- IT ORTOUT MORIS Corr. Vaucher, 371.5
- Unità documentaria
- 1839-08-08
Parte diOrto botanico
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Lettera inviata da Bossey (CH) il 24 maggio 1839. Lo scrivente risponde a Moris, dandogli le informazioni richieste su Mirabaud. Si tratta di persona intelligente e onesta che, pure essendo banchiere, non ha mai perseguito eculazioni commerciali. Viene accluso l’originale della lettera di Mirabaud, cui Vaucher aveva fatto leggere quella di Moris [nella lettera di Mirabaud si parla di un arrivo di Carlo Alberto per il collaudo del ponte sospeso di la Caille – detto anche di Carlo Alberto, che lo ha fatto costruire – prima di recarsi alle terme di Evian; si parla inoltre di un passaggio dello scrivente a Torino durante il suo viaggio per Milano]. Vaucher scriverà prossimamente a Moris per parlare di cose più consone alla scienza.
Raccolte sui monti di Grenada.
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Lettera senza data e località di invio. Lo scrivente ha saputo da De Notaris che Moris è malato. La notizia da pubblicare su Bibliothèque Universelle, riguardo la stampa del volume di Flora Sardoa, subirà qualche ritardo. Lo ringrazia del favorevole commento all’introduzione della sua opera [vedi lettera n. 371.1] ed elenca i motivi che l’hanno indotto ad aggiornare le conoscenze botaniche tradizionali. Boissier è tornato dai monti di Grenada portando numerose piante rare.
Nuova specie di Allium. Invio dei lavori al Giornale Botanico Italiano.
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Lettera inviata da Genova il 30 dicembre 1843. De Notaris ringrazia Moris per le notizie ricevute sugli Allium di Grecia. La pianta da lui ritrovata non ha nulla in comune e pertanto sembra specie nuova, che propone di chiamare Allium pylium. Se non è ancora iniziata la stampa, prega Moris di fare una correzione sul suo lavoro sui micromiceti. Il cavaliere abate Peyron lo ha informato sulle nuove misure economiche introdotte dall’Accademia per le tavole che accompagnano le memorie. De Notaris ha pertanto deciso di mandare le sue “memoriazze” al Giornale Botanico Italiano, da cui ha ricevuto l’invito, unitamente al manifesto d’associazione. Porge a Moris gli auguri per l’anno nuovo.
Difficoltà economiche. Rifiuto della libera professione.
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Lettera inviata da Genova il 25 novembre 1846. Si dovrebbe eleggere il nuovo Protomedico; Tavella è agitatissimo. De Notaris si è dimenticato di mandare a Moris una noterella di De Candolle, dopo la sua partenza da Genova. Ora rimedia. Spera che il cavaliere Peyron venga incontro ai suoi desideri. E’ sempre a corto di denaro, ma non vuole più chiedere aiuti alla famiglia; né vuole cominciare a svolgere la professione di medico, come fanno i suoi colleghi, anche perché dovrebbe ricominciare la pratica, frammischiandosi con gli studenti nell’ospedale. Bucco ha avuto dal t. Mussino alcuni semi portati da Ghigliani dal Parà.