Area dell'identificazione
Codice di riferimento
Titolo
Date
- Inizio XX sec.-1976 (Creazione)
- Comprende documentazione dal 1792 al 1990. (Creazione)
Livello di descrizione
Fondo
Consistenza e supporto
13 serie, 153 unità
Area del contesto
Nome del soggetto produttore
Nota biografica
Dopo il diploma alla Scuola di Viticoltura ed enologia di Alba, Dalmasso si laurea in Scienze agrarie a Milano nel 1909 e in Scienze naturali a Pavia nel 1911, ottenendo nel medesimo anno la cattedra di Viticoltura ed enologia alla Scuola di Conegliano, che resta il centro della sua attività fino al 1939. Nel 1922, intanto, consegue la libera docenza in Viticoltura all’Università di Milano, dove nel 1935 gli è affidato l’insegnamento di Coltivazioni arboree.
Nel 1939 diventa professore ordinario di Coltivazioni arboree all’Università di Torino, dove tiene l’incarico di Viticoltura dal 1940 al 1956. Dal 1940 al 1957 è direttore dell’Istituto di Coltivazioni arboree, dal 1948 al 1960 è preside della Facoltà di Agraria. Nel 1964 è nominato professore emerito.
Istituto conservatore
Storia archivistica
Qualche anno dopo la scomparsa di Giovanni Dalmasso, avvenuta nel 1976, la famiglia Dalmasso decise di donare all'Istituto di coltivazioni arboree dell'Università di Torino la documentazione prodotta dallo studioso nel corso della sua attività di docente e ricercatore. Per alcuni anni il materiale fu conservato presso la sede universitaria di via Pietro Giuria; nel 1996 le scatole contenenti la documentazione vennero trasferite presso la nuova sede della Facoltà di agraria a Grugliasco, dove ha sede anche la Fondazione Giovanni Dalmasso, e dove si è svolto il riordino. All'inizio dell'intervento la documentazione era divisa per grandi argomenti e conservata, sciolta o in cartelline, dentro le scatole che erano state fatte realizzare appositamente dallo stesso prof. Dalmasso. Sul dorso era ancora possibile vedere le tracce delle etichette, che descrivevano sommariamente il contenuto di ogni scatola; in seguito sulle etichette di Dalmasso ne furono apposte altre con descrizioni, che nel tempo divennero meno efficaci nell'identificazione del contenuto.
Modalità di acquisizione
Area del contenuto e della struttura
Ambito e contenuto
Il fondo documentario è costituito da carteggio scientifico, fotografie originali, materiale iconografico (pubblicità, etichette, manifesti) e corrispondenza diversa. Oltre alla documentazione prodotta da Giovanni Dalmasso nel corso del XX secolo, fanno parte del fondo opuscoli, estratti di opere e documentazione varia a partire dal 1792, che lo studioso utilizzò nel corso delle sue ricerche.
Valutazione e scarto
Incrementi
Sistema di ordinamento
Nel metter mano al riordino delle carte si è deciso di conservare la suddivisione sommaria per argomenti già riscontrata prima dell'intervento, dando però maggiore organicità all'insieme. Le carte sono state riunite in fascicoli, condizionati in cartelline. Su ogni cartellina è stata posta un etichetta recante la denominazione del fondo, il titolo e la segnatura attribuita al fascicolo. La numerazione è unica per il fondo e prosegue in modo continuo da 1 a 153. I fascicoli sono poi stati collocati in scatole idonee alla conservazione. Su ciascuna di esse è stata posta un etichetta recante la denominazione del fondo, il numero progressivo della scatola e l'intervallo di segnature dei fascicoli conservati all'interno di ciascuna scatola. NB. I fascicoli Dalmasso. 26 e Dalmasso. 27 hanno estremi cronologici successivi alla morte di Giovanni Dalmasso, ma sono conservati qui in quanto trovati insieme al resto della documentazione e sua ideale continuazione.
Area delle condizioni di accesso e uso
Condizioni di accesso
Il fondo è consultabile solo previo appuntamento, per consentire agli archivisti un controllo preventivo sulle unità richieste in consultazione, al fine di contemperare l'interesse alla consultazione con la tutela della riservatezza, ai sensi della normativa vigente in materia di corrispondenza epistolare (L. 22 aprile 1941, n. 633 e successive modificazioni, art. 93, commi 1-2: "Le corrispondenze epistolari, gli epistolari, le memorie familiari e personali e gli altri scritti della medesima natura, allorché abbiano carattere confidenziale o si riferiscano alla intimità della vita privata, non possono essere pubblicati, riprodotti od in qualunque modo portati alla conoscenza del pubblico senza il consenso dell'autore, e trattandosi di corrispondenze epistolari e di epistolari, anche del destinatario. Dopo la morte dell'autore o del destinatario occorre il consenso del coniuge e dei figli, o, in loro mancanza, dei genitori; mancando il coniuge, i figli e i genitori, dei fratelli e delle sorelle, e, in loro mancanza, degli ascendenti e dei discendenti diretti fino al quarto grado."
Condizioni di riproduzione
La riproduzione è soggetta ad autorizzazione, previa presentazione del progetto di ricerca.
Lingua dei materiali
Scrittura dei materiali
Note sulla lingua e sulla scrittura
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
Strumenti di ricerca
Area dei materiali collegati
Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Area delle note
Identificatori alternativi
Punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per luogo
Punti d'accesso per nome
Punti d'accesso relativi al genere
Area di controllo della descrizione
Codice identificativo della descrizione
Codice identificativo dell'istitituto conservatore
Norme e convenzioni utilizzate
Stato
Livello di completezza
Date di creazione, revisione, cancellazione
Riordino e inventariazione a cura di Elisa Tealdi, 2006.
Intervento realizzato con i contributi del Ministero per i beni e le attività culturali. Soprintendenza per i beni archivistici del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Nel corso del 2014 l’Archivio storico dell'Ateneo ha curato la migrazione dei dati dal software Guarini Archivi alla piattaforma AtoM.