- IT ORTOUT MORIS Corr. Requien 286
- Unità archivistica
- 1847 - 1849
Parte diOrto botanico
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Lettera inviata da Nizza il 16 ottobre 1861, in cui Perez comunica a Moris di avergli spedito alcune casse di piante secche da lui raccolte o acquistate nel Nizzardo, come ringraziamento degli insegnamenti ricevuti a Torino e come pegno dell’amore che prova per l’Italia. In una parte libera della lettera è scritto (di grafia Moris): “Perez cavaliere Adolfo, professore di Storia naturale a Sassari? o a Savona?”
Permesso di consultare l’erbario Allioni.
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Lettera inviata da Firenze il 16 novembre 1847. Parlatore ringrazia Moris per la concessione di consultare l’erbario di Allioni. Requien ha preso nota dell’Alkanna e della Myosotis che interessano a Moris. Venendo a Torino, Parlatore porterà un esemplare della Nonea lutea di Hyères e la Linaria pallida di Tenore, però senza frutti.
Preparazione del volume di anatomia comparata delle piante.
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Lettera inviata da Firenze l’8 novembre 1847. Parlatore ha ricevuto le bottiglie di arnica [vedi lettera n. 254.35] e vorrebbe saperne il costo. Probabilmente verrà a Torino, perché prima di stampare il primo volume di Anatomia Comparata delle piante, vorrebbe consultare gli erbari di Allioni, di Moris e altri conservati al Valentino. La cosa è abbastanza urgente, perché il 2 dicembre iniziano le lezioni. Inoltre al ritorno ha intenzione di fermarsi a Genova per esaminare l’erbario di Viviani. Requien è a Firenze e saluta Moris.
Richiesta a Lisa di varietà di vite
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Lettera inviata da Genova il 26 febbraio 1842. Requien ha chiesto a De Notaris di procurargli alcune varietà di vite; quest’ultimo non è riuscito a trovarle nei cataloghi dei mercanti. Potrebbe occuparsene Lisa? De Notaris ha avuto il dispiacere della perdita del padre del suo zio, signor Bollo, per il quale aveva in passato scomodato Moris. Sta preparando l’invio dei semi e chiede a Moris se ne gliene interessano.
Piante della Siria di Pestalozza. Morte di Requien
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Lettera inviata da Genova il 28 luglio 1851. De Notaris vorrebbe essere libero una decina di giorni prima della chiusura dell’Università, però deve indire una sessione di esami “per una dozzina di poltronissimi studenti i quali, non avendo fatto nulla tutto l’anno, se potessero, vorrebbero sostenere gli esami a novembre”. Moris gli ha fatto sapere che quanto prima avrà l’alloggio e forse un aumento di stipendio. Gennari da un mese sta erborizzando sulle Alpi Marittime. Un vecchio camerata di De Notaris, il dottore Pestalozza, gli ha spedito dalla Siria, tramite il console di Bayrout [Beirut] signor Gobbi, 16 enormi pacchi di piante, che deporrà nell’Orto quando saranno pronti i locali. Ha saputo della morte di Requien.
Osservazioni su piante della Sardegna. Testamento di Requien
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Lettera inviata da Tolosa il 26 aprile 1852. Lo scrivente si stupisce che Moris non gli abbia mandato alcune piante, peraltro riportate nell’Elenchus, delle famiglie Amaranthaceae e Chenopodeae. Su di esse seguono osservazioni. Moquin-Tandon ha da poco ricevuto l’estratto del testamento di Requien. Gli lascia le piante della Corsica e lo incarica di pubblicare le conchiglie dell’isola. Alphonse De Candolle, partendo per Parigi, gli ha scritto: sta bene, ma il Prodromus procede lentamente.
Flora Gallica, Flore Lyonnaise
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Lettera inviata da Lione il 6 ottobre 1827, dove Balbis riferisce a Moris che Sprengel sarebbe disposto a fare scambi di piante. Informa che Loiseleur ha di recente aggiunto alcune piante alla sua Flora Gallica, dove ne menziona alcune già raccolte in Corsica da Requien, Robert, Soleirol; inoltre omette di annoverare le medesime sue piante con quelle già prima di lui annoverate dallo Sprengel. Invia i saluti a Lisa e alla moglie. Comunica che è in stampa l’ultimo foglio della sua flora (Flore Lyonnaise).