- IT ORTOUT MORIS Corr. Bracht 6
- Unità archivistica
- 1845
Parte diOrto botanico
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Riso Sopala e castagna d’Inhambana
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Lettera inviata da Rio de Janeiro il 6 marzo 1840. Lo scrivente è dispiaciuto per non avere avuto il tempo, nel suo passaggio a Torino, di incontrare Moris per avere istruzioni per eventuali esplorazioni botaniche in Brasile, soprattutto in funzione dell’economia agricola e medica degli stati sardi. Al congresso del gennaio della Società Auxiliadora dell’Industria Nazionale, venne distribuito un pacco di riso, detto Sopala, ed un altro di una semenza detta castagna d’Inhambana, provenienti dal Mozambico. Il riso potrebbe aggiungersi alle varietà già coltivate in Piemonte; la castagna è dotata di molte proprietà medicamentose. Con il brigantino “Trionfo del Brasile”, comandato dal capitano Carezzano, il tutto verrà spedito a Genova, assieme ai semi di una dozzina di piante locali, tramite l’incaricato del Consolato sardo, Alessandro Alloat. Il pacco verrà ritirato dalla vedova del banchiere Gioan Battista Carignani. Lo scrivente inizierà prossimamente un lungo viaggio in Uruguay, Argentina, Cile e Perù.
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Lettera inviata da Aix-les-Bains il 6 agosto 1850. Lo scrivente invia a Moris il diploma di dottore, affinché sia presentato al Consiglio Universitario.
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Lettera inviata da Parigi il 10 febbraio 1847. Lo scrivente dice di avere spedito l’ultima parte delle piante delle Canarie. In totale gli esemplari sono 271.
Attenzione di Moris al figlio di Botta
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Lettera inviata da Parigi il 16 giugno 1834. Botta si compiace per l’attenzione dedicata da Moris a suo figlio Scipione.
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Comportamento definito come "bassezza"
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Lettera senza data e località di invio. Botta è molto risentito con Moris per avere definito come “bassezza” il suo comportamento, mirato esclusivamente a difendere in modo rispettoso i proprii interessi.
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Lettera senza data e località di invio. Botta chiarisce un malinteso verificatosi con Moris su alcuni disegni effettuati.
Imbarazzo per l'interruzione della Flora Sardoa
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Lettera inviata da Torino il 7 maggio 1844. Botta è molto imbarazzato per l’interruzione delle Flora sardoa; ricorda a Moris come la previsione per il completamento dell’opera fosse di due o tre anni, e invece ne sono già passati dieci. Si affida al buon cuore di Moris per avere un prestito, avendone assoluta necessità.
Sollecito di invio di denaro. Osservazioni su alcune piante
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Lettera inviata da Torino il 3 agosto 1843. Dovendo effettuare un pagamento, Botta sollecita l’invio di 250 franchi dovutigli per il lavoro già eseguito, anzi chiede gli venga anticipata una somma sino a 350 franchi. Seguono osservazioni su alcune piante che sta disegnando.
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Lettera inviata da Torino il 24 gennaio 1836. Botta prega Moris di dargli un acconto di 300-400 franchi per le incisioni fatte sinora per la Flora sardoa. E’ in ritardo nella consegna per le continue correzioni necessarie, dovute all’imperizia della disegnatrice.
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Lettera inviata da Gèdre (F) il 16 gennaio 1854, in cui Bordère offre a Moris tre serie di piante dei Pirenei, informandolo del costo. E’ accluso un elenco di circa 250 piante delle varie serie.
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