Lettera inviata da Ginevra il 17 febbraio 1847, in cui Duby ringrazia Moris per il graditissimo omaggio inviatogli, unitamente alla pubblicazione di De Notaris. Vorrebbe conoscere l’opera di Meneghini Alghe italiane e dalmatiche.
Lettera inviata da Genova il 18 marzo 1847. Il conte di Colobiano ha restituito a Doria il programma relativo alla fondazione di un Istituto e stabilimento botanico-agrario, accompagnandolo da uno scritto di Moris contenente lusinghiere espressioni di incoraggiamento. Doria assicura a Moris che seguirà i suoi preziosi consigli a proposito dei tipi di serra da collocare.
Lettera inviata da Challes il 13 maggio 1849. Lo scrivente prega Moris di aiutarlo a ottenere la decorazione dell’ordine al merito civile di Savoia, cui da tempo aspira. Illustra le sue benemerenze scientifiche, in particolare la scoperta degli effetti curativi dell’acqua di Challes in varie affezioni e soprattutto nel gozzo endemico.
Lettera inviata da Nizza il 29 dicembre 1854, in cui lo scrivente comunica a Moris che le piante spedite all’erbario di Nizza sono pervenute e sono in ottime condizioni. Seguono frasi di circostanza.
Lettera inviata da Giulia (-nova) il 14 agosto 1863, in cui lo scrivente ringrazia Moris per avergli mandato istruzioni per il disseccamento della pianta del cotone.
Lettera inviata da Angers il 20 gennaio 1841. Desveaux, ormai in pensione, conosce Moris soltanto attraverso il suo Elenchus. Gli segnala due suoi allievi, Letondal e Charleri, che verranno in Italia per un viaggio botanico. Lo scrivente chiede a Moris se è possibile avere, se in sovrannumero, alcune piante della Sardegna. E’ disposto a ricambiare l’omaggio.
Lettera inviata da Torino il 31 marzo 1849, in cui Des Ambrois, quale vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità, invita Moris a prendere parte come esperto alla riunione per discutere i provvedimenti da prendere, dato il pericolo di epidemia di colera.
Lettera inviata da Torino il 25 marzo 1847, in cui Des Ambrois invita Moris a partecipare a una riunione assieme al cavaliere Giulio e al marchese di Sambuy, per discutere della scuola di Venaria.
Lettera inviata da Nizza il 30 dicembre 1861, in cui Deporta segnala a Moris il proprio figlio magistrato, che vorrebbe trovare spazio in Italia, dopo che il Nizzardo è stato ceduto alla Francia.
Lettera inviata da Nizza il 31 luglio 1857, in cui Deporta segnala a Moris André Ancel, collaboratore di Verany, che vorrebbe aprire a Nizza una nuova farmacia.
Lettera inviata da Nizza il 26 ottobre 1856, in cui Deporta segnala a Moris il signor Goiran, studioso di Medicina, che verrà a Torino per impratichirsi.
Lettera inviata da Nizza il 15 ottobre 1853. Deporta chiede a Moris se può aiutarlo ad ottenere dal ministro la sospensione dall’insegnamento di Anatomia, a causa del cattivo stato di salute. Egli infatti da anni soffre di asma e negli ultimi tempi ha gravi disturbi di vista, che non gli consentono più di leggere con facilità.