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Iscritti d'ufficio 1943-1945 (sub conditione)

Ai sensi dell'ordinanza ministeriale 2 ottobre 1942 potevano iscriversi all'università "...gli studenti provenienti dalle terre invase [...], gli studenti sfollati da altre università..."; per i medesimi era prevista la dispensa dal pagamento delle tasse qualora fossero di condizioni economiche disagiate. Nel registro, di formato minore rispetto ai consueti registri di carriera, sono indicati: dati anagrafici dello studente; Università di provenienza; data di iscrizione a Torino; tasse riferite a ciascun anno di corso; corsi previsti e relativi insegnanti; esami sostenuti e votazione conseguita; annotazioni.
Contiene le iscrizioni di: Ester Alletto Bonanno (p. 1), Piera Ariotti (p. 65), Giovanni Bardotti (p. 2), Remo Bessero Belti (p. 63), Salvatore Bica (p. 38), Amina Bosio (p. 41), Maria Pia Brunello (p. 43), Dario Bruzzone (p. 25), Dario Bruzzone (p. 62), Luisa Calcagno (p. 46), Carla Caleo (p. 74), Franca Callori di Vignale (p. 53), Giovanni Caradonna (p. 3), Ermanno Catalano (p. 26), Vincenzo Cavaleri (p. 4), Santo Chillemi (p. 5), Albertina Corsi (p. 75), Agostino Costa (p. 39), B. Maria Cremonesi (p. 55), Nicolao Crisafi (p. 37), Nicola Crisafi (p. 60), Vincenzo Cumbo (p. 7), Salvatore Currao (p. 8), Attilio De Giacomo (p. 61), Renato Dieni (p. 28), Ercole Donato (p. 71), Aldo Ferrari (p. 9), Prospero Fiorenza (p. 6), Arturo Galanti (p. 10), Celestina Garda (p. 54), Ernesto Gasparetto (p. 51), Rosanna Gatti (p. 76), Olga Gonzales (p. 57), Pasquale Italiani (p. 35), Ada Jalla (p. 11), Roberto Jouvenal (p. 70), Giovanna Krättli (p. 48), Giovanna Lerda (p. 12), Ida Levi (p. 69), Antonio Lungaro (p. 13), Girolamo Maino (p. 72), Ezio Maletto (p. 36), Maria Luisa Malvano (p. 42), Giovanna Marone (p. 73), Tolmino Mazzinelli (p. 44), Paul Melzer (p. 58), Pier Mario Merlo (p. 47), Gildo Moro (p. 59), Cornelio Negro (p. 27), Aldo Nicolosi (p. 33), Biagio Nifosi (p. 68), Vinicio Ordine (p. 66), Maria Luisa Orsini (p. 14), Angelo Pagliara (p. 29), Raffaele Palladino (p. 67), Adriano Palusci (p. 32), Antonino Piazzese (p. 56), Raimondo Pizzuto (p. 15), Giuseppe Pluchino (p. 52), Maria Poma (p. 16), Giuseppe Raniolo (p. 17), Anna Maria Remer (p. 18), Maria Teresa Rissetto (p. 45), Salvatore Rizza (p. 20), Luciana Rosmino (p. 19), Valentina Rossi (p. 21), Celso Rosso (p. 40), Luisa Serra (p. 30), Giovanni Stamini (p. 64), Mario Tazzoli (p. 22), Giuseppe Tomaselli (p. 31), Carlo Toscani (p. 50), Giovanni Tosini (p. 49), Ferdinando Totaro (p. 23), Santo Ultimare (p. 24), Giuseppina Vassallo di Castiglione (p. 34).

Iscrizioni alla Facoltà di Lettere e filosofia

I registri utilizzano uno stampato articolato nei campi: numero d'ordine; cognome e nome, paternità, luogo di nascita e studi fatti; firma e abitazione dell'inscritto; data della iscrizione; tasse pagate; data del decreto di esenzione dalla tassa; osservazioni. I registri sono suddivisi in sezioni relative agli studenti di ciascuno dei quattro anni di corso, Lettere o Filosofia, e agli uditori. Con rubrica.

Rubrica n. 1

Rubrica degli studenti iscritti divisa per anni accademici e per registri di riferimento. Sono riportati: nome, cognome, numero di matricola, riferimento al registro corrispondente.

Rubrica dell'anno accademico 1940-41 XIX

Rubrica degli studenti iscritti divisa per anni accademici e per registri di riferimento. Sono riportati: nome, cognome, numero di matricola, riferimento al registro corrispondente.

N. 2

Rubrica degli studenti iscritti divisa per anni accademici e per registri di riferimento. Sono riportati: nome, cognome, numero di matricola, riferimento al registro corrispondente.

Scuola di Magistero annessa alla Facoltà di Lettere e filosofia

La Scuola di Magistero annessa alla Facoltà di Filosofia e lettere è istituita dal Regolamento speciale della Facoltà di Filosofia e lettere approvato con R.D. 11 ottobre 1875, n. 2743, artt. 17 ss. Della durata di tre anni, di cui due precedenti, uno successivo alla laurea, la Scuola, organizzata in sezioni disciplinari, aveva lo scopo di preparare i futuri insegnanti e conferiva i diplomi di abilitazione all’insegnamento in lingua e letteratura italiana, lingue e letterature classiche, filosofia, storia e geografia, pedagogia. «Nella scuola di magistero il professore non fa lezioni, ma occupa il tempo e dirige l’ingegno degli studenti a ritrovare nei testi e nelle osservazioni le fonti di un insegnamento maturo e preciso. Quindi gli esercizi delle scuole di magistero consistono soprattutto in lavori condotti dagli studenti sopra soggetti di libera loro scelta o prescritti dal professore, ed esaminati da questo innanzi a tutti gli studenti iscritti alla scuola …» (art. 18). Era previsto che nell’ultimo anno il candidato si recasse presso un istituto secondario classico o normale per assistere alle lezioni o per tenere le lezioni al posto del docente titolare (art. 27). La Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Torino, ritenuta in possesso dei requisiti previsti dalla legge (disponibilità di tutti gli insegnamenti necessari, uso di collezioni archeologiche e biblioteche, ma anche, più in generale, il fatto di «essere centro … di vita scientifica e letteraria, operosa e produttiva», cfr. art. 17, comma 2), attivò i primi corsi già dall’anno accademico 1875-76, con inizio effettivo delle lezioni il 2 marzo 1876 (cfr. la relazione del direttore della Scuola al ministro del 7 luglio 1876 in ASUT, Corrispondenza, Carteggio classificato, 1875-76, fasc. V 5, Scuola di Magistero).

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