Lettera inviata da Genova il primo di luglio 1854. De Notaris ha saputo che il Consiglio Universitario appoggerà la domanda del professore Fasiani per occupare l’alloggio del professore Grillo, anche perché Fasiani si impegna a fare le osservazioni meteorologiche. De Notaris prega Moris di correggere sul lavoro presentato all’Accademia e di sostituire nella Jungermannia n. 10, al termine specifico pinnulata, quello di Pucciana, dal nome del farmacista Puccio, che ha raccolto crittogame in Cile. De Notaris non riesce a liberarsi delle sue molestie addominali. Lo “uccide” il pensiero che dovrà rimanere a Genova sino a metà agosto per gli esami “di quattro o cinque infingardi e ignorantissimi studenti”.
Lettera inviata da Genova il 23 giugno 1854. Essendo morto il professore Grillo, si è fatto libero l’alloggio che lui occupava, quale incaricato dell’osservatorio meteorologico. De Notaris vorrebbe fare domanda affinché l’alloggio fosse a lui assegnato, anche perché, essendo molto grande, qualche spazio potrebbe essere riservato all’assistente Gennari. Gli sarebbe anche facilitato l’accesso all’orto. De Notaris sarebbe disposto a sobbarcarsi una modica spesa. Prega Moris di dire a Angelo Sismonda che vorrebbe fare precedere alla sua pubblicazione, Jungermanniearum Germanarum Pugillus, una dedica a Thomas Birch e a sua moglie, di cui acclude il testo in lingua inglese. Questi signori lo hanno colmato di favori, per avere determinato alcune graminacee raccolte nei loro viaggi e avere loro donato alcune altre piante.
Lettera inviata da Genova il 10 giugno 1854. Tra poco vi sarà il concorso per la cattedra di Scienze Naturali. Clementi, Gennari e Arpesani hanno fatto domanda. I concorrenti genovesi sono tutti “svergognati impudenti che meriterebbero …. di essere frustati per le pubbliche vie per la loro sfacciataggine”. Cesati non ha voluto concorrere, per non abbandonare la sua vecchia madre. Per fortuna si sta avvicinando il termine della scuola.
Lettera inviata da Genova il 15 maggio 1854. Bucco verrà a Torino per l’esposizione di orticoltura e riferirà tutti i particolari sulla spedizione delle piante di Araucaria. De Notaris ha affidato la presente lettera al suo amico Borletti, probo e colto: in poco più di un mese ha insegnato alla figlia di De Notaris a leggere e tradurre qualsiasi libro inglese. Moris potrebbe approfittare per fare apprendere la lingua alle figlie. De Notaris raccomanda infine un suo allievo, Carlo Isnardi, che a Torino deve laurearsi in Scienze fisiche, chiedendo a Moris di facilitarlo nella scelta dell’argomento cui dovrà rispondere.
Lettera inviata da Genova il 16 maggio 1851. La pratica dell’alloggio di De Notaris è ferma da due anni, per i maneggi di impudenti persone. Continuano le difficoltà finanziarie. De Notaris informa Moris che la collezione geologica di Figari non è in vendita: si tratta di un dono che desidera fare all’Università. Unica condizione è che venga tenuta in bella mostra, come è stato fatto per il cavaliere La Marmora, e non seppellita nei magazzini del museo. De Notaris chiede a Moris, membro del Consiglio Superiore di Sanità, di interessarsi per l’attivazione della farmacia di Sarzana, al momento scoperta. La persona adatta sarebbe un certo Zappa, gradito all’ospedale. Si fa cenno a Moris di una questione [non specificata nella lettera] di cui dovrebbe interessarsi un senatore, tale cavaliere Manini.
Lettera inviata da Genova il 9 maggio 1854. Bucco si è informato sui costi del trasporto a Firenze delle piante di Araucaria [vedi lettera 242.46]. Da Genova a Livorno il costo è di 8,50 per collo, cui bisogna aggiungere le spese per i camalli, imbarco e spedizione, che preventivamente non si possono calcolare. De Notaris è però sempre del parere di affidare interamente la spedizione alla ditta Mussino di Torino. Per quanto riguarda la cattedra di Scienze Naturali a Genova, oltre a Clementi, potrebbero essere presi in considerazione Cesati e Gennari.
Lettera inviata da Genova il 27 aprile 1854. De Notaris è riuscito a stare 12 giorni in vacanza in montagna e si è bene ripreso. Tornando, ha saputo che il direttore collegiato Torre ha assunto l’incarico di supplente del professore Sassi; si tratta di vere e proprie meretrici! Clementi sarebbe adattissimo al posto, perché potrebbe riprendere la raccolta di minerali, rimasta al punto in cui l’aveva lasciata Viviani. Per ora non vi è traccia di Oidium nei vigneti dei dintorni, però il parassita è in pieno sviluppo nell’Orto botanico. De Notaris ricorda che lo scorso anno Buelli, con la modica spesa di 200 lire, riuscì a salvare i proprii vigneti di Bobbio, irrorandoli con sterco vaccino e calce stemperati nell’acqua. E’ probabile si tratti dello stesso rimedio suggerito da Rosa di Como.
Lettera inviata da Genova il 31 marzo 1854. Lo scrivente manda a Moris uno scritto sulle Graminaceae d’Egitto. Clementi vorrebbe spazio sufficiente, sugli Atti dell’Accademia, per quattro tavole per la sua pubblicazione.
Lettera inviata da Genova il 28 marzo 1854. Moris deve spedire a Firenze alcune piante di Araucaria e De Notaris si è informato presso lo spedizioniere Mussino sul da farsi. I vapori più grandi della compagnia Rubattino possono portare le casse, anche se lunghe 8 o 9 metri. Si potrebbe affidare il trasporto interamente alla casa Mussino. De Notaris è preoccupato che Moris continui ad avere disturbi all’occhio; pensa che Marinetti potrebbe guarirlo. Vorrebbe andare a Torino, ma pare che per l’anno in corso si debba fare scuola anche i primi giorni della settimana santa e subito dopo il lunedì di Pasqua. Ha sentito parlare della riforma della pubblica istruzione: il progetto sarà eccellente quando sarà semplificata l’amministrazione delle scuole.
Lettera inviata da Genova il 2 marzo 1854. Dietro interessamento di Moris, De Notaris ha ricevuto l’anticipo di 800 lire per la gestione dell’orto. E’ stato molto occupato per l’esposizione di orticoltura. La collaborazione dell’Orto Botanico è stata molto utile. Belle piante sono state inviate da Besson e Rovelli. De Notaris manderà a Tenore i semi di Moris. Ha consegnato gli opuscoli a Tardy e Spinola.
Lettera inviata da Genova il 26 gennaio 1854. De Notaris invita Moris a riguardarsi, perché il conservare la salute è il nostro primo dovere. Continua ad avere difficoltà a ricevere la somma spettante all’Orto. Ha scritto a Panizzi per fare avere a Moris un esemplare di Moehringia frutescens. Bertoloni l’ha riunita a M. papulosa, però Moris ben sa in quale cosiderazione si debba tenere l’autore di Flora Italica!
Lettera inviata da Genova il 4 febbraio 1854. De Notaris segnala a Moris il signor Bancheri Michele, laureato in Farmacia a Genova, che parteciperà al concorso di preparatore presso la scuola di Medicina Veterinaria. Si tratta di giovane meritevole; ha già pubblicato alcuni articoli sulla Gazzetta Medica di Genova. De Notaris continua ad avere tosse, malgrado l’oppio e il vescicante che tiene sul petto.
Lettera inviata da Genova il 19 gennaio 1854. Lo scrivente prega Moris di sollecitare l’invio della somma residua del 1853: deve pagare libri e piante che ha fatto venire da Berna e per piante dell’Hochnacker. L’ Università vuole chiudere il bilancio dell’anno precedente.
Lettera inviata da Genova il 5 gennaio 1854. De Notaris esorta Moris a vivere per se stesso, per la famiglia, per la scienza. Il dottore Herzegy ha ricevuto la lettera e il pacco mandatigli da Moris; tra qualche giorno partirà per Pisa.
Lettera inviata da Genova il 21 dicembre 1853. A De Notaris spiace di non potere essere vicino a Moris in questo momento di dolore [vedi lettera 242.39]. Lo considera non solo come maestro, ma come un padre. Lo esorta a trovare conforto nel lavoro: la Flora Sardoa consegnerà il suo nome all’immortalità
Lettera inviata da Genova il primo di maggio 1851. De Notaris è stato con Gennari qualche tempo a S. Siro di Struppa, dove ha compiuto qualche breve escursione. Non gli è ancora stato consegnato l’alloggio e nulla si fa per attrezzare i locali per l’erbario; in casa sua ha molti pacchi di piante che gli sono di ingombro. Mentre al ministero si dice che sta per concludersi l’accordo per l’acquisizione della villa di Pietra Minuta dei Gesuiti, il professore Giacinto Grillo assicura il pignorante che nessuno potrà farlo sloggiare. Figari ha scritto a De Notaris perché vuole sapere dove spedire la sua collezione botanica. Per quanto riguarda la collezione di minerali e fossili dell’Egitto, De Notaris chiede suggerimenti a Moris, poiché quest’ultima raccolta potrebbe interessare al professore Sismonda. Figari ringrazia Moris per la nomina a corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino. Clementi è stato lusingato dell’accoglienza ricevuta da Moris.
Lettera inviata da Genova il 20 dicembre 1853. De Notaris ha saputo della morte prematura della moglie di Moris ed esprime tutta la sua desolazione. Cerca di confortare il maestro.
Lettera inviata da Genova il 10 dicembre 1853. Moris ha chiesto a De Notaris se l’Agave americana in Liguria è così abbondante da potere alimentare una filatura e una fabbrica di stoffe. De Notaris risponde che, pur non avendo visitato completamente le riviere di levante e ponente, non è al momento pensabile che vi sia materiale sufficiente. Bisognerebbe che le piante di Agave fossero abbondanti come le “fighe morische” [si tratta dei fichi moreschi, i frutti del fico d’India] nei dintorni di Cagliari. Il signor Herzegy non è ancora arrivato; spera di essergli utile. De Notaris ricorda infine a Moris la sua nomina a corrispondente di Abramo Massalongo di Verona.
Lettera inviata da Genova il 30 novembre 1853. De Notaris ringrazia Moris per avergli spedito il Regio decreto [vedi lettera 242.36]. Gli preannuncia che verrà a Torino l’avvocato Petrocchi, che aspira alla Facoltà legale dell’Università di Genova, rimasta scoperta dopo la morte del professore Casanova. La persona è segnalata a Moris da Gennari. In città si pensa che possano essere eletti il Benso o il Boccardo. Del secondo, che ben conosce, De Notaris dice che non esiterebbe a definirlo un ipocrita.
Lettera inviata da Genova il 22 novembre 1853. Il Consiglio universitario ha comunicato a De Notaris che con Regio decreto gli è stato concesso il trattamento di anzianità. De Notaris chiede a Moris se sia meglio rivolgersi direttamente al ministro, oppure al Consiglio, per ricordare la necessità di ingrandire l’erbario e di costruire una serretta. Clementi è stato nominato professore di Storia Naturale nel collegio nazionale. De Notaris invierà quanto prima, per l’Accademia, Sertulum orientale di Clementi e la descrizione e la figura di Moehringia frutescens di Panizzi. Manda a Moris i saluti di Gennari e Clementi.