Lettera autografa di Alessandro Di Saluzzo, intestata “Il Presidente della Reale Accademia delle Scienze”, inviata da Alpignano [To] il 21 settembre 1845. Si parla di una pratica in corso in favore della signora … [nome illeggibile].
Lettera intestata “Real Corpo di Stato Maggiore Generale” inviata da Torino il 22 agosto 1845 e firmata da A. Di Saluzzo. Viene offerto a Moris il primo volume dell’opera relativa alle Alpi italiane, cui ha collaborato lo stesso Moris.
Stampato intestato “Presidenza Generale del VII Congresso degli Scienziati Italiani”, inviato da Napoli il 20 luglio 1845, firmato dal presidente generale N. Santangelo e dal segretario generale Giacomo Filioli. Sono contenute istruzioni e informazioni relative al congresso.
Stampato intestato “Presidenza Generale del VII Congresso degli Scienziati Italiani”, inviata da Napoli il 20 luglio 1845, firmato dal presidente generale N. Santangelo e dal segretario generale Giacomo Filioli, contenente l’invito a partecipare al congresso di Napoli.
Lettera intestata “Regie Università di Torino e di Genova” inviata da Torino l’1 luglio 1845 e firmata “Alfieri”. Lo scrivente comunica a Moris che anche per l’anno in corso Sua Maestà ha concesso a lui e a De Notaris la somma rispettivamente di 500 e 400 lire, destinate a coprire le spese sostenute per la raccolta di materiale utile alla compilazione di una pubblicazione sulla flora generale dei regi stati di terraferma.
Lettera autografa intestata “Comunità di Pianezza” inviata il 7 giugno 1845, firmata dal notaio G. Valente, in cui si comunica a Moris la nomina a membro e condirettore della direzione consortile della bealera dei prati di Pianezza. Se impossibilitato a intervenire alle riunioni, Moris potrà farsi sostituire dal suo massaro Gio. Volpe, persona onesta e proba.
Lettera intestata “Regno Lombardo-Veneto. La Presidenza dell’Ateneo di Brescia”, inviata da Brescia l’1 maggio 1845 e firmata dal presidente Galeri e dal segretario G. Nicolini. Viene comunicata a Moris la nomina a socio d’onore.
Lettera intestata “Regie Università di Torino e di Genova” inviata da Torino il 23 aprile 1845 e firmata “Alfieri”, il quale affida a Moris e al professore Lavini l’incarico di esaminare le tariffe dei medicinali omeopatici, nel tentativo di ridurne i costi, rispetto a quelli stabiliti l’11 dicembre 1843 dalla commissione formata dagli stessi Moris e Lavini coadiuvati dal medico omeopata Chiò, al momento dell’apertura della farmacia omeopatica del dottor Domenico Blengini. Lo scrivente suggerisce di inserire nella commissione il dottor Boetti, omeopata.
Lettera intestata “Regie Università di Torino, e di Genova - Direzione Superiore degli Studi”, inviata da Torino il 12 settembre 1839, firmata Provana di Collegno, il quale comunica a Moris che il sovrano ha accolto con molto favore il volume Florula Caprariae, preparata con la collaborazione del dottor De Notaris.
Lettera autografa intestata “Sesta Riunione degli Scienziati Italiani” inviata da Milano il 18 novembre 1844 dal segretario Carlo Bassi, il quale chiede un parere sul da farsi riguardo a un problema postogli dal signor Trevi. Il nome di quest’ultimo negli atti della Riunione degli Scienziati precede quello di Cesati. Secondo Trevi il nome di Cesati dovrebbe precedere il suo, dato l’enorme divario scientifico esistente tra le due persone.
Stampato intestato “Sesta Riunione degli Scienziati Italiani” inviato da Milano il 27 luglio 1844, firmato dal presidente generale Vitaliano conte Borromeo e dal segretario generale dottor Carlo Bassi, contenente informazioni sull’organizzazione del prossimo congresso che si terrà a Brera con inizio il 12 settembre.
Lettera autografa intestata “Società Medico-Chirurgica di Torino” inviata da Torino l’11 maggio 1844 dal segretario generale medico collegiato Botto, il quale comunica a Moris la nomina a vice-presidente della società.
Lettera autografa intestata “Ufficio di Corrispondenza Geografica - Annuario Geografico Italiano”, inviata da Bologna il 4 febbraio 1844, firmata Annibale Ranuzzi, membro della Società geografica di Londra. Lo scrivente chiede a Moris un contributo sulla geografia botanica delle isole italiane per il suo secondo Annuario Geografico.
Lettera intestata “Regia Università di Torino, e di Genova - Direzione Superiore degli Studi”, inviata da Torino il 31 gennaio 1844 e firmata “Sassi”. Si avvisa Moris che alla biblioteca universitaria è pervenuto il fascicolo n° 40 di Flora Danica. Il costo è di lire 81,36 (31,15 fiorini).
Lettera autografa intestata “Bibliothèque publique – Le Bibliothécaire en chef de la ville de Nancy”, inviata da Nancy il 23 novembre 1843 da Soyer-Willemet [la pessima grafia non consente una corretta interpretazione dello scritto]. Si parla di piante che lo scrivente ha ricevuto da Moris e di quelle che vorrebbe mandare in cambio.
Lettera autografa intestata “Società Tipografica de’ Classici Italiani”, inviata da Milano il 6 giugno 1843 da F. Fusi, che comunica a Moris di avergli mandato i fascicoli 49 e 50 della Flora Napoletana di Tenore. Della spedizione fa parte altro materiale, che il libraio prega di fare pervenire al negozio di Giuseppe Bocca.
Lettera autografa intestata “Société Royale d’Horticulture du Belgique”, inviata da Bruxelles il 24 febbraio 1843 dal controllore Ledraire, il quale ringrazia Moris per il catalogo dei semi; segue un lungo elenco di quelli desiderati.
Lettera autografa intestata “Insinuazione e Demanio - Direzione di Genova”, inviata da Genova il 7 ottobre 1842 da S. Salussoglia, cugino di Moris. Lo scrivente chiede al cugino protezione per un avanzamento in carriera.
Lettera inviata da Montevarchi, dalle “Stanze dell’Accademia Valdarnese del Poggio”, il 7 gennaio 1842, XXXIV della Restaurazione, firmata dal segretario Francesco Martini, in cui si comunica a Moris la nomina a socio corrispondente onorario.