Lettera inviata da Trento l’1 aprile 1844. Lo scrivente, segretario del Regio Istituto Società Agraria di Trento, possiede esemplari di gran parte della flora tridentina e propone a Moris uno scambio con piante del Piemonte.
Lettera inviata da Savona il 12 giugno 1861. Perez, dopo la cessione alla Francia di Nizza, suo paese natale, è stato trasferito come professore di Scienze naturali al liceo di Savona, dove mancano biblioteche e musei. Deve perciò limitarsi ai doveri della scuola, senza potere approfondire le proprie conoscenze. Avendo saputo che il professore di Storia naturale del liceo di Genova si è trasferito all’Università di Palermo, Perez ha fatto domanda al ministro per occupare sia il posto vacante sia quello di assistente al museo, ricco di materiale scientifico. Prega Moris di appoggiarlo. Elenca in dettaglio il suo curriculum.
Lettera inviata da Nizza il 16 ottobre 1861, in cui Perez comunica a Moris di avergli spedito alcune casse di piante secche da lui raccolte o acquistate nel Nizzardo, come ringraziamento degli insegnamenti ricevuti a Torino e come pegno dell’amore che prova per l’Italia. In una parte libera della lettera è scritto (di grafia Moris): “Perez cavaliere Adolfo, professore di Storia naturale a Sassari? o a Savona?”
Lettera inviata da Parma il 25 settembre 1864. Passerini ha saputo dai giornali i tristi fatti di Torino, in specie quelli di piazza S. Carlo e spera che Moris non abbia avuto danni. Passerini si è trattenuto a Biella più del previsto ed ha fatto alcune escursioni con Cesati; non è pertanto passato a Torino. Andrà qualche giorno alla Cisa in cerca di crittogame.
Lettera inviata da Napoli il 13 luglio 1866. Pasquale ha avuto buone notizie sulla salute di Moris dal senatore De Gasparis. Segnala a Moris l’isolamento in cui si trova dopo la morte, avvenuta il 28 giugno, del professore Gasparrini, nonostante gli sia stata assegnata la direzione dell’Orto botanico di Napoli. Chiede aiuto a Moris e si dichiara a sua completa disposizione. Pasquale coglie l’occasione per chiedere a Moris se sia a conoscenza di un’anomalia del Polipodio volgare, che vorrebbe segnalare alla locale Accademia delle Scienze.
Lettera inviata da Cuneo il 4 agosto 1862. Il dottore Parola sta per intraprendere un viaggio a Mosca, S. Pietroburgo, Polonia, Londra e Parigi. Prega Moris di fornirgli qualche raccomandazione scientifica.
Lettera inviata da Cuneo il 26 ottobre 1849. Il dottore Parola avrebbe piacere di essere insignito del fregio dell’Ordine Civile di Savoia. Ha già fatto avere al presidente le quattro memorie e opere premiate e i documenti comprovanti le sue qualità scientifiche e cittadine. Sottolinea in particolare la sua pubblicazione sulla tubercolosi, ritenuta la migliore sino ad allora pubblicata sull’argomento, e lo zelo con cui ha adempiuto alle varie cariche pubbliche. Prega Moris di favorire la richiesta.
Lettera inviata da Firenze il 16 marzo 1854. Parlatore invita caldamente Moris a venire per qualche tempo a Firenze, per trovare un po’ di distrazione dopo la disgrazia occorsagli. Ha già avvertito il cavaliere Antinori, il marchese Bartolini, il ministro sardo marchese Sauli. Anche l’ottimo Caruel desidera vederlo; ci sarà anche Webb. A giorni il giardiniere di Parlatore, signor Pucci, andrà a visitare i giardini di Belgio, Olanda e Francia. Parlatore desidera però che veda prima l’Orto di Torino. Manderà a Moris una copia della narrazione del viaggio nelle parti settentrionali di Europa. Ha ricevuto dal signor Pignatari i semi che invierà a Targioni e a Bertoloni. Sta lavorando alacremente sulla Flora Italiana. Ha intenzione di compiere qualche escursione sulle Alpi.
Lettera inviata da Firenze il 29 gennaio 1854. Parlatore segnala a Moris il giovane Igino Cocchi, naturalista fiorentino, il quale passerà a Torino per un viaggio di istruzione in Francia e Inghilterra. Parlatore desidera che conosca Moris di persona.
Lettera inviata da Firenze il 16 gennaio 1854. Parlatore è sconvolto dalla notizia della morte della signora Luisa, moglie di Moris, che gli è giunta improvvisa. Seguono frasi di circostanza. Parlatore ha avuto recenti notizie di Moris da casa Bolmida e dalla signora Perrone di Alessandria.
Lettera inviata da Firenze il 18 febbraio 1869. Parlatore chiede a Moris di prestargli per pochi giorni il lavoro sulle Euphorbiaceae di Baillon. Potrebbe consegnarlo al signor Enrico Giglioli, settore anatomico del Museo di Scienze naturali fiorentino, attualmente a Torino per ordinare le cose raccolte durante il viaggio della Magenta [v. nota]. Parlatore chiede notizie del quarto volume di Flora Sardoa. In aprile sarà stampata la seconda parte del quarto volume della sua Flora Italiana.
Lettera inviata da Firenze il 18 marzo 1868. Parlatore augura a Moris ogni felicità in occasione della sua festa del giorno seguente [non è chiaro a quale evento si alluda]. Vuole sapere il costo della spedizione dei fascicoli della Flora del Brasile, onde poterlo rimborsare. E’ tornato Beccari dal suo viaggio nel Borneo, che ora si dedicherà allo studio delle piante.