- Persona
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Record d'autorità- Persona
- 1915-1993
Nasce a Cambiano il 20 settembre 1915, da Martino e Margherita Carena. In possesso del diploma di Licenza tecnica (dattilografia e stenografia), è nominata avventizia universitaria dell'Istituto di Anatomia umana normale nel 1943, tecnica esecutiva incaricata nel 1952, tecnica esecutiva di ruolo nel medesimo Istituto nel 1953, in prova e poi di ruolo dal 1956; dal 1965 tecnica coadiutrice in prova, in ruolo dal 1967. Contrae matrimonio a Codrongianos (Sassari) con Luigi Menzio il 4 giugno1972. Dopo ripetute aspettative per motivi di salute cessa dal servizio per volontarie dimissioni nel 1975.
- 26 febbraio 1862 (Asti) - 9 febbraio 1945 (Quarto d'Asti, Asti)
- Persona
- 1901-1994
Nata a Torino il 6 gennaio 1901, si laureò in Farmacia nella locale Università il 23 dicembre 1923. Dal 1939 al 1941 fu assistente straordinaria presso l'Istituto di Anatomia comparata. Nel 1946 fu nominata assistente volontaria; dal 1949 fu coadiutrice tecnica, dal 1955 assistente straordinaria, ordinaria dal 1963 fino al collocamento a riposo per limiti di età il 1° novembre 1966). Deceduta a Torino il 7 febbraio 1994.
Gruppo Universitario Musicale di Torino
- Ente
- 1921 - 1939
Il primo Gruppo Universitario Musicale è creato dal professore Vladimir Nicolaevič Zabugin a Roma, presso l’Università la Sapienza, nel 1918. Ha da subito sezioni a Bologna, Firenze, Genova, Milano, Pavia, Padova e Torino, che rimangono attive solo per pochi anni. Il G.U.M. torinese, fondato nel dicembre 1921, è presieduto dall'avvio fino al 1926 dall'ing. Carlo Felice Bona (1898-1970) e ha la sua prima sede in piazza Castello 1. A differenza degli altri, il gruppo con gli anni riesce a affermarsi tra le numerose associazioni musicali subalpine, proponendo conferenze e concerti dedicati ai soci e alla cittadinanza almeno sino al 1939.
Nel 1927 si ricostituisce come Delegazione musicale del Gruppo Universitario Fascista (G.U.F.), con un nuovo direttivo, composto da Guido Bachi, presidente, Aldo Mamini, vice-presidente, Giacomo Mottura, segretario, (Santino?) De Ambrogio, cassiere, Menotti Tomeselli e Domenico Abrate, consiglieri. Ottiene dal podestà di Torino una nuova sede nei locali dell'ex Liceo Musicale, in via Rossini 8.
Nel 1934 la sezione musicale è ancora diretta dal dott. Guido Bachi, coadiuvato dal dott. Augusto Evangelista e da Carlo Heer; il direttorio interno è affiancato da un consiglio direttivo del G.U.F. preposto al G.U.M., composto dal dott. Aldo Mamini (fiduciario del G.U.M.), dall'ing. Ettore Giordana (delegato ai Littoriali) e da Enrico Re (segretario amministrativo).
- Persona
- Persona
- Persona
- Persona
- 1902-?
- Persona
- 1914-1996
Società per lo studio delle lingue moderne presso la Facoltà di Giurisprudenza
- Ente
- 1918-1933
Nata per rispondere al bisogno della conoscenza delle lingue moderne da parte degli studenti, in particolare della Facoltà di Giurisprudenza, organizzò i primi corsi di francese in inglese nel 1918-19, alla fine della Guerra, che ne aveva ritardato l'avvio. Dal 1919-20 fu introdotto anche il tedesco. Per statuto ne erano presidente il rettore dell'Università e vice-presidente il preside di Facoltà. Il funzionamento della Scuola fu consentito, oltre che dalle quote di iscrizione, dal sostegno di soggetti privati (tra cui Fiat, Cassa di Risparmio di Torino, Lega industriale di Torino, Teofilo Rossi). Risultano aver tenuto corsi: Maria Luisa Gillotte (francese superiore), Clara Albrecht (tedesco inferiore), Matteo Bartoli (tedesco superiore), Lorenzo Brezzo (inglese inferiore), Alice Monck (inglese superiore), Mario Sarfatti, Gino Segrè, Federico Olivero, Bartolomeo Dusi.
Dalmasso, Giovanni <1886-1976>
- Persona
- 1886-1976
Dopo il diploma alla Scuola di Viticoltura ed enologia di Alba, Dalmasso si laurea in Scienze agrarie a Milano nel 1909 e in Scienze naturali a Pavia nel 1911, ottenendo nel medesimo anno la cattedra di Viticoltura ed enologia alla Scuola di Conegliano, che resta il centro della sua attività fino al 1939. Nel 1922, intanto, consegue la libera docenza in Viticoltura all’Università di Milano, dove nel 1935 gli è affidato l’insegnamento di Coltivazioni arboree.
Nel 1939 diventa professore ordinario di Coltivazioni arboree all’Università di Torino, dove tiene l’incarico di Viticoltura dal 1940 al 1956. Dal 1940 al 1957 è direttore dell’Istituto di Coltivazioni arboree, dal 1948 al 1960 è preside della Facoltà di Agraria. Nel 1964 è nominato professore emerito.
- Persona
- 1884-1974
- Persona
- 1887-1956
- Persona
- Persona
- 1846-1910
Angelo Mosso nacque il 30 maggio 1846, da padre falegname. Compì gli studi liceali ad Asti e Cuneo e nel 1864 si iscrisse alla Facoltà di Medicina presso l’ateneo torinese. Durante gli anni universitari ottenne l’incarico d’insegnamento di Scienze naturali al liceo di Chieri, dove abitava, e svolse l’internato presso l’Ospedale Mauriziano.
Fu allievo e assistente di Jakob Moleschott: grazie al suo appoggio, dopo la laurea, conseguita il 25 luglio 1870, poté perfezionarsi presso i laboratori di Fisiologia a Firenze, Lipsia e Parigi tra il 1870 e il 1874, apprendendo tecniche e conoscenze che si rivelarono fondamentali nell’ideazione dei suoi apparecchi e nella definizione del suo metodo scientifico.
L’anno successivo conseguì la libera docenza a Torino in Farmacologia e Terapia sperimentale, per ottenere la cattedra di Fisiologia quando Moleschott, nel 1879, si trasferì a Roma; nello stesso anno fu nominato membro dell’Accademia dei Licei per i suoi studi sulla circolazione e i movimenti del cervello.
Erano gli anni del maturamento di orientamenti politici sensibili alle istanze sociali, e coincidenti con l’annessione di Roma all’Italia, nel clima scientifico-culturale positivista. Mosso aderì all’atteggiamento degli intellettuali dell’epoca, che nutrivano fiducia nella scienza come strumento del progresso dell’umanità e fu in politica un conservatore moderato attento alle istanze e alle problematiche sociali, come si evince nel suo scritto “Vita moderna degli italiani”.
La sua opera scientifica spazia dalla fisiologia all’anatomia, dalla psichiatria alla psicologia; comprende studi sulla respirazione, sulla fisiologia ad alte quote, sulla pulsazione delle arterie, sulla circolazione cerebrale e sui movimenti dell’esofago e della vescica, ma anche sulla paura (grazie alle sue osservazioni in “La paura”, pubblicato nel 1884, viene considerato uno dei precursori della medicina psicosomatica), sulla relazione tra emozioni e circolazione periferica, sullo sport e sull’educazione fisica.
Nel 1882 fondò la rivista “Archives italiennes de biologie”, pubblicata in francese perché diffusa anche all’estero, con lo scopo di raccogliere e far conoscere gli studi italiani di fisiopatologia sperimentale.
Attrezzò un Laboratorio di Fisiologia, all’avanguardia per strumentazione e studi, dapprima in via Po 18 e poi, dal 1893, nei locali del complesso scientifico-universitario di C.so Raffaello.
Molti degli strumenti in dotazione del laboratorio furono ideati da Mosso; si ricordano: l’ergografo (misura il lavoro e la fatica muscolare), il pletismografo (misura le variazioni di volume degli arti in relazione al flusso sanguigno, ma anche le variazioni del flusso sanguigno in correlazione a pensieri e emozioni), lo pneumografo (registra i movimenti respiratori del torace), lo sfigmomanometro (misura la pressione arteriosa). Egli fu anche il primo in Italia a usare gli strumenti di registrazione dei fenomeni biologici nel loro divenire temporale, con la produzione dei tracciati sperimentali grazie all’uso del chimografo di Karl Ludwig.
Nel 1893 entrò in funzione un secondo laboratorio presso la Capanna Regina Margherita sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa, per lo studio della fisiologia e anche della meteorologia e della fisica terrestre e perfezionò le ricerche sulla fisiologia umana e sul mal di montagna presso i Laboratori Scientifici del Col d’Olen, dove condusse anche gli esperimenti sull’acapnia (la riduzione della quantità di anidride carbonica nel sangue), che considerava la causa del mal di montagna e che portò a una accesa polemica con altri fisiologi famosi.
Angelo Mosso fu nominato rettore dell’Università nell’Anno accademico 1899-1900 e nel 1904 divenne senatore del Regno: i suoi studi di fisiologia in relazione allo sport e all’educazione fisica ebbero implicazioni politico-sociali allorquando, in polemica con una proposta di legge sul tiro a segno, Mosso promosse la ginnastica non come attività da palestra a fini militari, bensì come educazione del popolo all’igiene e alla salute.
- Ente
L’insegnamento della Fisiologia era unito a quello di Anatomia Umana; le due discipline vennero separate sotto l’insegnamento di Luigi Rolando, che ricoprì la cattedra di Anatomia e Fisiologia Umana. Il laboratorio di Fisiologia sperimentale fu creato nel 1851, sotto la direzione del professore Secondo Berruti, e fu riorganizzato negli anni 1861-1865 grazie all’impulso dato alle facoltà scientifiche da Francesco De Sanctis, ministro della Pubblica Istruzione del neonato Stato italiano, che volle a Torino Jakob Moleschott alla cattedra di Fisiologia (1861-1879). Il laboratorio divenne ben presto un modello, anche dal punto di vista amministrativo, per gli istituti scientifici torinesi.
Nel 1894 inizia la sua attività anche il laboratorio presso la Capanna Margherita sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa, che fu anche osservatorio di meteorologia e di fisica terrestre. Tra il 1895 e il 1902, per volontà della stessa Regina Margherita e grazie al concorso di personalità e istituzioni, vennero costruiti nuovi locali adibiti a laboratorio.
L’Istituto e il laboratorio di Fisiologia di Torino si trovavano in via Po, nei locali dell’antico convento di San Francesco da Paola; nel 1885 il Consorzio Universitario e il governo decisero la costruzione del complesso medico-scientifico dell’area del Valentino: il terzo dei quattro edifici su corso Massimo d’Azeglio comprendeva gli Istituti di Fisiologia, Patologia Generale e Farmacologia sperimentale e venne inaugurato nel 1898.
L’Istituto di Fisiologia era diviso in tre parti: aule, laboratori di esercitazioni pratiche, laboratori di ricerca, dislocati ancor oggi al primo piano dove si trova anche la Biblioteca che, per volontà di Angelo Mosso, conservava (e conserva) una sezione dei più importanti periodici scientifici italiani e internazionali a disposizione di studenti e studiosi, trattati e prestigiose pubblicazioni di anatomia, fisiologia, chimica, istologia.
Dipendevano dall’Istituto i laboratori scientifici al Col d’Olen e le attività di ricerca e sperimentazione condotte, in campi diversi della fisiologia e in collaborazione con l’Aeronautica Militare e il Ministero della Guerra, presso i laboratori di Torino e quelli dell’Istituto Mosso, e coordinate dal Centro Studi e Ricerche di Medicina Aeronautica di Torino (già Centro Sussidiario di Studi di Medicina Aeronautica già Centro Chimico Militare - Sezione di Torino) e dall’Ufficio Psico - Fisiologico dell'Aviazione - Sezione di Torino; alla fine degli anni Cinquanta era attivo presso l’Istituto di Fisiologia anche un centro di studi di Medicina sportiva, che si occupò prevalentemente di condurre osservazioni sugli atleti che avrebbero partecipato alle Olimpiadi di Roma del 1960.
Con la riforma della struttura universitaria degli anni Ottanta del Novecento l’Istituto divenne la Sezione di Fisiologia del Dipartimento di Neuroscienze.
Angelo Mosso volle conservare presso l’Istituto documenti di valore storico e scientifico, tra i quali si segnalano un manoscritto e una lettera di Lazzaro Spallanzani, donati all’Istituto dal Direttore del Museo Civico di Modena, e il tracciato originale della prima curva della pressione del sangue e del respiro di Carl Ludwig, primo esempio del metodo grafico nella Fisiologia che Mosso perfezionò.
- Persona
- 20 agosto 1807 (Corneliano d'Alba, Cuneo) - 30 dicembre 1878 (Torino)
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