Lettera inviata da Chambéry il 14 luglio 1845. Bonjean acclude alla lettera la sua opera Traité de l’Ergot de siegle, uscita da pochi giorni e costato sei anni di lavoro.
Lettera inviata da Torino il 2 giugno 1854 (?). Bonino ringrazia Moris per avergli fatto avere il testo della sua proposta di legge sulle risaie e sui prati da marcita.
Lettera inviata da Parigi il 24 novembre 1847. Nelle sue escursioni in Olanda e Belgio gli sono state chieste notizie dell’autore della molto ammirata Flora Sardoa. Tra gli altri ricorda Bergsma di Utrecht, di cui acclude una missiva contenente dei semi. Si augura che il giovane [o il figlio?] Félix, che sta con lui, possa in futuro essere utile a Moris con matita e pennello; per il momento è occupato presso il pittore Decaisne. Si parla dell’erbario di Allioni, conservato alla Crocetta nell’Orto Sperimentale della Società di Agricoltura di Torino.
Lettera inviata da Torino il 15 agosto 1852, in cui Alphonse Bonafous, ricordando la recente morte di Matthieu, intende donare a Moris, per ricordo del fratello, un quadro della sua galleria.
Lettera inviata da Parigi il 23 maggio 1843. Bonafous ringrazia Moris, tramite il sig. Nigra, per avere avuto cura degli esemplari di riso e di millio, inviati da Fischer di S. Pietroburgo per essergli consegnati. Ringrazia Moris per avere favorito la collaborazione tra l’orto del Valentino e l’orto sperimentale della Società d’Agricoltura. Bonafous ha ricevuto notizia che è giunta a Moris la litografia di Alphonse De Candolle, a lui destinata, che utilizzerà a ornamento del proprio studio. Attende a braccia aperte il seguito della flora della Sardegna, di cui moltissimi botanici sono entusiasti: Jussieu, Gay, Brongniart, Montagne, Mérat. Invia a Moris un opuscolo sul genere Statice di Girard, botanico di Montpellier. Probabilmente andrà a Vichy per la cura delle acque e dopo attraverserà le Alpi per rivedere a Torino le persone che gli sono care. In un post scriptum dice che l’abate Gazzera è sempre in piena forma. Segue un post scriptum di grafia di Montagne, ove si richiede l’invio degli Atti dell’Accademia delle Scienze di Torino.
Lettera inviata il 29 novembre 1842 [manca la località di spedizione]. Bonafous ringrazia Moris per i campioni di riso inviatigli. Si augura che i rapporti tra Inghilterra e Cina diventino tali, da permettere l’acquisizione delle specie di quella vasta regione. Spera di vedere Moris alla riunione della Società d’Agricoltura, dove terrà la commemorazione di Florio, morto l’1 dicembre 1840.
Lettera senza data e senza indicazione della località di spedizione, in cui Bonafous, avendo saputo da A. De Candolle che nel Prodromus ha definito con il suo nome una pianta delle Apocyneae, chiede a Moris di dargli in prestito il volume, per soddisfare la propria curiosità.
Lettera inviata da Valeyres [CH] il 9 maggio 1852. Le piante inviate da Moris sono arrivate in ottimo stato. Boissier spera di poter realizzare il progetto di un viaggio sulle Alpi, assieme a Reuter, e di potere vedere Moris passando per Torino. Seguono osservazioni sul terreno di coltura di alcune piante.
Lettera inviata da Ginevra il 19 luglio 1847. Boissier segnala a Moris due suoi amici botanici, Leresche e Centurier, che vorrebbero visitare le montagne del Piemonte e del Delfinato. Lisa, molto pratico dei luoghi, potrebbe loro fornire preziose informazioni. Leresche ha già visitato l’Italia meridionale, l’Abruzzo e i monti della Sicilia. Reuter ha comunicato a Moris che gli spedirà le piante dell’Asia minore di Heldreich, raccolte in collezione.