Lettera inviata da Nizza [Monferrato] il 6 dicembre 1860, in cui Tommaso Solito, amico di Moris, gli espone il caso dello zio sacerdote Ghignone, maestro di scuola comunale di Castelvero, circondario di Acqui, vittima di un’ingiusta sentenza del Consiglio di Istruzione Provinciale di Alessandria. Si rivolge a Moris, quale membro del Supremo Magistrato d’Istruzione. Solito non è a conoscenza delle motivazioni della sentenza, però Ghignone vuole fare ricorso, non essendogli stato concesso il tempo per raccogliere le prove a sua difesa. La causa gli è stata fatta dal notaio Quaglia, segretario comunale, residente in Calamandrana. Il Ghignone ha fatto parte di un comitato che nelle penultime elezioni comunali ha escluso Quaglia, insopportabile dittatore, dal numero dei consiglieri. Solito chiede a Moris di interessarsi del ricorso.
Lettera inviata da Torino il 7 agosto 1846. Lo scrivente, avendo ricevuto da Calcutta una ventina di piante delle Indie, pensa di donarle all’Orto Botanico di Torino.
Lettera inviata da Vienna il 24 febbraio 1846, in cui si riferisce che alcuni botanici austriaci hanno proposto di fondare un’associazione allo scopo di favorire lo scambio di piante per completare il proprio erbario. A Vienna avrebbero a disposizione piante della flora austriaca, della Svizzera e della Germania settentrionale. Skofitz spera che Moris aderisca all’associazione, di cui acclude lo statuto per i soci.
Lettera inviata da Torino il 27 marzo 1860. Sismonda, a nome del generale Sossi, invita Moris a pranzo il giorno seguente a Moncalieri. Lo stesso invito è stato fatto al cavalier Vignone.
Lettera inviata da Torino il 22 ottobre 1852. E’ stata decisa dall’azienda della strada ferrata una riunione, indetta dal conte Beltrami, per procedere all’esame delle traversine. Sismonda chiede a Moris di fissare un giorno di suo comodo. Nel P.S. si dice che la salute di Carena sta lentamente migliorando.
Lettera inviata da La Spezia il 3 febbraio 1853. Siriso informa Moris come il medico Randacio sia stato designato all’insegnamento dell’Anatomia a Cagliari, lasciando indietro il dottor Falconi. Quale preside della facoltà, si sente in dovere di segnalare a Moris quest’ultimo, illustrandone i meriti e le capacità, tali da renderlo molto adatto all’insegnamento.
Lettera inviata da Popplsdorf (Bonn) l’ 11 marzo 1852. Sinning ha mandato a Moris i semi richiesti, assieme a un pacchetto da mandare a Modena con la diligenza. Tra i semi che aveva richiesto, Sinning non ha trovato quelli di Aristolochia serpentaria, cui teneva in modo particolare.
Lettera inviata da Popplsdorf (Bonn) il 7 febbraio 1852. Sinning ringrazia Moris per il catalogo dei semi. Gli manderà presto quello dell’orto di Bonn.
Lettera inviata da Torino il 4 aprile 1838. Lo scrivente comunica a Moris che Domenico Capra, lavorante all’Orto Botanico, è gravemente malato e pertanto non può presentarsi al lavoro. Serravalle ha avuto la notizia dal suo giardiniere, padre dell’infermo.
Lettera inviata da Cagliari il 10 marzo 1858. Lo scrivente ringrazia Moris per l’appoggio alla sua petizione, però purtroppo gli è stato risposto dal ministro che tale tipo di assegnazione è stato abolito per legge. Serra Baille ha comunque presentato ricorso.