- Ente
- Inizio anni Cinquanta - ?
Fondata nei primi anni Cinquanta da Ivo Bazzechi.
Fondata nei primi anni Cinquanta da Ivo Bazzechi.
Nel 1878 esegue getti in plastica di crani per conto dell'Istituto di Medicina legale diretto da Cesare Lombroso.
1879: negozio e magazzino in via S. Maurizio 22; fabbrica in via Principe Tommaso 8, casa propria.
Nel 1879 fornisce una bilancia di precisione all'Istituto di Medicina legale diretto da Cesare Lombroso.
Nel 1879 fornisce bilance all'l'Istituto di Medicina legale diretto da Cesare Lombroso.
Garelli della Morea, Giusto Emanuele
Nel 1832 si laureò in Medicina, nel 1834 in Chirurgia. Durante l'epidemia di colera che dal 1835 colpì tutta l'Europa, Sperino partecipò al coordinamento delle misure mediche per gli Stati Sabaudi. Il Re Carlo Alberto gli offrì la nomina a dottore collegiato nel Collegio Medico, ma Sperino chiese che la nomina fosse convertita in una borsa di studio all'estero. Trascorse così due anni a Parigi, dedicandosi soprattutto all'oftalmologia, alla sifilologia e all'ostetricia.
Ritornò in Piemonte nel 1837 e, sulla scia delle sue esperienze all'estero, istituì a Torino un dispensario per le malattie degli occhi. Grazie alla collaborazione di medici e a sovvenzioni della Compagnia di S. Paolo, il dispensario si ampliò fino a trasformarsi in Ospedale Oftalmico.
Si interessò anche per la Sifilologia e nel 1841 divenne Primario Chirurgo presso l'Ergastolo.
Le sue ricerche cliniche, sia in Oftalmologia che in Sifilologia, nel 1851, e i risultati ottenuti sulle scimmie da parte del francese Auzias-Turenne, lo portarono a trattare le prostitute degenti nel suo reparto con la tecnica della «sifilizzazione» e ne proposte anche l'uso preventivo. In seguito, tale tecnica e i loro promulgatori vennero condannati e Sperino lasciò l'Accademia di medicina, per poi esservi reintegrato nel 1884.
Nel 1859 Sperino ottenne la cattedra di Oftalmologia e nel 1867 quella di Clinica Sifilitica. Partecipò attivamente alla creazione dell'ospedale di S. Lazzaro per le Malattie Celtiche.
Nel 1860 venne nominato Commissario per la Sanità del Regno di Napoli e nel 1888 divenne Senatore.
Nominato cavaliere dell'Ordine Mauriziano (1865).