Area dell'identificazione
Codice di riferimento
Titolo
Date
- 1847-09-15 (Creazione)
Livello di descrizione
Unità documentaria
Consistenza e supporto
1 lettera
Area del contesto
Nome del soggetto produttore
Storia archivistica
Modalità di acquisizione
Area del contenuto e della struttura
Ambito e contenuto
Lettera inviata da Castagnito d’Alba il 15 settembre 1847. Pozzi manda a Moris (o in sua assenza al dottore Delponte) un cestello di frutti di Sorbus alba, simili alle nespole. La pianta è l’unica superstite fra tre esemplari portati dalla Toscana mezzo secolo prima, sistemata nel suo giardino, alta cinque trabucchi e ora sofferente. Tutti i tentativi di riprodurla per seme, talea o polloni, sono stati vani. Pozzi prega Moris o Delponte di curarne la riproduzione e di inviargliene qualche copia. Il nome della pianta gli è stato riferito dal cavaliere Luigi Provana di Collegno, durante una sua villeggiatura a Guarene; egli non ne aveva mai viste in frutto in Piemonte. Si è in attesa di vedere arrivare il cavaliere Sismonda, dal ritorno dal suo viaggio in Francia, Savoia e Piemonte. Pozzi è ansioso di sapere come siano andate realmente le cose al congresso di Casale: ha avuto notizie contrastanti.