- IT ORTOUT MORIS Corr. Scoffier 321
- Unità archivistica
- 1853
Parte diOrto botanico
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Richiesta di prestito di Flora Sardoa.
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Lettera inviata da Heildelberg il 13 luglio 1858. Lo scrivente, che si definisce studente di Filosofia, dice a Moris che ha fatto in primavera un viaggio in Sardegna, dove ha raccolto moltissime piante, che sta cercando di identificare. Ha utilizzato sinora Flora Italica di Bertoloni e Flore de France di Grenier e Godron. Però sta trovando molte difficoltà, per cui gli servirebbe una flora specifica, come Flora Sardoa, da tutti ritenuta fondamentale. Schweinfurth chiede a Moris se sarebbe possibile averla in prestito per un tempo da lui stabilito. Non è infatti riuscito a trovare l’opera nelle biblioteche locali e l’acquisto comporterebbe un ritardo di alcuni mesi. Dovrebbero già avergli parlato del suo problema Schmidt [vedi lettera n. 317.1] e il professor Gennari.
Schweinfurth, George August, 319
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Nomina di Moris a membro della Società Agricola e Botanica di Utrecht.
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Lettera inviata da Utrecht il 5 aprile 1842, in cui si annuncia a Moris la nomina a membro e corrispondente della Società di Agricoltura e Botanica di Utrecht.
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Moris membro dell’Accademia Bavarese delle Scienze.
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Lettera inviata da Monaco nel 1842, in cui si informa Moris di essere stato nominato membro onorario e corrispondente dell’Accademia Bavarese delle Scienze di Monaco.
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Prestito di Flora Sardoa a Schweinfurth.
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Lettera inviata da Heidelberg il 16 luglio 1858. Lo scrivente segnala a Moris lo studente di Filosofia G. Schweinfurth, il quale ha esplorato in primavera il regno botanico di Sardegna. Avrebbe però bisogno di avere in prestito la Flora Sardoa, per potere più agevolmente determinare le piante trovate.
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Rivista Linnaea. Morte di Kunth e Link.
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Lettera inviata da Halle il 16 gennaio 1851. Lo scrivente ha mandato a Moris il catalogo dei semi e l’elenco di quelli che lui desidera. Ne ha necessità, perché vuole aumentare il numero delle piante coltivate a Halle, essendosi il giardino molto deteriorato negli ultimi anni a causa del clima. Schlechtendal chiede a Moris se possiede tutti i fascicoli della rivista Linnaea, ormai arrivata al n° 23 [edito nell’anno 1850]. Se gliene mancassero, glielo faccia sapere e gli verranno inviati, in cambio eventualmente di qualche libro di botanica. Non è ancora uscito il terzo volume di Flora Sardoa. L’opera è stata interrotta a causa delle vicende politiche? In Prussia sono deceduti due grandi botanici, i signori Kunth e Link. L’erbario del primo è stato acquistato dal governo e verrà conservato con gli altri erbari a Berlino sotto la responsabilità del signor Klotzsch. Le due cattedre di Botanica verranno unificate, ma non è ancora stato designato il successore.
Ricevimento di Florula Caprariae.
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Lettera inviata da Halle il 7 aprile 1840. Lo scrivente ha inviato a Moris i semi richiesti; forse è un po’ tardi, perché la primavera in Italia è ormai in stadio avanzato. Ringrazia per l’invio di Florula Caprariae e chiede a Moris un modo facile per fargli avere con continuità il suo giornale [si tratta della rivista Linnaea].
Ringraziamento per le piante sarde e per Flora Sardoa.
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Lettera inviata da Halle il 17 marzo 1838. Lo scrivente manda a Moris i semi richiesti, lamentandosi che l’anno precedente il freddo sia stato eccessivo ed abbia rovinato molte piante. Schlechtendal ringrazia Moris per le piante di Sardegna che gli ha fatto avere e per avergli inviato il primo volume di Flora Sardoa, meritevole di lode, come da lui scritto nella recensione sulla rivista Linnaea. Probabilmente gli chiederà altre piante sarde. Tramite Cesati a Milano, invierà a De Notaris, sapiente briologo, una sua memoria sul genere Neoxera.
Schlechtendal, Diederich Franz L. (von), 314
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Piante di Ungheria e Transilvania.
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Lettera inviata da Wurzburg l’ 11 maggio 1853. Schench manda a Moris un lavoro suo e di Gisebach su alcune piante di Ungheria e Transilvania. Al pacco dei semi è stata aggiunta una lettera in cui si parla di una Stachys raccolta nei dintorni di Torino e a Susa, su cui si vorrebbe avere il parere di Moris.
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Vacanza della cattedra di Mineralogia e Zoologia a Genova.
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Lettera inviata da Genova il 15 aprile 1854. Dovendo il ministro della Pubblica Istruzione provvedere alla cattedra di Mineralogia e Zoologia a Genova, lo scrivente prega Moris di prendere in considerazione la sua domanda. Gli elenca i titoli di carriera che ritiene utili per ottenere l’incarico.
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Proposta di un Giornale Scientifico Italiano. Parere su alcuni Sedum.
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Lettera inviata da Pisa il 17 gennaio 1840. Nella parte da lui scritta Pietro Savi ringrazia Moris per i chiarimenti che gli aveva richiesto su una Barkausia [vedi lettera n. 313.5]. Riconosce che si tratta di specie da attribuire a Moris e lo prega di fare lui stesso la descrizione della nuova pianta. Savi chiede a Moris chiarimenti su un Senecio, analogo ad uno presente alla Capraia.
Informa Moris che i professori di Scienze di Pisa avrebbero intenzione di fondare un Giornale Scientifico Italiano, composto di memorie originali italiane e latine. Solo il costo delle incisioni dovrebbe essere a carico degli autori, che avrebbero a disposizione una trentina di copie. Il Giornale verrebbe stampato a Firenze, data la sua posizione centrale nelle penisola [la stessa notizia è contenuta nella lettera n. 310.11 del padre Gaetano scritta il 27 gennaio 1840]. Tutti sperano che Moris sia favorevole all’iniziativa.
Nella parte da lui scritta Gaetano Savi, nel restituire a Moris i due fascicoli di Bentham avuti in prestito, gli chiarisce alcuni aspetti su Sedum telephium descritto in Flora Pisana. Comunica anche il suo parere su Sedum galioides e S. cepaea. Savi chiede a Moris se abbia pagato 21 franchi a Burdin, dopo avere ritirato dai mercanti di piante torinesi Burnier e David la stessa somma, per dei semi che aveva loro fatto avere [della stessa cosa si parla nelle lettere di Gaetano Savi n. 310.11 del 27 gennaio 1840 e n. 310.12 del 24 febbraio 1840. Vuoti di memoria? Savi morì poco dopo a 75 anni, il 28 aprile dello stesso anno].
Osservazioni su Barkausia balbisiana.
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Lettera inviata da Pisa il 18 dicembre 1839. Nella parte da lui scritta Pietro Savi ringrazia Moris per le notizie sul Lupinus albus [vedi lettera n. 313.4]. Ne ha mandato un esemplare a Gussone. Gli invia una lunga descrizione di una cicoriacea, raccolta nell’estate all’Elba, che potrebbe essere la Barkausia balbisiana, citata da De Candolle nel Prodromus, oppure una specie nuova. Prega Moris di controllare nell’erbario di Balbis, che con il nome di Hyoseris hirta la mandò a Willdenow. Savi ha anche dubbi su alcune specie di Hieracium.
Nella parte da lui scritta Gaetano Savi chiede a Moris se gli può inviare anche il primo fascicolo dell’opera di Bentham sulle Labiatae.