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- 1921-2008

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Authority recordGruppo Universitario Fascista di Torino
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- 1922-1943?
Il Gruppo Universitario Fascista di Torino fu costituito nel 1922: la fondazione dei G.U.F. sotto l’egida del Partito Nazionale Fascista ebbe inizio nel gennaio 1922 a seguito della chiusura dell’Avanguardia studentesca, la prima organizzazione degli studenti fascisti. Il I Convegno nazionale degli universitari fascisti (Bologna, 21 febbraio 1922) vide l’adesione del G.U.F. di Torino: la sua istituzione è da collocarsi tra fine gennaio e inizio febbraio, quando fu sciolta l’Avanguardia studentesca. Testimonia il difficile esordio dell’associazione, dovuto alle scarse adesioni, alla condotta turbolenta degli iscritti e a numerosi problemi organizzativi interni, la notizia della rifondazione del gruppo nel gennaio 1924.
Lo sviluppo dell’azione degli universitari torinesi in margine al fascismo può essere suddiviso in tre fasi, che rispecchiano quelle sottolineate dalla storiografia a livello nazionale e sono da leggersi in parallelo al più ampio progetto di costruzione dello stato totalitario. Lo squadrismo giovanile sorse spontaneo a fianco dei Fasci di combattimento, condividendone molti caratteri, e mirò in primo luogo a perorare gli interessi della classe studentesca in via di congedo dalle armi (1919-22); la seconda fase vide l’inquadramento di questi gruppi in una struttura sempre più alle dirette dipendenze del partito, con il trapasso dall’azione sindacale e squadrista all’impegno politico e alla lotta per il predominio sulle altre associazioni studentesche attive negli atenei (1923-fine anni Venti); infine, nella terza tappa presero avvio varie iniziative culturali nel solco della linea dettata dal P.N.F., che progressivamente aveva fatto dei G.U.F. uno strumento di mobilitazione giovanile. I littoriali dello sport e i littoriali della cultura e dell’arte sono espressione di quest'ultimo periodo, così come la riorganizzazione della stampa gufina.
Nel 1925 la direzione del G.U.F. passò a Domenico Mittica, che la mantenne sino al 1929. Nonostante la maggiore stabilità, sino al 1930 le adesioni e la portata delle attività promosse continuarono a rimanere alquanto limitate. Se sul finire degli anni Venti il campo dello sport fu il primo ad essere interessato dalle iniziative dell’associazione, sino agli anni Trenta il G.U.F. di Torino non si distinse nel campo culturale, nonostante la fondazione della prima sezione culturale-artistica nel 1927. Gli unici modesti progetti avviati si devono alle organizzazioni studentesche assorbite nella seconda metà degli anni Venti, talvolta senza significative svolte nei programmi. Il Gruppo Universitario Musicale, divenuto sua sezione musicale, continuò a promuovere stagioni concertistiche con gli stessi standard apolitici adottati sin dal 1921. Diversa fu invece la linea della «Rivista Universitaria» dell’Associazione Torinese Universitaria, che dichiarò apertamente il suo orientamento sin dalle copertine, che presentano i motivi dell’iconografia fascista.
Nel luglio 1931 Andrea Gastaldi, segretario federale, nominò Guido Pallotta segretario del G.U.F. di Torino. Sotto la sua direzione la portata delle attività si estese via via alla sfera ricreativa extra accademica. Le prime testimonianze di un rinnovato dinamismo sono date dalla partecipazione e dalla vittoria della prima edizione dei littoriali dello sport, tenutasi a Bologna nel 1932, e dall’apertura della rivista «Vent’Anni» nell’ottobre dello stesso anno, sotto la direzione dello stesso Pallotta. Già prima dell’avvio dei littoriali della cultura e dell’arte nel 1934, il G.U.F. di Torino avviò spontaneamente una rassegna di mostre d’arte e partecipò ai concorsi indetti da altri gruppi, come quelli di Bologna e di Napoli.
Per la seconda metà degli anni Trenta si conferma il progressivo incremento delle attività del gruppo entro l’Università e gli Istituti superiori cittadini, ma soprattutto nella sfera del tempo libero degli studenti. Sul versante istituzionale, il G.U.F. partecipò stabilmente ai littoriali sportivi e culturali promossi dal P.N.F., organizzando ogni anno i corsi preparatori e le preselezioni a livello locale. Si data al 1936 la fondazione de «Il Lambello»: la rivista prese il posto di «Vent’Anni», che aveva seguito Pallotta quando lasciò la direzione del gruppo nel 1934. Il G.U.F. si mobilitò in occasione della campagna d’Africa e poi per le leggi razziali, facendo proprie e promuovendo le battaglie del P.N.F. sulla stampa e nelle competizioni dei littoriali della cultura e dell’arte. Negli anni la sede del Gruppo Universitario Fascista seguì quella della federazione del partito: nel 1930 aveva traslocato nella nuova Casa Littoria, il palazzo San Filippo, risolvendo così il problema della mancanza di spazi. Solo alla metà degli anni Trenta il G.U.F. trovò una collocazione indipendente presso l’ex-residenza di Riccardo Gualino, nei cui pressi fu poi edificata la Casa dello studente, inaugurata nel 1938. Dopo la morte di Guido Pallotta sul fronte africano, il gruppo, che fu attivo almeno sino al 1943, fu intitolato nel 1941 alla sua memoria.
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- 3 luglio 1844 (Torino) - 19 gennaio 1914 (Torino)
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- 23 luglio 1833 (Rocca Canavese, Torino) - 1903 (Roma)
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- 16 novembre 1815 (Occhieppo Inferiore, Biella) – 19 febbraio 1897 (Torino)
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- 10 agosto 1847 (Palermo) - 21 giugno 1923 (Napoli)
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- 4 luglio 1853 (Ivrea, Torino) - 17 ottobre 1928 (Colleretto Giacosa, Torino)
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- 26 Gennaio 1854 (Mezzojuso, Palermo) - 5 marzo 1885 (Torino)
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- 1º gennaio 1855 (Alghero) – 26 ottobre 1919 (Sassari)
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- 1946 - ?
Il Centro Universitario Teatrale fu fondato nell'immediato dopoguerra, probabilmente già nel 1946. Nonostante risulti aderente alla Federazione Italiana Teatri Universitari, l'attività promossa nei primi anni fu probabilmente precaria: per la mancanza di fondi, nel 1950, la sede sociale fu ospitata nei locali della Corda Fratres; nel 1951 l'associazione risulta presieduta da Vincenzo Ciaffi, assistente ordinario alla cattedra di Letteratura latina della Facoltà di Lettere e filosofia. Nel febbraio 1956 il C.U.T. fu quindi rifondato su nuove basi, probabilmente anche in più stretto rapporto col Comitato Studentesco d'Interfacoltà, che in un primo momento non risulta presente nelle sue attività. Nell'anno accademico 1956-57 l'organizzazione promosse un centro di studi teatrali, aperto anche a professori e critici; in questa occasione la sede sociale dell'associazione risulta ospitata nei locali dell'Unione Culturale, presso Palazzo Carignano.
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- 26 gennaio 1826 (Saluzzo, Cuneo) - 23 gennaio 1907
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- 1 maggio 1839 (Brusnengo, Biella) - 1 aprile 1909 (Torino)
Associazione amichevole fra gli ingegneri ex-allievi della Scuola di Torino
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- 1908 -
L’Associazione amichevole fra gli ingegneri ex-allievi della scuola di Torino fu fondata nel 1908 da un gruppo di ingegneri laureati nel 1872, in occasione dei 35° anniversario della loro laurea. Nello statuto, approvato il 26 luglio, si pone come scopo primario dell'organizzazione l’impegno di coltivare i rapporti tra gli ingegneri che avevano compiuto gli studi in città, anche per favorire lo sviluppo di una rete di relazioni di natura assistenziale a tutela della categoria. L’organizzazione era ospitata nella sede del Politecnico, il Castello del Valentino, da cui deriva il soprannome degli aderenti chiamati “ex-valentiniani”. Se i soci fondatori furono venti (Salvatore Artom, Alessandro Bianchi, Luigi Bologna, Angelo Bottiglia, Francesco Cantoni, Siro Colombani, Carlo Gallarini, Ernesto Ghiotti, Alberto Girola, Angelo Lambert, Oreste Lattes, Gaetano Manzi, Giuseppe Morelli, Ernesto Mossi, Risbaldo Nuvoli, Ermenegildo Perini, Francesco Sburlati, Francesco Serena-Monghini, Leopoldo Signorini e Luigi Zunino), nel 1911 sono contati circa millecinquecento iscritti. In occasione del cinquantenario della fondazione della Scuola d’applicazione per gli ingegneri di Torino, dalla cui fusione col Regio Museo industriale nacque il Politecnico nel 1906, si tenne il I Congresso dell’associazione (25-27 settembre 1911). Per l'occasione fu stampato il primo annuario, con gli elenchi dei laureati, e una medaglia commemorativa, da cui fu tratto il distintivo per i partecipanti. A questa data l’organigramma dell’associazione risulta così composto: Oreste Lattes (presidente), Alberto Girola (segretario e cassiere), Giuseppe Ammirato, Vittorio Baggi, Angelo Bottiglia, Lorenzo Ferraris, Giuseppe Luigi Pomba, Francesco Sizia, Massimo Tedeschi (consiglio direttivo). Attilio Rampoldi e Filippo Clavarino (rappresentanti locali dell’associazione a Firenze e Venezia).
Nel 1951 l'organizzazione fu ricostituita per iniziativa di un gruppo di ex allievi, con la nuova denominazione Associazione Ingegneri ed Architetti del Castello del Valentino. Il consiglio direttivo era retto da Aristide Micco (presidente), coadiuvato da Carlo Andreoni, Gaudenzio Bono, Mario Brunetti (vice presidenti) e Vittorio Bernocchi (segretario).
L'associazione è tuttora attiva; dal 1999 ha preso la denominazione di Alumni PoliTo.
- 28 marzo 1862 (Macerata Feltria) - 11 dicembre 1916 (Pisa)
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- 1 marzo 1846 (Bellinzago) - 19 maggio 1912 (Torino)
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- 3 ottobre 1851 (Palermo) - 26 dicembre 1914 (Palermo)
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- 1898-1988