Lettera inviata da S. Siro di Struppa [val Bisagno, Genova] il 18 aprile 1849. Dopo oltre tre mesi, De Notaris scrive a Moris e lo ringrazia per essergli stato vicino nei giorni più aspri della sua disgrazia. Continua ad avere tosse e catarro e si sente estremamente debole. La malattia è stata triplice: pleuro-pneumonia, ematemesi e migliare. Ha rischiato di morire. De Notaris accenna agli ultimi avvenimenti di Genova, quando una palla di cannone colpì un’alloggio attiguo al suo [si tratta di un tentativo di ribellione dei genovesi al governo, iniziato l’ 1 aprile, dopo l’ abdicazione di Carlo Alberto del marzo 1849, e rapidamente stroncato da Alfonso Lamarmora, che ordinò il bombardamento della città dal mare]. Il giardino e le vetrate hanno avuto danni considerevoli. De Notaris si duole per la morte in giovane età del fratello di Moris.