Lettera inviata da Ginevra il 17 maggio 1847. De Candolle manda a Moris l’elenco dei semi offertigli dal signor Preiss; manda contemporaneamente un esemplare di Candollea cuneifolia, augurandosi che anche a Torino attecchisca come a Ginevra
Lettera inviata da Ginevra il 30 marzo 1847, ove viene sollecitata la spedizione al signor Gay, giardiniere dell’orto di Ginevra, della lista di piante dell’orto di Torino disponibili. Egli segnerà le piante interessanti e rinvierà la lista a Moris.
Lettera inviata da Ginevra il 2 febbraio 1847, in cui De Candolle dice di avere ricevuto da Moris il catalogo dei semi e lo prega di spedirgli una lista delle piante vive disponibili, perché vuole dare grande sviluppo al giardino di Ginevra, dove purtroppo il terreno non è molto adatto alle colture.
Lettera inviata da Ginevra il 27 marzo 1843. Si tratta di lettera d’accompagnamento di un certo numero di ritratti del padre, da destinare a Moris, a Colla, a Bonafous e all’Accademia Reale delle Scienze. Prega ancora Moris di farne pervenire una copia a Heyland, a Milano.
Lettera inviata da Ginevra il 24 febbraio 1843. De Candolle dice a Moris che non ha voluto aggiungere al catalogo a stampa dei semi, inviato di recente, una richiesta, perché scrivendo a mano avrebbe contravvenuto a una legge sulla posta. Si trattava del desiderio di avere una certa quantità di Arachis hypogea, sia del giardino sia di qualche mercante. Nessuna persona nota a Moris è stata coinvolta nei recenti disordini avvenuti a Ginevra; soltanto Boissier è stato lievemente ferito, difendendo i tamburi della milizia.
Lettera inviata da Ginevra il 3 aprile 1842. La lettera accompagna un grosso pacco di libri che Moris dovrebbe fare avere a vari botanici italiani; la spedizione da Ginevra verso stati al di fuori del regno sardo è infatti estremamente difficile. Sono illustrati alcuni particolari circa la preparazione del Prodromus. De Candolle informa Moris che Boissier è ad Atene e Zollinger è in viaggio per Giava.
Lettera inviata da Ginevra il 29 gennaio 1838 (data del timbro postale). De Candolle propone uno scambio di semi e riferisce a Moris di avere pubblicato un articolo, elogiandola, sulla Flora Sardoa.
Lettera inviata da S. Damiano d’ Asti il 28 marzo 1853. Camisola ha presentato il manoscritto della Flora astese ai membri della Società d’Istruzione, che dovrebbe esprimere un primo parere che, se favorevole, verrà inviato al Consiglio Provinciale e al Municipio Astese, che dovrebbero sovvenzionare la stampa dell’opera. Camisola chiede a Moris di informarsi per sapere a che punto il complesso iter è arrivato.
Lettera inviata da Parigi il 21 settembre 1846. Moris era appena partito da Parigi, che Callery ha ricevuto un piccolo pacco con semi di piante cinesi, che gli farà pervenire. Ha saputo che Genè è gravemente ammalato. Prima di pubblicare una difesa delle teorie di Gaudichaud, vorrebbe sapere che cosa ne pensa Moris. Manda i suoi saluti a Sismonda.
Lettera inviata da Genova il 14 settembre 1867. Bucco avverte Moris che De Notaris è in vacanza a Trobaso in valle Intrasca, ove quest’anno si fermerà meno del solito, dovendo recarsi a Napoli, poiché ha accettato l’incarico per il concorso alla cattedra di Botanica, vacante dopo la morte di Gasparrini.