Lettera inviata da Genova il 25 dicembre 1849, in cui Casaretto ricorda a Moris uno degli accordi stipulati con il Governo prima di partire per il Brasile, che gli avrebbe consentito al ritorno di tenere per sé gli esemplari doppi. Se fossero sopraggiunte obiezioni all’accordo, sarebbe però disposto a rinunciare alle piante spettantegli, lasciandole tutte al Governo.
Lettera inviata da Genova l’8 dicembre 1849, in cui Casaretto comunica a Moris di avere mandato la sua collezione brasiliana a Torino, dopo l’ingiunzione del cavaliere Mameli, ministro della Pubblica Istruzione. Seguono alcune precisazioni sulla compilazione delle schede annesse agli esemplari, specie per quelli non da lui raccolti e acquisiti dal giardiniere Margat a Montevideo, da Claussen e da Riedel. Inizia con il mandare nove pacchi di ventuno famiglie che elenca.
Lettera inviata da Genova il 29 marzo 1847, in cui Casaretto si scusa con Moris del ritardo con cui gli ha mandato le piante richieste, dovuto al fatto che ha dovuto a lungo rimanere a Chiavari, a causa di una gravissima malattia della sorella. Ha spedito comunque tutte le piante brasiliane del genere Tetrapteris.
Lettera inviata da Genova il 27 agosto 1844, in cui Casaretto comunica di avere ricevuto dal professor Parlatore richiesta analoga a quella di De Candolle dell’anno precedente; ha risposto esponendo le stesse difficoltà comunicate al botanico di Ginevra.
Lettera inviata da Genova il 9 settembre 1843, in cui Casaretto apprende che anche Moris si è trovato imbarazzato di fronte alla richiesta di De Candolle di avere alcuni esemplari di piante brasiliane. Ha spedito il settimo fascicolo delle Decades.
Lettera inviata da Genova il 12 agosto 1843. Casaretto ha ricevuto da Alphonse De Candolle la richiesta di mandargli alcune piante raccolte in Brasile. Non vorrebbe scontentare l’illustre botanico, però vorrebbe l’assenso di Moris, essendo dette piante di proprietà del Governo. Di molte piante vi sono parecchi esemplari, mentre sono pochi (non più di tre) quelli delle piante acquistate da Claussen e da Riedel; di talune piante poi esiste un unico campione. De Candolle, come aveva già fatto suo padre, lo invita a recarsi a Ginevra per consultare gli erbari, ma Casaretto deve rinunciare perché non è in grado di affrontare la spesa.
Lettera inviata da Genova il 12 luglio 1843, in cui Casaretto ringrazia Moris per avere consegnato personalmente a Cesare Saluzzo le copie delle Decades.
Lettera del 29 giugno 1843 inviata da Genova. Casaretto invia a Moris sei copie delle Decades e in più alcuni fascicoli da donare al cavaliere Saluzzo, al principe Eugenio e ai signori Abbene e Borsarelli. Dopo aver a lungo indagato, ha deciso che la pianta già ritenuta del genere Lecythis e successivamente Couratari, è invece da ascrivere a un nuovo genere Cariniana specie brasiliensis, lo stesso genere pertanto di Couratari excelsa. Polemizza con Martius per aver descritto con altro nome la stessa pianta.
Lettera inviata da Genova il 6 settembre 1842. Ha finalmente ricevuto il manoscritto contenente il risultato delle indagini chimiche di Abbene e Borsarelli, potendo così aggiornare il testo delle Decades. Desidera sapere dove Abbene intende pubblicare le sue note sulle piante brasiliane, per poterle comunicare a Rio al dottor Maia.
Lettera inviata da Genova il 28 luglio 1842, in cui Casaretto comunica a Moris di avere ricevuto i due frutti che aveva chiesto in visione. Ritiene cha la pianta che vuole intestare al Principe di Carignano non appartenga al genere Lecythis quanto piuttosto al genere Couratari. Al proposito, vorrebbe sapere il parere di Martius pubblicato su una rivista che Moris possiede.
Lettera inviata da Genova il 23 luglio 1842, in cui Casaretto prega Moris di avvertire il cavaliere Cesare Saluzzo della sua intenzione di dedicare al principe di Carignano una pianta brasiliana, intitolandola Lecythis Cariniana; è tra i più grandi alberi della foresta e con il tronco vengono fabbricate le canoe. La pianta si trova appena nominata negli scritti di padre Cazal e di Freycinet. Martius si limita a dire che l’albero è del genere Lecythis. Nella Decade seguente verrà inserita una pianta di un genere del tutto nuovo, Cariniana. La pianta verrà chiamata Cariniana brasiliensis. Casaretto ringrazia Moris per avere sollecitato le analisi chimiche di Abbene.
Lettera inviata da Genova il 25 giugno 1842. Casaretto invia a Moris un esemplare del fascicolo della 2° Decade di piante nuove trovate in Brasile. Ha intenzione di pubblicarne altre, però vorrebbe sapere se Abbene ha eseguito indagini chimiche sul materiale inviatogli, perché, se le conclusioni fossero interessanti, vorrebbe pubblicarle assieme alla descrizione delle piante. Chiede se è possibile avere in visione due campioni della collezione carpologica.
Lettera inviata da Genova il 3 luglio 1841. Nella lettera è contenuta la lista dei prodotti vegetali usati in medicina in Brasile. Casaretto ritiene meglio che il signor Abbene pubblichi per primo i risultati delle sue analisi chimiche e solo in seguito si possano dare alle stampe i nomi esatti delle piante da cui sono state estratte le droghe, anche perché sarebbero utili ulteriori precisazioni.
Lettera inviata da Genova il 15 maggio 1841. Casaretto chiede se è già stata eseguita qualche analisi chimica sul materiale vegetale impiegato in medicina in Brasile. Elenca alcune sostanze che gli interessano maggiormente, anche perché vorrebbe comunicare i risultati al dottor Maia di Rio de Janeiro, che l’ha molto favorevolmente accolto. Ha saputo da Moris che il cavaliere di Collegno è diventato presidente del Consiglio di Stato e che il suo successore, il nuovo Presidente Capo dell’Università, monsignore Pasio, ha escluso la possibilità di un finanziamento per il soggiorno a Ginevra, data la scarsità di risorse. Ringrazia comunque Moris per l’interessamento. Lo prega di salutare Genè, Sismonda, Colla e Delponte.
Lettera inviata da Rio de Janeiro il 27 giugno 1839. Casaretto dice che la nave ha subito gravi danni per una tempesta alle isole Malouines [Malvine, oggi Falkland], per cui è dovuta ritornare a Rio per le riparazioni. Purtroppo la zona nei dintorni di Rio è già stata molto studiata dal punto di vista botanico. Con Guillemin e Caffer ha compiuto escursioni nella zona; ricorda in particolare quella su Serra dos Orgaos, che sono i monti più alti della zona, dove ha trovato molte piante interessanti, in particolare orchidee parasitiche, che cominciano ad interessare molto i botanici di Parigi e Londra. Tramite il capitano Vinelli, ne spedisce tre ceste a Genova, una cadauno per gli orti botanici di Genova e Torino, la terza per l’avvocato Colla. Casaretto spera di poter ripartire presto e di potere superare Capo Horn, come previsto. Invia saluti al cavaliere Cesare Saluzzo, a Sismonda, Genè, Colla e De Notaris.