- VIAF ID: 4945884
- Persona
- 1913 - 2000
Cittadella [Padova], 6 agosto 1913 - Padova, 2 febbraio 2000
Cittadella [Padova], 6 agosto 1913 - Padova, 2 febbraio 2000
Venezia, 1º marzo 1841 - Roma, 29 marzo 1927.
Nato da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una famiglia ebraica non praticante. Nel 1863 si laureò in Giurisprudenza all'Università di Padova, dove fu nominato professore straordinario di diritto costituzionale nel 1866. Il trasferimento a Padova gli concesse di riprendere le frequentazioni veneziane e di allacciare nuovi rapporti con gli esponenti delle istituzioni culturali, amministrative ed economiche cittadine, tra cui con Enrico Castelnuovo.
Nel 1869 fu nominato segretario generale del ministero di Agricoltura, industria e commercio, incarico poi nuovamente ricoperto nel 1871-73. Dalla XI alla XXV legislatura fu ininterrottamente eletto deputato, con numerosi incarichi di governo; nel 192: ministro del Tesoro (1891-92 con l'interim delle Finanze; 1896-98; 1903-05, con l'interim delle finanze); ministro di Agricoltura, industria e commercio (1910-11). Rivestì la carica di Presidente del Consiglio (1910-11), avvocando a sé il Ministero dell'Interno, e nel 1921 fu infine nominato senatore.
Per tutta la vita scrisse sui maggiori quotidiani nazionali, come Il Sole e il Corriere della sera.
Bologna, 10 luglio 1915 - 14 febbraio 1974.
Presbitero della Diocesi di Lodi, nel 1971, in seguito alle sue posizioni post conciliari in contrasto con la Chiesa, è ridotto allo stato laicale. Storico del giansenismo e del riformismo religioso, è autore di un di pubblicazioni scientifiche dove esprime i nuovi orientamenti maturati nel Sessantotto e nel post-Concilio. Negli anni Settanta partecipa al movimento dei Cristiani per il Socialismo.
Libero docente di Storia della Chiesa, fu incaricato dell'insegnamento di Storia moderna all'Università di Parma.
Saint-Malo [Francia], 10 ottobre 1919 - Ivry-sur-Seine [Francia], 20 marzo 2010.
Saint-Estèphe [Gironda], 26 gennaio 1920 - Pessac [Gironda], 26 febbraio 1994.
Firenze, 2 aprile 1927 - Firenze, 24 maggio 2016.
Giacinto Sigismondo Gerdil (al secolo, Jean-François) nacque a Samoëns, in Alta Savoia, il 23 giugno 1718 da Pierre, notaio, e da Françoise Perrier. Dopo la prima istruzione a Bonneville e a Thonon, fu affidato ai barnabiti di Annecy, per attendere studi di retorica e di filosofia. Nel 1734 entrò nel noviziato dell'Ordine barnabita a Bonneville e fece i voti solenni il 25 settembre 1735.
Compì studi in filosofia a Bologna, dedicandosi dopo il triennio all'insegnamento della filosofia, dapprima nel collegio barnabitico di Macerata, poi in quello di Casale Monferrato (1738-48) dove fu anche prefetto degli studi. A Casale fu ordinato sacerdote l'11 giugno 1741.
Il 15 settembre 1749 fu nominato professore di Filosofia pratica all'Università di Torino, ricoprendo poi quella di Teologia morale resasi vacante per la nomina di Michele Casati a vescovo di Mondovì. Tenne allora la prolusione sul tema: De causis academicarum disputationum in theologiam moralem inductarum, il 13 novembre 1754. Sempre più assorbito da impegni presso la corte sabauda e l'ordine dei barnabiti, nel 1759 lasciò l'insegnamento universitario.
Fu nominato vescovo titolare di Dibon [Dhiban, Giordania] il 17 febbraio 1777, per essere poi elevato nello stesso anno al rango di cardinale (già in pectore dal 1773). Morì a Roma il 12 agosto 1802.