ottenuti da Sengel, allievo di Wolff. È arrivato dalla Columbia University il dottor Young, che si fermerà nell’Istituto di Bari per cinque mesi; ne dà un giudizio positivo sia a livello personale sia professionale. Esprime il desiderio di poter ascoltare dal figlio di Levi Gino Martinoli il resoconto e le impressioni del suo viaggio in Russia. Ragguaglia sulla situazione di Lecce: il Ministero ha riconosciuto la facoltà universitaria di Magistero e “politici locali” intendono creare una nuova università con tutte le facoltà.
Prendendo le mosse dall'eventuale coinvolgimento, sollecitato a Ranzi da Levi, nel Symposium di Embriologia di Pallanza, al quale non è in condizioni di partecipare, si sofferma diffusamente sul carico di lavoro che ha sulle spalle per sua stessa scelta, per l'amore che prova per la ricerca e per l'incapacità di sottrarsi a doveri e sollecitazioni. Con molta modestia ritiene di condurre i propri esperimenti con metodi ormai antichi e non ritiene il proprio campo di indagine di interesse internazionale. Condivide l'apprezzamento di Levi per Bargmann, per come ha saputo organizzare l'Istituto anatomico di Kiel, in cui si è recato di recente Ghiara, assistente di Galgano a Napoli, riportandone un'opinione molto positiva. Ha ricevuto da Buño una richiesta di informazioni sull’organizzazione degli studi medici in Italia e sullo stesso Levi e ha impiegato molto tempo a rispondergli. Informa Levi che il professor Ludwig gli ha dedicato un articolo sul periodico «Acta Anatomica».
Esprime stupore per la candidatura al premio Feltrinelli di Palumbi da parte di Pensa e si associa a Levi nell'augurio che il premio non gli sia conferito. Riconosce a Eugenia Sacerdote di aver "sempre lavorato con disinteresse e con sincera passione" e dunque si compiace del riconoscimento da lei ottenuto in ambito universitario. Contrappone, con amarezza, la situazione di alcuni centri di ricerca esteri, in cui "molto lavoro viene svolto con originalità e con genialità ... mentre noi in Italia ... non si fa praticamente nulla che rifriggere le cose degli altri". E' convinto che "la differenza qualitativa fra la produzione nostra e quella di molti Istituti stranieri non dipende che in minima parte dalla diversa situazione finanziaria dei laboratori, ma dal materiale umano".
Condivide il giudizio di Levi sul Trattato di Anatomia umana di Bairati e spera che comprenderà che è mosso da affetto e giusta considerazione. Purtroppo Bairati è circondato da persone "che lo incensano". Il ricorso Tirelli lo induce a considerazioni pessimiste sulla "moralità e serietà di vita della nostra società". Sarà di passaggio brevemente a Torino, diretto a Montpellier con Godina e Filogamo, di cui apprezza la ricerca sul tetto ottico.
Si rallegra con Levi per le sue buone condizioni di salute e per la sua continua attività. Gli ha scritto Bucciante per comunicargli gli esiti dei lavori della commissione per il proprio passaggio a ordinario: è grato a Bucciante medesimo per il giudizio che reputa fin troppo lusinghiero. Invia a Levi copia di alcune proposte da lui formulate in risposta a un questionario inviato a tutti i professori universitari dalla rivista “Il Mulino”. Sta per pubblicare un lavoro "sulle duplicazioni dell'abbozzo dell'ala" e ha ripreso gli esperimenti sugli embrioni. Grazie a un residuo sui fondi Rockefeller ha ordinato "l'equipaggiamento completo per lo studio della radioattività di tessuti trattati con isotopi" e un apparecchio per il freezing-drying, che si augura siano utilizzati da qualche studioso negli anni a venire. Invia i saluti a Eugenia Lustig e a Godina, da cui si aspetta l'invio di alcuni ingrandimenti di fotogrammi dei film sulle neurofibrille.
Ha ricevuto una lettera dal dottor Wells dell'Università del Minnesota, che vorrebbe effettuare un periodo di studio presso un laboratorio italiano nel 1960-61 per "compiere una ricerca sperimentale sugli isolotti del pancreas di mammiferi in vitro": gli ha segnalato quello di Olivo a Bologna, quello di Borghese ad Albano Laziale e quello di Godina a Torino, soprattutto per la vicinanza di Levi, "Nestore della cultura in vitro". Ragguaglia sugli sviluppi di alcuni esperimenti che sta conducendo su embrioni di polli, e manifesta preoccupazione rispetto all’ipotesi che il gruppo di scienziati guidato da Saunders possa precederlo nel pubblicare i medesimi risultati da lui ottenuti. Ha iniziato a collaborare con un assistente della clinica oculistica diretta da Orzalesi, che fu allievo di Chiarugi.
Comunica gli sviluppi dei suoi esperimenti sui trapianti crociati, sui quali sta preparando una comunicazione per la riunione della Società di biologia; per la parte ultramicroscopica ha accettato di collaborare con lui il dottor Pannese, che lavora con Bairati a Milano. Comunica anche di avere operato “un buon numero di embrioni” per la ricerca che sta curando con un giovane assistente della Clinica oculistica, che giudica piuttosto incline a chiacchierare e con “scarsa attitudine al lavoro preciso e paziente”. Ringrazia per le notizie ricevute relative alle elezioni presso l’Accademia dei Lincei: è molto lieto del successo di Aloisi, mentre è scandalizzato dal sostegno che Pensa ha offerto a Giordano, la cui statura ritiene assolutamente inferiore a quella di Mottura e di Cavallero. Pensa di non partecipare al Congresso di Embriologia al Collège de France del successivo mese di settembre a causa dei propri impegni a Bari, a meno che non vi partecipi anche Filogamo. Ritiene utile la partecipazione ai congressi solo in quanto occasioni di conoscenza fra persone. Condivide il giudizio negativo di Levi nei confronti del desiderio di Weiss di “parere da più di quel che è stato ed è”.
È molto impegnato con gli appelli degli esami di Anatomia e di Istologia e lamenta il livello di preparazione poco soddisfacente degli studenti. Nel mese di luglio si recherà a Torino dove conta di incontrare due studiosi americani: il primo proviene dal Massachussetts Institute of Technology e ha condotto ricerche "sul significato della cresta apicale degli abbozzi delle estremità del pollo" le cui conclusioni sono simili a quelle ottenute dallo stesso Amprino e da Camosso e “in contrasto con l’ipotesi di Saunders, Zwilling ecc.”; il secondo è il direttore della Division of Biology dell’Argonne National Laboratory di Lemont vicino a Chicago. Parteciperà quindi al Congresso di Embrologia a Parigi. Gli pesa di non trovare il tempo di lavorare in laboratorio e gli pesa che i giovani studiosi manifestino “grande apatia per la ricerca”. Comunica l’arrivo a Bari di Pannese, che dovrebbe “continuare l’analisi a luce polarizzata” dei “tendini flessori ed estensori delle dita del piede di embrioni di pollo”. Si augura di incontrare a Torino Godina, che sta preparando una relazione per il congresso di Budapest.
Amprino e Filogamo si recheranno a fare visita a Levi a Saas-Fee, non appena il dottor Eugene Bell del MIT di Boston sarà giunto a Torino per un incontro con lo stesso Amprino a proposito degli esperimenti sulle estremità degli embrioni di pollo che sta conducendo insieme a Eugenia Camosso. Ha ricevuto nella stessa giornata del 13 una lettera di Rita Levi Montalcini da St. Louis che conferma il suo arrivo in Italia per il giorno 18 agosto e che gli comunica le sue ultime osservazioni, che Amprino definisce “originali ed importanti” su “ghiandole salivari del topo”, “gangli simpatici del topo”, “tronco simpatico” sia del topo sia di alcuni altri animali. Trasmette i saluti di Camosso, di Barasa, della propria sorella e di Maria Sacerdote. Chiede a Levi di salutare da parte sua il figlio Gino.
Ha incontrato il dottor Bell di Boston, riscontrando punti di vista molto simili a quelli suoi e di Camosso; si rammarica che il ritardo del suo arrivo impedisca a lui e a Filogamo di recarsi in visita da Levi in Svizzera. Prevede l’arrivo a Torino intorno al 28 del mese della dottoressa Fabry, assistente di J. Dallemagne a Liegi. Non ha ancora visto Godina e nemmeno Rita Levi Montalcini.