- IT ORTOUT MORIS Corr. Meissner 202
- Unità archivistica
- 1828 - 1845
Parte diOrto botanico
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Lettera inviata da Koenigsberg il 22 marzo 1844. Lo scrivente chiede a Moris se ha a disposizioni piante dei fossi, in particolare alcuni Juncus del Piemonte e della Savoia, che interesserebbero al comune amico Meissner. In cambio potrebbe mandargli piante locali, della Siberia e dell’Africa australe.
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Lettera inviata da Koenigsberg il 26 febbraio 1843. Meyer farà avere a Moris, tramite il comune amico Meissner di Basilea, i semi desiderati. E’ rimasto stupito della ricchezza del suo catalogo, di cui approfitterà per chiedergli semi.
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Lettera inviata da Genova il 10 giugno 1847. De Notaris aveva intenzione di avvalersi di Bentham per fare avere a Moris un manoscritto da presentare all’Accademia, ma gli è mancato il tempo di concluderlo. De Notaris è soddisfatto per il numero e la qualità delle piante del giardino. Tra i nuovi acquisti vi sono parecchie piante grasse. Bentham gli ha detto che il Solanum fragrans è stato traslocato in un altro genere da Dunal, Meisner, Sendtner, oltre che dallo stesso De Notaris. La priorità dovrebbe essere di Sendtner. Unisce alla lettera una breve memoria sui licheni.
Quaderni di ornitologia. Successione di Kunze.
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Lettera inviata da Dresda il 26 marzo 1852. Reichenbach ringrazia Moris per le notizie ricevute sulla Duchessa di Genova, la cui passione botanica è certo favorita in un paese come l’Italia. E’ contento che Moris, nonostante i suoi impegni pubblici, stia per pubblicare il terzo volume della Flora Sardoa. Reichenbach ha difficoltà a continuare Icones Florae Germanicae. Sarebbe contento di ricevere da Moris le piante originali che gli ha promesso. Per il momento continua ad occuparsi di ornitologia. Invia a Moris i quaderni ultimamente pubblicati e lo prega di farli avere ai direttori del musei zoologici del paese. Il figlio di Reichenbach è a Lipsia per approfondire gli studi botanici. A un anno dalla morte del professore Kunze, la sua cattedra è ancora vacante. La facoltà ha deciso di convocare uno straniero. Già in tre hanno rifiutato: Goeppert da Breslavia, Grisebach da Gottinga e Meisner da Basilea. Reichenbach ritiene che suo figlio, che sta collaborando alla sua opera, potrebbe essere adatto alla successione.