- IT ORTOUT MORIS Corr. Saluzzo, 304
- Unità archivistica
- 1840 - 1844
Parte diOrto botanico
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Pubblicazione di Annales de la Société Royale d’Agriculture et de Botanique.
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Lettera inviata da Liegi il 23 aprile 1847. Tramite un suo vecchio allievo, il barone Amedeo Picke de Peteghem, facente ora parte della delegazione belga nel Regno di Sardegna, Morren manda a Moris la sua Dodonoea e qualche altra sua opera, da offrire anche all’Accademia delle Scienze e all’Accademia d’Agricoltura. Occupa tutto il suo tempo alla pubblicazione degli Annales de la Société Royale d’Agriculture et de Botanique, arrivata ormai al terzo volume. Proporrà all’Accademia di Torino lo scambio delle rispettive pubblicazioni. Morren ha affidato a Picke due pacchi per il conte Saluzzo e per Bonafous. Fée recentemente ha messo Morren in contatto con il predicatore Lacordaire, che ha tenuto un ciclo di omelie quaresimali. Fée continua ad occuparsi di felci. Link ha ricevuto da Humboldt l’ordine di andare in Sicilia.
Orazione funebre di De Candolle. Lavoro su Dodonoea.
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Lettera (in lingua francese) inviata da Liegi l’ 8 febbraio 1843, in cui lo scrivente ringrazia dei semi ricevuti per l’orto di Liegi, tuttora in allestimento. Ha tenuto l’orazione funebre di De Candolle, socio dell’Accademia belga, e ricorda come Moris l’abbia degnamente commemorato alla riunione degli scienziati di Firenze. Sta terminando il secondo volume su Dodonoea. Invia i saluti a Saluzzo (Cesare), Genè, Sismonda (Angelo), Gazzera, Cibrario e Bonafous (Matthieu).
Propaganda per Flora Brasiliensis.
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Lettera inviata da Monaco il 3 giugno 1840 tramite il cavaliere Mazedo, incaricato di affari del Regno del Brasile a Torino, unitamente al programma di Flora Brasiliensis. Invita Moris a diffondere l’iniziativa all’Assemblea dei Naturalisti che si terrà a Torino, anche per realizzare fondi che consentano di terminare l’opera. Ai sottoscrittori dei primi cinque volumi, verrà inviato gratuitamente il sesto. Il conte di Saluzzo ha invitato Martius alla riunione dei naturalisti italiani, che si sarebbe tenuta a Torino il 15 settembre. Purtroppo non potrà partecipare, data la contemporaneità dell’assemblea che si terrà a Erlangen, sua città natale. Verrà in Italia in una prossima occasione, per conoscere i molti meritevoli colleghi italiani.
Viaggio in nave interrotto; invio di casse di materiale vegetale e minerale
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Lettera inviata da Rio de Janeiro il 7 dicembre 1839. Casaretto è rammaricato perché il viaggio, inizialmente diretto a Bombay, viene interrotto e si ritorna in patria. Sono però già state spedite, tramite il brigantino Oneglia comandato dal capitano Calvanna, tre casse di materiale: due contenenti 8500 esemplari essiccati (2500 specie), 200 campioni di semi e 85 oggetti carpologici, radici e cortecce medicinali. La terza cassa contiene 261 esemplari di rocce. Porterà con sé due casse di piante vive. Anche Caffer tornerà in patria. Saluti al conte di Saluzzo, al cavaliere di Collegno e ai professori Genè e Sismonda.
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Lettera inviata da Genova il 12 luglio 1843, in cui Casaretto ringrazia Moris per avere consegnato personalmente a Cesare Saluzzo le copie delle Decades.
Cariniana brasiliensis, polemica con Martius
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Lettera del 29 giugno 1843 inviata da Genova. Casaretto invia a Moris sei copie delle Decades e in più alcuni fascicoli da donare al cavaliere Saluzzo, al principe Eugenio e ai signori Abbene e Borsarelli. Dopo aver a lungo indagato, ha deciso che la pianta già ritenuta del genere Lecythis e successivamente Couratari, è invece da ascrivere a un nuovo genere Cariniana specie brasiliensis, lo stesso genere pertanto di Couratari excelsa. Polemizza con Martius per aver descritto con altro nome la stessa pianta.
Intitolazione di una pianta al principe di Carignano
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Lettera inviata da Genova il 23 luglio 1842, in cui Casaretto prega Moris di avvertire il cavaliere Cesare Saluzzo della sua intenzione di dedicare al principe di Carignano una pianta brasiliana, intitolandola Lecythis Cariniana; è tra i più grandi alberi della foresta e con il tronco vengono fabbricate le canoe. La pianta si trova appena nominata negli scritti di padre Cazal e di Freycinet. Martius si limita a dire che l’albero è del genere Lecythis. Nella Decade seguente verrà inserita una pianta di un genere del tutto nuovo, Cariniana. La pianta verrà chiamata Cariniana brasiliensis. Casaretto ringrazia Moris per avere sollecitato le analisi chimiche di Abbene.
Avaria alla nave. Escursioni su Serra dos Orgaos.
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Lettera inviata da Rio de Janeiro il 27 giugno 1839. Casaretto dice che la nave ha subito gravi danni per una tempesta alle isole Malouines [Malvine, oggi Falkland], per cui è dovuta ritornare a Rio per le riparazioni. Purtroppo la zona nei dintorni di Rio è già stata molto studiata dal punto di vista botanico. Con Guillemin e Caffer ha compiuto escursioni nella zona; ricorda in particolare quella su Serra dos Orgaos, che sono i monti più alti della zona, dove ha trovato molte piante interessanti, in particolare orchidee parasitiche, che cominciano ad interessare molto i botanici di Parigi e Londra. Tramite il capitano Vinelli, ne spedisce tre ceste a Genova, una cadauno per gli orti botanici di Genova e Torino, la terza per l’avvocato Colla. Casaretto spera di poter ripartire presto e di potere superare Capo Horn, come previsto. Invia saluti al cavaliere Cesare Saluzzo, a Sismonda, Genè, Colla e De Notaris.
Intercessione a favore del nipote di Bertoloni
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Lettera inviata da Bologna il 25 novembre 1848, in cui Bertoloni chiede a Moris un enorme favore che riguarda il servizio militare del nipote di 22 anni che ha accolto a Bologna dopo la morte del padre, quando aveva 5 anni . Tonino Franchini [il nome anagrafico dovrebbe essere “Gianbattista”] è della coscrizione del 1828; nell’estate è stato dichiarato rivedibile dal Consiglio di Coscrizione della Spezia, a causa di palpitazioni di cui soffre da anni. Nella famiglia, dal lato paterno, è presente una frequenza impressionante di casi di morte improvvisa in età ancora relativamente giovane. Il ragazzo è stato però richiamato di recente ad una nuova visita per il 5 dicembre. Il favore richiesto consiste, nel caso il ragazzo fosse ritenuto abile, nel farlo destinare ad un Ospedale Militare, essendo ormai chirurgo di buona esperienza, come dichiarato dal Prof. Venturoli, primario dell’Ospedale di Bologna. Sollecita un cenno urgente di ricevuta della lettera. Bertoloni prega Moris di intercedere anche presso il Cav. di Saluzzo.
Salina a Marinella presso Sarzana
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Lettera inviata da Bologna il 15 marzo 1847, in cui si dichiara molto preoccupato perché una Compagnia Francese cerca di ottenere l’autorizzazione ad impiantare una salina a Marinella vicino a Sarzana. Una deputazione della città verrà a Torino per chiedere a Sua Maestà di non concedere il permesso. Si raccomanda a Moris e al Cav. di Saluzzo di facilitare l’udienza della delegazione presso Sua Maestà.
Marmo di Pinerolo. Statua meravigliosa di Baruzzi
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Lettera inviata da Bologna il 10 luglio 1842. Bertoloni si recherà a Firenze per studiare il genere Rubus. Al ritorno passerà a Sarzana per salutare la figlia e fare qualche bagno. Ha visto Baruzzi, il quale ha scritto al Cav. di Saluzzo per la faccenda del marmo di Pinerolo. Invita Moris, tornando da Padova, di venire a Bologna per ammirare una statua meravigliosa che Baruzzi sta preparando. Bertoloni chiede a Moris chiarimenti su alcune specie del genere Rosa.
Trovato il Trattato di Drumont de Belfort
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Lettera inviata da Bologna il 19 aprile 1842. Bertoloni ha trovato per il Cav. Saluzzo in casa Marescalchi il trattato di Drumont de Melfort, che per dimenticanza non era stato inviato in precedenza.
Gianbattista Franchini nipote di Bertoloni
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Lettera inviata da Bologna il 7 agosto 1843. Bertoloni ringrazia Moris e il Cav. di Saluzzo per avere ottenuto da S. M. la concessione per il nipote Gianbattista di frequentare gli studi a Bologna. Se sarà necessario, invierà il nipote a Genova per conseguire il Magistero, al fine di essere ammesso alla facoltà.
Morte di Franchini genero di Bertoloni
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Lettera inviata da Sarzana il 20 luglio 1843. Mentre Bertoloni si trovava a Sarzana, il genero Franchini è stato colto da un nuovo attacco di apoplessia che l’ha condotto a morte in tre giorni: sua figlia è rimasta vedova con otto figli, sei dei quali maschi, ed il maggiore di appena 17 anni. Bertoloni si impegnerà per l’educazione civile e scientifica del primogenito Gianbattista, che a scuola sinora ha sempre ottenuto ottimi risultati. Lo indirizzerà alla professione medica, già praticata dal padre. Lo porterà a casa sua a Bologna; però, essendo Sarzana un paese estero, sarà necessaria la concessione di Sua Maestà. Prega Moris di inoltrare la domanda a S. M., interessandone anche il Cav. Cesare di Saluzzo. Il nipote verrà condotto a Bologna dal Prof. Vaccà di Massa Ducale, altro nipote di Bertoloni. Alla lettera è acclusa missiva per S. E. il Cav. di Saluzzo, in pratica sovrapponibile a quella inviata a Moris
Statua in marmo di Pinerolo. Semi richiesti dall'Orto Botanico di Bologna
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Lettera inviata da Bologna il 7 gennaio 1843. Bertoloni prega Moris di intervenire presso il Cav. di Saluzzo, affinché convinca il Sig. Gaggini a fornire a Baruzzi il marmo di Pinerolo con cui intende scolpire la statua richiestagli, di cui è già stato allestito un modello in grande. Segue un lungo elenco di semi richiesti dall’Orto Botanico di Bologna.
Alla Crocetta per studiare l'erbario Allioni
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Lettera inviata da Bologna il 5 febbraio 1842. Bertoloni ha fatto fare la cassetta per spedire i libri al Cav. di Saluzzo. Finalmente Giannini e Fiore hanno saldato i debiti, però non si sono espressi sulla continuazione degli abbonamenti ai fascicoli della Flora. Bertoloni prega Moris di andare, appena possibile, alla Crocetta, per studiare nell’erbario di Allioni parecchie specie, soprattutto del genere Euphorbia.
Debiti e crediti Bertoloni Moris
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Lettera inviata da Bologna il 12 marzo 1839, in cui Bertoloni dice di avere ricevuto la cambiale in lire piemontesi mandata da Laudi e Roncadelli. Continuano le ricerche di notizie sulla Principessa Maria di Savoia. Bertoloni ha consegnato a Tognetti l’elenco dei libri che il Marchese di Saluzzo avrebbe intenzione di acquistare. Al termine della lettera vi è un riepilogo di debiti e crediti con Moris.
Spedizione di libri al Cav. di Saluzzo. Debiti di Moris
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Lettera inviata da Bologna il 18 dicembre 1841. Bertoloni ha acquistato i libri per il Cav. di Saluzzo; glieli spedirà in una cassettina, poiché un volume di tavole è in fogli stragrandi. Avverte Moris di non servirsi, per saldare il suo debito, della casa Landi e Roncadelli, sull’orlo del fallimento, ma della più sicura casa Pizzardi. Bertoloni prega Moris di ricordare al Prof. Gené di inviare a lui e al Magistrini una copia del volume degli Atti del Congresso di Torino. Al termine vi è un dettagliato elenco dei debiti di Moris. Un post scriptum contiene un breve scritto da inviare a Giannini e Fiore, librai in Torino, che da tempo debbono saldare un debito.
Notevole somiglianza del ritratto di Maria di Savoia
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Lettera inviata da Bologna il 9 febbraio 1839, dove Bertoloni elenca le cose contenute nel pacco che spedirà tra qualche giorno a Moris. 1° - Copie della Flora per Carlo Alberto e per il Ministro degli Interni; 2° - Due manoscritti comprati dal Tognetti per il Cav. Cesare di Saluzzo ( il “Presidio” del Cav. Serafino Burali di Arezzo, “Le livre de Compements” di S. E. De Saxe et le Comte de Caprara); 3° - Copia del secondo e terzo tomo della Flora per l’ Accademia delle Scienze di Torino; 4° - Settimo fascicolo del rendiconto delle sessioni dell’Accademia delle Scienze di Bologna; 6° - Alcuni fogli che il figlio vuole fare pervenire al Cav. Bonafous. Seguono particolari sui ritrovamenti di documenti relativa a Maria di Savoia. Bertoloni ha visto il ritratto di S. Chiara e ha trovato notevole somiglianza con i tratti caratteristici dei Savoia.