- IT ORTOUT MORIS Corr. Devincenzi 111
- Unità archivistica
- 1863
Parte diOrto botanico
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Lunghissima lettera inviata da Firenze il 31 dicembre 1863. Parlatore avrebbe voluto arrivare a porgere gli auguri per l’anno nuovo prima di lui, ma è stato impedito dal desiderio di terminare il suo lavoro sul cotone entro fine anno. Vorrebbe tanto avere Moris a Firenze per fargli vedere le sei grandi stanze botaniche, l’Erbario Centrale Italiano di cui Moris fu uno dei promotori, l’erbario e la biblioteca Webb, gli erbari e i manoscritti di Cesalpino e di Micheli, la scelta di piante di Linneo e dei suoi allievi Thunberg, Acharius, Swartz ecc. Segue un elenco di materiale naturalistico di paesi di tutto il mondo, di cui Parlatore riceve continuamente contributi. Parlatore è dispiaciuto che Todaro abbia seguito la teoria di Jordan sui cotoni. Il giorno stesso manderà a De Vincenzi la parte storica delle varie specie di cotone. Non è stato possibile inviare tutte le specie di cotone delle collezioni, nel timore che potessero sciuparsi. Ha però mandato le due nuove specie di Gossypium da lui descritte. Parlatore ha già pronta la descrizione di circa 1500 piante vive per il quarto volume della Flora Italiana, la cui stampa inizierà non appena sarà riuscito a mandare a De Candolle il lavoro sulle conifere per il suo Prodromus. Parlatore è molto seccato perché, in base alla nuova legge sulla duplicità degli impieghi, gli vengono tolte 1400 lire alle 5400 che percepisce da anni, senza tenere conto dei numerosi incarichi svolti, oltre alle lezioni, tra museo e giardini, mentre a Schiff viene aumentato a 6750 il precedente stipendio di 4400, pure occupandosi soltanto degli animali vertebrati del museo. Parlatore sarebbe molto grato a Moris, se parlasse al ministro Amari di questa situazione. Nel P.S. Parlatore segnala, tra le cose notabili ricevute negli ultimi tempi, la Welwitschia mirabilis delle vicinanze del Capo Negro dell’Africa torrida occidentale.
Invio a Devincenzi della relazione.
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Lettera inviata da Firenze il 9 marzo 1864. Parlatore avverte Moris di avere mandato direttamente a Devincenzi la relazione della sezione 2° del consiglio dei giurati, affinché possa essere letta nell’adunanza generale.
Preoccupazione per la salute di Vincenzi.
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Lettera inviata da Firenze il 3 aprile 1864. Parlatore è preoccupato per la salute di Devincenzi, poiché non ha avuto risposta ad alcune sue lettere che avrebbero richiesto rapido riscontro. Prega Moris, se avesse occasione di vederlo, di dirgli di inviare la memoria sui cotoni, che vorrebbe rivedere prima di mandarla in stampa.
Pagamento dei disegni del lavoro sui cotoni.
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Lettera inviata da Firenze il 4 dicembre 1864. Parlatore ha saputo che Devincenzi è stato gravemente malato e ora è convalescente in Abruzzo. Si rivolge quindi a Moris, componente della Commissione Reale dei Cotoni, per avere un acconto di 700-800 lire per pagare i disegnatori. Le stampe delle tavole esposte alla mostra della Società di Orticoltura hanno avuto il primo premio. Purtroppo è scarso il tempo per presentare il lavoro finito al congresso di Napoli. Comunque la necessità del denaro è urgente. Per ridurre la spesa Parlatore pensa di fare stampare solo 500 copie invece di 1.000.
Apprezzamento del lavoro sui cotoni.
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Lettera inviata da Firenze il 9 marzo 1865. Parlatore è stato molto impegnato perché dopo la morte del marchese Ridolfi il professore Bufalini gli ha affidato, come professore più anziano, la direzione del Museo. Ringrazia Moris dell’apprezzamento per il suo lavoro sui cotoni. Purtroppo la stampa è tuttora ferma, perché Devincenzi, nonostante le ripetute sollecitazioni, non gli ha ancora mandato il denaro occorrente. La moglie di Parlatore e la cognata Ida sono felici di avere a Firenze la figlia di Moris.