Lettera inviata dal Giardino botanico il 31 maggio 1845, alle 5 del mattino. Il signor Lisa è a letto” infreddato”; gli sono stati praticati due salassi ed è migliorato. Il giorno precedente vi è stata la solita visita di S. M. la Regina vedova, accompagnata dal conte Colombiano: desideravano un graticcio di canne per modello. Dopo la Regina, hanno visitato l’orto il segretario del Protomedicato e il cavalier Bonafous.
Lettera inviata da Lione l’8 agosto 1828. Balbis si rallegra dell’arrivo di Lisa, che gli ha portato molte piante raccolte da Moris in Sardegna. Si dice preoccupato per il pacco inviato il 12 giugno ad Arnott, inviato a Parigi per mezzo del signor Franchine Bonafous, fratello di Matteo. Ha avuto notizie di Bertero [seguono alcune frasi indecifrabili]. Ha ricevuto il quinto volume dello Sprengel.
Lettera inviata da Lione il 24 ottobre 1827, in cui Balbis informa Moris di avere ricevuto il “preziosissimo pacco”. Ha ammirato soprattutto la Chironia fiore giallo. Delle proprie osservazioni, assicura Moris che, come promesso, non ne farà parola con i suoi amici. Balbis prega Moris di non omettere le indicazioni sul luogo di raccolta, specie se si tratta di specie nuove, e di non usare etichette troppo piccole perché impediscono di scriverci le notizie necessarie. Incontrando il marchese di Spigno, Balbis ha saputo ciò che Moris gli ha detto a proposito di Lisa, che dovrebbe diventare più botanico che coltivatore; ne trarrebbe giovamento l’Orto Botanico di Torino, non ancora disposto in maniera elegante e utile. Comunica che De Candolle è tornato da un lungo viaggio in Germania dove ha visitato il giardino di Schoenbrunn, che non ha paragoni con altri giardini. Viene annunciata la prossima uscita del 3° volume del Prodromus dello stesso De Candolle. Nel post scriptum si dice che Bertero è partito il giorno 11 per l’esplorazione in Cile. Seguono commenti su alcune piante.
Lettera inviata da Lione il 6 ottobre 1827, dove Balbis riferisce a Moris che Sprengel sarebbe disposto a fare scambi di piante. Informa che Loiseleur ha di recente aggiunto alcune piante alla sua Flora Gallica, dove ne menziona alcune già raccolte in Corsica da Requien, Robert, Soleirol; inoltre omette di annoverare le medesime sue piante con quelle già prima di lui annoverate dallo Sprengel. Invia i saluti a Lisa e alla moglie. Comunica che è in stampa l’ultimo foglio della sua flora (Flore Lyonnaise).
Lettera inviata da Bologna il 16 luglio 1828, contenente la revisione di moltissime piante fanerogame. Vuole Moris a Bologna per conoscerlo. Ha saputo che Lisa continua la raccolta di piante in Sardegna, che avrebbe piacere di ricevere
Lettera inviata senza data. Bertoloni gioisce che Moris invierà presto un giardiniere nel Nizzardo a raccogliere piante. Spera di avere esemplari di una specie di Crocus, interpretato in modo diverso da Risso e Gay. Bertoloni prega Moris di salutare il Prof. Capelli e di avvertire Bertero che Marsigli gli farà avere il n. 5 degli Annali di Storia Naturale.
Lettera inviata da Bologna il 28 febbraio 1837, in cui sono contenute numerose osservazioni su parecchie Leguminosae, di cui Bertoloni ha potuto avere in visione gli esemplari descritti da Gussone, Tenore, Sebastiani, Mauri e Brignoli. Si sofferma sul Lathyrus angulatus di cui riporta le sinonimie. E’ molto contento della decisione di Moris di far fare un viaggio botanico a De Notaris e a Lisa; a suo avviso sarebbe opportuno esplorare il contado di Nizza Marittima, la valle di Oneglia e la costiera sino al Capo Noli. Consiglia di non passare da Cuneo e dal Col delle Finestre, ma da Genova lungo il litorale. Bertoloni prega Moris di sollecitare De Notaris a compiere le osservazioni richiestegli nell’ erbario Biroli. Definisce De Notaris “il primo micologo dell’Italia”. Bertoloni comunica che Sua Santità gli ha accordato il ritiro dalla Cattedra; ha trasmesso l’insegnamento al figlio Giuseppe.
Lettera inviata da Bologna il 25 marzo 1838, in cui Bertoloni prega Moris di fargli inviare da Lisa gli esemplari di Phascus da lui citati nell’Elenco dei Muschi dei contorni di Torino. Nel post scriptum Bertoloni dice che suo nipote Pietro Franchini gli ha comunicato che il Sig. Monale, Direttore Generale della Posta, ha lasciato l’incarico e prega Moris di favorirlo presso il nuovo Direttore affinché sia trasferito a Sarzana, dove anche il sig. Taravazzi di Vezzano vorrebbe andare. Il nipote ha più titoli, ma il Taravazzi ha uno zio giudice e “i Vezzanesi sono molto astuti”.
Lettera inviata da Bologna il 4 luglio 1843, in cui Bertoloni risponde a Moris dandogli il suo parere su alcune specie del genere Crepis. Chiede se non sia possibile far raccogliere a Lisa o a Da Ponte [ovviamente Bertoloni allude a Delponte] per l’erbario della Flora Italica alcuni esemplari di Aconitum cammarum, che Allioni dice essere frequente in Piemonte. Partirà per Firenze a giorni e poi si recherà a Sarzana per riprendere la moglie e a fine mese ritornare a Bologna.
Bertoloni chiede a Moris se Lisa può inviargli altri muschi del genere Phascum. Chiede altresì di raccomandare il nipote Pietrino al nuovo Direttore delle Poste.
Lettera inviata da Bologna il 19 novembre 1859. Bertoloni ha avuto notizia della pubblicazione del terzo volume della Flora Sardoa, che desidera avere presto per potersene valere per la stesura della Flora Italica Cryptogama. Chiede di spedirglielo per ferrovia, che da Torino passa da Casteggio e Piacenza. Il percorso sino a Bologna dura 16 ore. Chiede se Lisa gli può mandare alcuni muschi in visione. Spedisce a Moris il secondo fascicolo della Flora Italica Cryptogama uscito a giugno.
Lettera inviata da Oliena il 21 luglio 1843. Lo scrivente si dichiara dispiaciuto che non siano arrivate a Moris le piante che aveva mandato tramite De Notaris. Non ha potuto spedirne altre, perché cadendo si è rotta la fibula. Invia i saluti a Lisa e all’amico Rasino.
Lettera inviata da Rivoli il 3 luglio 1843. Colla ha ricevuto la visita del “bravo” Lisa. Per impegni di ufficio è costretto a rinviare di qualche giorno la visita al Valentino.
Lettera inviata da Montemagno (At) il 31 marzo 1847, in cui lo scrivente dice a Moris di avergli inviato due assaggi di vino, uno di grignolino, come da lui richiesto, e il secondo di un altro ottimo e squisito vino. Se la seconda qualità non gli interessasse, lo prega di farla avere al signor Bertini, caffettiere e liquorista in via della Rocca presso il teatro Gerbino (casa Brocchi). Garino chiede a Moris di avvertire Lisa che tenga pronte le piante richieste tempo addietro.
Lettera inviata da Parigi il 26 marzo 1857, in cui Gay ringrazia Moris per le piante ricevute. In modo particolare elogia la bravura di Lisa, abile a raccogliere, sistemare, preparare e spedire le piante. Soprattutto è entusiasta della Saxifraga florulenta. Gay invia a Moris un bell’esemplare di Phillyrea latifolia.
Lettera inviata da Parigi il 23 gennaio 1858, in cui Gay informa Moris che gli sono arrivati i bulbi, senza che abbiano sofferto per il gelo al colle del Moncenisio. L’accuratezza della preparazione gli ha fatto riconoscere la mano di Lisa, con cui si complimenta. Seguo numerose osservazioni su piante dei generi Amaryllis e Quercus.
Lettera inviata da Lipsia il 21 febbraio 1840. Assieme ai semi, Kunze manda a Moris il diploma e lo statuto della Società dei naturalisti. C’è un diploma anche per Genè. Acclude alla lettera alcuni schizzi di Sedum coeruleum del proprio erbario, unitamente a dettagliate osservazioni. Spera che Lisa porti dalla Sardegna anche parecchie crittogame. Se è possibile arrivarci con la ferrovia, a ottobre verrà a Torino per la riunione degli scienziati.