Lettera inviata da Ginevra il 17 settembre 1846. Boissier è dispiaciuto di non avere potuto, nel suo passaggio a Torino, incontrare Moris. Ha visitato, accompagnato da Lisa, l’interessante giardino. Ha ammirato le numerose piante in vaso ed elenca quelle che lui e l’amico Reuter vorrebbero ricevere, offrendo in cambio quelle del suo giardino di Valeyres. Gradirebbe anche ricevere le piante rare del Piemonte e della Sardegna; potrebbe dare in cambio piante del Brasile.
Lettera inviata da Ginevra il 19 novembre 1841. Boissier dice che la pianta inviata da Noris è del genere Arabis. Chiede che cosa deve fare per il viaggio che Lisa deve compiere. Seguono osservazioni su alcune piante.
Lettera inviata da Ginevra il 19 luglio 1841. Boissier dice a Moris che la Cardamine asarifolia in frutto che ha ricevuto è diversa da quella in suo possesso. E’ dispiaciuto di non poter partecipare al Congresso degli Scienziati di Firenze.
Lettera inviata da Ginevra l’1 marzo 1841. Boissier si scusa con Moris per il ritardo con cui ringrazia per le piante inviategli, dovuto al lavoro per completare la propria opera e per i preparativi per il viaggio che Reuter farà durante l’estate attorno a Madrid. Invia a Moris una pianta per avere delucidazioni.
Lettera inviata da Ginevra l’8 gennaio 1841. Boissier chiede alla gentilezza di Moris esemplari di piante piemontesi, nel caso li abbia doppi. Boissier porta a Moris i saluti di Reuter, che è stato due mesi nei dintorni di Madrid. Prega di estendere i saluti a De Notaris. Segue elenco di piante desiderate di Piemonte, Corsica e Sardegna.
Lettera inviata da Ginevra [CH] il 7 dicembre [anno?]. Unitamente a Reuter, Boissier ringrazia Moris per i numerosi esemplari di Saxifraga florulenta ricevuti. Esprime il proprio parere su alcune piante inviategli da Moris. Invia i primi tre fascicoli della sua opera, Diagnoses.
Lettera inviata da Ginevra [CH] l’8 agosto 1860. Restituisce a Moris gli esemplari di Euphorbia, che gli sono stati molto utili. Ha pressoché concluso il suo lavoro, in cui sono descritte circa 600 specie. Si rallegra che la Saxifraga florulenta sia diventata francese, essendo la contea di Nizza passata alla Francia. Boissier prega Moris di fare avere a Cesati un biglietto accluso alla lettera, in cui chiede di poter vedere una Euphorbia del territorio milanese. Spera che De Candolle pubblichi il suo lavoro sul genere Euphorbia.
Lettera inviata da Valeyres [CH] il 13 ottobre 1859. Boissier ringrazia delle piante vive inviategli. Comunica che Reuter ha ricevuto il volume di Flora sardoa. Chiede informazioni su una pianta del genere Euphorbia. Si lamenta della difficoltà a coltivare la Saxifraga florulenta. Alphonse De Candolle accompagnerà il figlio primogenito a Berlino; avrebbe intenzione in seguito di fare un viaggio in Italia, se la situazione politica sarà favorevole.
Lettera inviata da Valeyres [CH] il 9 novembre 1856. Boissier è spiacente di non avere visto Moris prima di partire da Torino. Parla della Saxifraga florulenta. Si compiace con Moris per la prossima uscita del terzo volume della Flora sardoa. Ha molto ammirato le piante alpine delle collezioni torinesi.
Lettera inviata da Valeyres [CH] l’11 ottobre 1853, ove Boissier comunica a Moris che gli invierà un cassetta di piante del proprio giardino; suggerisce come trattarle. L’amico Duby dovrebbe venire a Torino per conoscere Moris. Boissier desidererebbe avere i Dianthus di Sardegna.
Lettera inviata da Ginevra il 9 giugno 1840. Boissier si scusa con Moris, per non avere accompagnato con uno scritto la spedizione dei fascicoli della sua opera. Segue una breve osservazione su due specie di Helichrysum. Boissier chiede a Moris di accennare alla sua opera al prossimo Congresso Scientifico [si tratta del Congresso degli Scienziati Naturalisti a Torino nel 1840]; lui non riuscirà a partecipare. Ringrazia Moris che gli ha promesso l’invio di piante rare della Sardegna, utili per la propria collezione di piante mediterranee.
Lettera inviata da Novara il 22 novembre 1859, in cui Boglione chiede al cugino Moris di raccomandarlo al conte di Castelborgo al fine di essere trasferito a Torino.
Lettera inviata da Friburgo il 30 luglio 1860. Boccard comunica a Moris che il dottor Lagger è riuscito a procurargli i tredici volumi di Licheni secchi; il costo unitario è di 12 franchi. Sono ancora previsti altri 160-170 esemplari (sottospecie e varietà).
Lettera inviata “dal Gibellino” il 22 maggio [manca la notazione dell’anno]. Vengono richieste a Moris due piante, Cactus grandiflorus e C. flabelliformis.